Simenon, Georges - Maigret e la vecchia pazza

elisa

Motherator
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Un'anziana signora chiede di essere ricevuta dal commissario Maigret denunciando il fatto che da un po' di tempo trova alcune volte degli oggetti in casa leggermente spostati. Tutti la prendono per svitata ma Maigret le promette di andare a farle una visita. Ma il giorno dopo la vecchina viene trovata uccisa. Chi ha interesse ad ammazzare una donna così? La nipote cinquantenne che la odia e che mantiene uomini più giovani per poter avere quello che desidera senza impegno? Il pronipote chitarrista e un po' spiantato? L'ultimo amante della nipote, un magnaccia da quattro soldi? Qualcuno che aveva a che fare con i suoi due precedenti mariti, un importante funzionario pubblico e un timido inventore?
Maigret indaga con i suoi conueti metodi, apparentemente flemmatici ma che arrivano al punto con logica e intuito.


Simenon ha dato lustro al giallo borghese dove i personaggi appartengono a quella categoria umana che sta nel pianerottolo del nostro condominio, quindi nessun delitto eclatante, ma storie apparentemente ordinarie e proprio per questo ancor più affascinanti perchè dietro ad ogni vita comune si nasconde altro, un mondo nascosto che il commissario ama indagare con umanità e perspicacia, lasciandosi andare ai percorsi del suo pensiero, tra una cassoulet e un beaujoulais, tra una passeggiata con la moglie e una tiratina alla pipa. L'antesignano dei nostri Montalbano e Carvalho, il passaggio dal detective angloamericano al commissario nostrano. Li ho letti tutti ancora ragazzina, adesso mi concedo il gusto di rileggerne uno ogni tanto, come un buon sigaro cubano o un cognac invecchiato. Un piacere e basta.
 
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