Cosa ne pensate di Mario Monti e della situazione dell'Italia?

Zaccone

New member
Visto il discreto successo della discussione precedente su Mario Monti, ho voluto ampliare il discorso a tutta la situazione economica, politica, sociale ed etica dell'Italia d'oggi. E vorrei cominciare io per primo commentando una frase ormai famosissima del nuovo premier: "Il posto fisso è monotono". Chi lo dice? Un senatore a vita. Sembra un controsenso. Preferirei certamente un posto fisso monotono che un posto precario da cui potrei essere licenziato da un giorno all' altro. Si tratterebbe magari di una seconda vita virtuale, mi sceglierei un lavoro traballante ed eccitante. Ma noi qui siamo nella vita vera, dove occorre una certa stabilità per sfamarsi, e l'Italia, con la crisi economica che c'è, non riesce a darla. E se al Parlamento vi sono persone come Berlusconi e Bossi, che infrangono continuamente il settimo comandamento con mezzi d'alto livello, la situazione peggiora considerevolmente.
Cosa ne pensate?
 

Nerst

enjoy member
credo che la frase incriminata di Monti abbia varie interpretazioni. Mi spiego, la maggior parte delle persone sono saltate dalla sedia nel sentirla perchè sembra voler discriminare il progetto a cui tutti ambiamo, il posto fisso. Ma non ci dimentichiamo (e non me ne vogliate) che la maggior parte delle persone fortunate ad averlo, non sono incentivate a dare di più per migliorare i servizi, ospedalieri, scolastici, pubblici, ecc....se solo vogliamo pensare alla scontrosità delle persone dietro gli sportelli pubblici, la situazione appare chiara. Monti, a parer mio, intendeva dire che se il lavoro dipende dalla persona, ella deve avere a cuore il suo accrescimento nel lavoro, solo con il suo impegno si possono migliorare i servizi. Non c' è niente di più bello che essere menager di se stessi. se non produci, non puoi occupare un posto e venire pagato. Ma tutto questo piano rispecchia il piano americano, solo che in america se perdi il lavoro, te ne puoi facilmente trovare un altro. in italia la storia è ben diversa.
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Parlar di politica non mi piace perchè si rischia sempre la rissa; però un dato lo voglio riportare: il signor M.Monti ha dichiarato la bellezza di 1'513'030 euro, SENZA contare le partecipazioni societarie. L'unica parola che mi viene in mente sentendo poi le sue dichiarazioni è una sola: vergogna!
 

maurizio mos

New member
La frase di Monti si presta a molte interpretazioni.
La prima è quella relativa a un uomo che da decenni progredisce nel mondo accademico per procurata fama e ha un concetto della vita normale molto relativo Così lui non sa in effetti di cosa parla in certi casi così come troppi uomini politici. Voglio ricordare un fatto di alcuni anni fa forse sfuggito: il primo ministro svedese (una donna) fu assassinata da uno squilibrato in un supermarket mentre faceva la spesa, finito il lavoro in ufficio. Ripeto: il primo ministro fu assassinato mentre faceva la spesa al supermercato. Quanti di nostri corrono rischi simili? ne discende: quanti Monti ecc possono capire della vita normale e parlare con cognizione di causa del posto di lavoro?
La seconda è quella di una frase pronunciata ad hoc per comunicare una posizione politica e sociale relativa a quella che sarebbe stata l'azione del governo sull'argomento

(Un appunto circa il mondo del pubblico impiego: un impiegato di medio livello prende netti circa 1100 euro al mese e vede un manager di un'ASL nominato da politici, manager a cui deve render conto, guadagnarne circa 50.000 Non può lavorare soddisfatto specie pensando poi che comunque ne prenderà sempre 1100 mentre il manager anche se farà aumentare il debito dell'ASL come è successo a Spezia avrà un bonus di 150.000 eu O se proprio andrà male come a Spezia verrà rimosso e trasferito a un'ASL ancora più grossa dove raddoppierà lo stipendio)
 

Zaccone

New member
credo che la frase incriminata di Monti abbia varie interpretazioni. Mi spiego, la maggior parte delle persone sono saltate dalla sedia nel sentirla perchè sembra voler discriminare il progetto a cui tutti ambiamo, il posto fisso. Ma non ci dimentichiamo (e non me ne vogliate) che la maggior parte delle persone fortunate ad averlo, non sono incentivate a dare di più per migliorare i servizi, ospedalieri, scolastici, pubblici, ecc....se solo vogliamo pensare alla scontrosità delle persone dietro gli sportelli pubblici, la situazione appare chiara. Monti, a parer mio, intendeva dire che se il lavoro dipende dalla persona, ella deve avere a cuore il suo accrescimento nel lavoro, solo con il suo impegno si possono migliorare i servizi. Non c' è niente di più bello che essere menager di se stessi. se non produci, non puoi occupare un posto e venire pagato. Ma tutto questo piano rispecchia il piano americano, solo che in america se perdi il lavoro, te ne puoi facilmente trovare un altro. in italia la storia è ben diversa.

La frase di Monti si presta a molte interpretazioni.
La prima è quella relativa a un uomo che da decenni progredisce nel mondo accademico per procurata fama e ha un concetto della vita normale molto relativo Così lui non sa in effetti di cosa parla in certi casi così come troppi uomini politici. Voglio ricordare un fatto di alcuni anni fa forse sfuggito: il primo ministro svedese (una donna) fu assassinata da uno squilibrato in un supermarket mentre faceva la spesa, finito il lavoro in ufficio. Ripeto: il primo ministro fu assassinato mentre faceva la spesa al supermercato. Quanti di nostri corrono rischi simili? ne discende: quanti Monti ecc possono capire della vita normale e parlare con cognizione di causa del posto di lavoro?
La seconda è quella di una frase pronunciata ad hoc per comunicare una posizione politica e sociale relativa a quella che sarebbe stata l'azione del governo sull'argomento

(Un appunto circa il mondo del pubblico impiego: un impiegato di medio livello prende netti circa 1100 euro al mese e vede un manager di un'ASL nominato da politici, manager a cui deve render conto, guadagnarne circa 50.000 Non può lavorare soddisfatto specie pensando poi che comunque ne prenderà sempre 1100 mentre il manager anche se farà aumentare il debito dell'ASL come è successo a Spezia avrà un bonus di 150.000 eu O se proprio andrà male come a Spezia verrà rimosso e trasferito a un'ASL ancora più grossa dove raddoppierà lo stipendio)


Quando Machiavelli scrisse quelle cose che definirei orribili ne Il Principe, 200 anni dopo arrivò Rousseau che introdusse la seconda ipotesi, e allora molti altri lo seguirono e Machiavelli fu considerato "il difensore del popolo". Io lo considero tuttora un uomo cinico.
Ci sono state molte interpretazioni di questa frase emblematica di Monti. Ma siamo sicuri che siano esatte? Le sue parole sono state: "I giovani si abituino a non avere più il posto fisso. Che monotonia. E’ bello cambiare e accettare le sfide". Si è espresso che le persone che non hanno posto fisso sono incentivate ad auto-migliorarsi di continuo per non essere licenziate e per ottenere il posto fisso. Secondo me Monti non voleva dire questo, semplicemente voleva dire quello che ha detto, senza nessuna interpretazione. Ma forse veramente il suo lavoro di accademico e di politico gli hanno fatto perdere di vista la situazione.

Parlar di politica non mi piace perchè si rischia sempre la rissa; però un dato lo voglio riportare: il signor M.Monti ha dichiarato la bellezza di 1'513'030 euro, SENZA contare le partecipazioni societarie. L'unica parola che mi viene in mente sentendo poi le sue dichiarazioni è una sola: vergogna!

Non ti preoccupare, la rissa al massimo la fanno in Parlamento :) Sì, ha dichiarato 1.513.030 € pagando per tasse 643.773 €. Aggiungo che Monti possiede moltissime case non solo in Italia, ed anche molti negozi. Ma se è per questo, Berlusconi ha dichiarato 48.180.792 €. Ma lui (non per difenderlo) è anche un grande imprenditore.
 

Nerst

enjoy member
Secondo me Monti non voleva dire questo, semplicemente voleva dire quello che ha detto, senza nessuna interpretazione. Ma forse veramente il suo lavoro di accademico e di politico gli hanno fatto perdere di vista la situazione.


Quindi, Zaccone, secondo te le parole di Monti vanno prese per quelle che sono, esclamazioni riferite ad una condizione che non verrà presa come mira di miglioramenti da parte del governo, visto che gli incentivi proposti aiutano i liberi professionisti e non chi, un domani, vorrà partecipare a concorsi pubblici per un posto fisso.
 

maurizio mos

New member
Macchiavelli nel Principe non disse cose orrende disse cose perfettamente logiche, che rappresentano, piaccia o no, la base della "vera" politica. Non quella delle apparenze ma quella dei veri poteri che condizionano e guidano la politica e i politici che contano. Le banche, che detengono il vero potere perché con il modificarsi della società da industriale a finanziaria sono loro che indirizzano le scelte dei governi e dei partiti che li formano verso gli indirizzi voluti. La crisi greca è emblematica di ciò: uno stato che per imprudenza e scelte demagogiche si è "messo nei guai" viene costretto a una politica suicida che serve solo a far recuperare gli investimenti alle banche.
La politica di Monti, in linea con quella tedesca, ha come solo scopo quello di rafforzare le banche che proprio stasera sono state giudicate a rischio da tre diverse agenzie, una USA, una francese e una svizzera. Suggerirei di esaminare attentamente le iniziative di Monti, non quelle annunciate ma quelle poste in essere: nulla è toccato alle banche che anzi sono state favorite con l'afflusso della liquidità delle pensioni nel quadro delle norme contro il riciclaggio... ma il denaro delle pensioni arriva dallo stato, quale riciclaggio si può paventare.
In questo quadro non si dicono frasi "così per dire" ogni cosa, ogni frase ogni parola ha il suo preciso significato salvo le fesserie che ogni tanto saltano fuori, sia per il livello dei protagonisti sia perché errare è comunque umano.
Parliamoci chiaro a Monti non frega nulla della gente, lui deve portare in porto il suo progetto di salvaguardia e rafforzamento delle banche
 

Zaccone

New member
Macchiavelli nel Principe non disse cose orrende disse cose perfettamente logiche, che rappresentano, piaccia o no, la base della "vera" politica. Non quella delle apparenze ma quella dei veri poteri che condizionano e guidano la politica e i politici che contano. Le banche, che detengono il vero potere perché con il modificarsi della società da industriale a finanziaria sono loro che indirizzano le scelte dei governi e dei partiti che li formano verso gli indirizzi voluti. La crisi greca è emblematica di ciò: uno stato che per imprudenza e scelte demagogiche si è "messo nei guai" viene costretto a una politica suicida che serve solo a far recuperare gli investimenti alle banche.
La politica di Monti, in linea con quella tedesca, ha come solo scopo quello di rafforzare le banche che proprio stasera sono state giudicate a rischio da tre diverse agenzie, una USA, una francese e una svizzera. Suggerirei di esaminare attentamente le iniziative di Monti, non quelle annunciate ma quelle poste in essere: nulla è toccato alle banche che anzi sono state favorite con l'afflusso della liquidità delle pensioni nel quadro delle norme contro il riciclaggio... ma il denaro delle pensioni arriva dallo stato, quale riciclaggio si può paventare.
In questo quadro non si dicono frasi "così per dire" ogni cosa, ogni frase ogni parola ha il suo preciso significato salvo le fesserie che ogni tanto saltano fuori, sia per il livello dei protagonisti sia perché errare è comunque umano.
Parliamoci chiaro a Monti non frega nulla della gente, lui deve portare in porto il suo progetto di salvaguardia e rafforzamento delle banche

Ma rafforzando le banche si salveranno anche coloro che prendono 1000 € al mese e devono mantenere una famiglia?, si salveranno anche coloro che hanno appena finito l'Università e non trovano lavoro?, si salveranno anche gli operai dopo che la loro fabbrica ha chiuso? Secondo me non basta questo, e se a Monti non frega nulla della gente, la situazione potrà cambiare un poco per lo stato, ma non per il singolo. Sono i tanti singoli che pagano le tasse e reggono quel che rimane dell'Italia.
 

maurizio mos

New member
Ma rafforzando le banche si salveranno anche coloro che prendono 1000 € al mese e devono mantenere una famiglia?, si salveranno anche coloro che hanno appena finito l'Università e non trovano lavoro?, si salveranno anche gli operai dopo che la loro fabbrica ha chiuso? Secondo me non basta questo, e se a Monti non frega nulla della gente, la situazione potrà cambiare un poco per lo stato, ma non per il singolo. Sono i tanti singoli che pagano le tasse e reggono quel che rimane dell'Italia.



Certro che non si salveranno quelli da 1000 eu al mese ma è un fatto di nessuna o scarsa rilevanza per il governo delle banche. Intendiamoci, è una politica di rara idiozia poiché a conti fatti le banche traggono la base proprio dall'economia reale ma possono pèermettersela perchè il vero guadagno per loro oggi viene dall'acquisto di titoli di stato a rischio speculando sulle polizze assicurative su tali acquisti. Guardiamo la Grecia: la politica economica imposta la sta portando alla completa rovina, la contrazione delle spese che precipitano verso l'indispensabile alla sopravvivenza causerà una contrazione del gettito erariale e di conseguenza sempre minori disponibilità per lo stato che per saldare i debiti contratti per saldare i precedenti debiti (la crisi ora "scongiurata") sarà costretto a prendere a prestito nuovi soldi dalle banche. Se un privato facesse ciò che fanno la banche sarebbe un cravattaro.
La cecità della manovra di Monti, per tornare a noi, è testimoniata da due fatti indiscutibuili:
1- nel novembre scorso, annunciando la manovra, aveva detto che ulteriori aumenti dell'IVA al 22% (aveva appena varatro l'aumento al 21%) sarebbero sttai valutati a settembre 2012 in funzion edella riuscita della manovra stessa. A marzo 2012 c'è stato l'annuncio che a ottobre l'IVA salirà addiritttura al 23% Mi pare chiaro il fallimento della manovra
2- lo stato trae il 20% dagli acquisti. Fatto 100 il bene acquistato ne ricava 20.
Ma con l'IVA salita al 21% abbiamo avuto una contrazione dei consumi (acquisti) del 4% per gli alimentari, dell'8% per i beni vari, del 13% per i carburanti e del 36% per le auto. Considerandio solo le spese varie ei carburanti abbuiamo una contrazoione di oltre il 10% Quindi acquistiamo 90 e non 100 Il 21% di 90 è 18,9 Con l'aumento dell'IVA lo stato perde 1,1
 

zanblue

Active member
Ci sono due citazioni che rendono perfettamente l'idea della situazione economica italiana ed internazionale,una l'ha inviata il nostro
utente ed amico Max P.
"Chi controlla l'economia,controlla i governi.Chi controlla i governi controlla il mondo". Robert Ludlum

L'altra l'ho letta io sull' interessante libro "IL cigno nero" di Nicholas Nassim Taleb:

"Chi detiene il potere ha bisogno di persone affette da tristezza"


Avrei preferito intervenire con parole mie,ma visto il paese da dove vi scrivo,..preferisco vivere. :wink:
 

maurizio mos

New member
"Chi controlla l'economia,controlla i governi.Chi controlla i governi controlla il mondo". Robert Ludlum

Credo che Ludlum sia rimasto un po' indietro: oggi non è "l'econonia", vale a dire l'industria, l'apparato produttivo a esere la chiave di volta. Lo era fino a vent'anni fa, quando le industrie avevano ancora il potere di manipolare l'opinione pubblica e influenzare i governi.
Esempio, mi ricordo negli anni "80 la grande manovra di Bosch, detentrice dell'esclusiva per la sonda lambda delle marmitte catalitiche, per affrettarne l'installazione sulle auto pur essendo noto che. trattandosi di marmitte catalitiche ancora studiate per gli USA, sulle auto europee e per il traffico europeo erano controproducenti (ricorderete che in pratica non funzionavano per quasi mezz'ora dall'avvio dei motori aumentendo l'inquinamento) Bosch però guadagnò miliardi (di marchi)
Oggi è la finanza a controllare i governi cioè il mondo, da quando, per quanto riguarda gli stati, l'offerta del debito pubblico, cioè dei titoli di stato, ha raggiunto livelli tali da superare di anche 100 volte le riserve auree di garanzie degli stati stessi... sono le banche a governare, a dare o mneo la possibilità all'industria di fare o non fare Guardiamo l'Italia: le banche non concedono prestiti, l'industria sta morendo (intendiamoci, è un vezzo tutto italiano, da sempre i nostri industriali, anche quelli piccoli, preferiscono trattare con le banche nei "salotti buoni" piuttosto che, come all'estero, ricorrere alla forma principe di finanziamento: la Borsa)
 

Zaccone

New member
Certro che non si salveranno quelli da 1000 eu al mese ma è un fatto di nessuna o scarsa rilevanza per il governo delle banche. Intendiamoci, è una politica di rara idiozia poiché a conti fatti le banche traggono la base proprio dall'economia reale ma possono pèermettersela perchè il vero guadagno per loro oggi viene dall'acquisto di titoli di stato a rischio speculando sulle polizze assicurative su tali acquisti. Guardiamo la Grecia: la politica economica imposta la sta portando alla completa rovina, la contrazione delle spese che precipitano verso l'indispensabile alla sopravvivenza causerà una contrazione del gettito erariale e di conseguenza sempre minori disponibilità per lo stato che per saldare i debiti contratti per saldare i precedenti debiti (la crisi ora "scongiurata") sarà costretto a prendere a prestito nuovi soldi dalle banche. Se un privato facesse ciò che fanno la banche sarebbe un cravattaro.
La cecità della manovra di Monti, per tornare a noi, è testimoniata da due fatti indiscutibuili:
1- nel novembre scorso, annunciando la manovra, aveva detto che ulteriori aumenti dell'IVA al 22% (aveva appena varatro l'aumento al 21%) sarebbero sttai valutati a settembre 2012 in funzion edella riuscita della manovra stessa. A marzo 2012 c'è stato l'annuncio che a ottobre l'IVA salirà addiritttura al 23% Mi pare chiaro il fallimento della manovra
2- lo stato trae il 20% dagli acquisti. Fatto 100 il bene acquistato ne ricava 20.
Ma con l'IVA salita al 21% abbiamo avuto una contrazione dei consumi (acquisti) del 4% per gli alimentari, dell'8% per i beni vari, del 13% per i carburanti e del 36% per le auto. Considerandio solo le spese varie ei carburanti abbuiamo una contrazoione di oltre il 10% Quindi acquistiamo 90 e non 100 Il 21% di 90 è 18,9 Con l'aumento dell'IVA lo stato perde 1,1

C'è anche da dire che l'Italia (si è già capito) è in una situazione molto difficile, e talvolta nemmeno uno come Monti riesce a prevedere l'effetto di quel che fa. Ma se si continua di questo passo, l'Italia si salverà? La nostra speranza credo che ormai siano le prossime elezioni. A capo del governo ci vuole un economista serio e capace.
Il bello è che c'è anche molta disinformazione su di questo, e alcuni credono che con Monti l'Italia sia quasi uscita dalla crisi.

Ci sono due citazioni che rendono perfettamente l'idea della situazione economica italiana ed internazionale,una l'ha inviata il nostro
utente ed amico Max P.
"Chi controlla l'economia,controlla i governi.Chi controlla i governi controlla il mondo". Robert Ludlum

L'altra l'ho letta io sull' interessante libro "IL cigno nero" di Nicholas Nassim Taleb:

"Chi detiene il potere ha bisogno di persone affette da tristezza"


Avrei preferito intervenire con parole mie,ma visto il paese da dove vi scrivo,..preferisco vivere. :wink:

"Chi detiene il potere ha bisogno di persone affette da tristezza", ma anche di persone che capiscono che c'è una crisi e vogliono una svolta. Hitler così è salito al potere: i tedeschi erano in una grande crisi, e desideravano una svolta. E anche gli italiani di oggi sono in crisi e vogliono una svolta.
 

maurizio mos

New member
C'è anche da dire che l'Italia (si è già capito) è in una situazione molto difficile, e talvolta nemmeno uno come Monti riesce a prevedere l'effetto di quel che fa. Ma se si continua di questo passo, l'Italia si salverà? La nostra speranza credo che ormai siano le prossime elezioni. A capo del governo ci vuole un economista serio e capace.
Il bello è che c'è anche molta disinformazione su di questo, e alcuni credono che con Monti l'Italia sia quasi uscita dalla crisi.

"Chi detiene il potere ha bisogno di persone affette da tristezza", ma anche di persone che capiscono che c'è una crisi e vogliono una svolta. Hitler così è salito al potere: i tedeschi erano in una grande crisi, e desideravano una svolta. E anche gli italiani di oggi sono in crisi e vogliono una svolta.


No, mi spiace ma considerazioni come quelle fatte sono elementari, Monti molto più semplicemente ha fatto quello che hanno fatto i governi precedenti: aumentare l'imposizione fiscale pur sapendo benissimo che non avrebbe ottenuto i risultati voluti (e infatti aumenta l'IVA nella disparata ricerca di soldi) ma sapendo invece che avrebbe dato l'impressione di "fare qualcosa". Se non avesse aumenttao le tasse avrebbe dovuto intaccare la casta da cui è stato chiamato e le banche, cosa da non fare (a proposito, lo sapete vero che le fondazioni bancarie non pagheranno l'IMU vero?)


E' questo che mi preoccupa da un po'. sentendo i discorsi della gente mi accorgo che sempre più spesso si invoca "l'uomo forte" che dovrebbe rimettere le cose a posto... un difetto che abbiamo ereditato dai romani: "provvedano i consoli" e se siamo nei guai chiamiamo Cincinnato
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Di fondo, a mio parere, ci sono vari problemi. Provo ad elencarli:

1) Non si può ridurre tutto a un semplice volontarismo, la crisi è strutturale e colpisce anche chi non ha merito o demerito nello svolgimento della sua mansione ma semplicemente ci finisce in mezzo.
Il problema di un governo tecnico è che appunto, applica la tecnica e stop, quando proprio le fondamenta sono da mettere in discussione, in primis l'idea di crescita indefinita.
Di fondo, tutto questo guaio è scoppiato per questo: per continuare a crescere oltre la misura del possibile, drogando la finanza che poi è esplosa portando a ripercussioni sull'economia reale.

2) Il governo fa il debole con i forti e il forte con i deboli, basti vedere la fissazione contro l'articolo 18, assolutamente deleteria, quando cercando di recuperare almeno parte dell'evasione fiscale si otterrebbe a livello economico molto di più e si metterebbero le basi anche per la costituzione, finalmente, di uno stato civile. Ma i grandi evasori fanno comodo alle banche e ai partiti (che devono ragrannellare voti) e quindi non si fa nulla.

3) Il lavoro dev'essere funzionale alla vita e non il contrario. Se uno non è interessato a mettere gran parte delle sue energie lì e quindi considerare una "sfida" il lavorare, è una violenza bella e buona costringerlo a fare l'imprenditore di sè stesso, un vero e proprio abuso. Ricordiamo che il diritto al lavoro dignitoso è sancito costituzionalmente e che il darwinismo sociale di matrice americana ha portato solo a disastri, ingiustizie e gravissime disuguaglianze su tutti i piani.

4) L'impianto teorico del neo-liberalismo ha fallito al contatto con la realtà, la crescita economica non solo non ha portato nè a maggior felicità nè a maggior coscienza civile, ma al contrario ha spesso imbarbarito i popoli (sparizione della produzione artistica e culturale di qualità, abbassamento del livello del dibattito pubblico, corruzione della politica e lottizzazione della stessa da parte delle lobby e via discorrendo) ma non è stato neppure in grado di mantenere la sua promessa di crescita indefinita; è necessario rivedere alla radice l'impianto teorico e politico su cui gli stati moderni poggiano, liberarsi del funzionalismo su cui le società moderne funzionano e finalmente cercare di costruire un'economia a misura d'uomo e non voler forzare l'uomo in una gabbia affinchè sia egli su misura delle esigenze dell'economia.
 

maurizio mos

New member
Di fondo, a mio parere, ci sono vari problemi. Provo ad elencarli:

1) Non si può ridurre tutto a un semplice volontarismo, la crisi è strutturale e colpisce anche chi non ha merito o demerito nello svolgimento della sua mansione ma semplicemente ci finisce in mezzo.
Il problema di un governo tecnico è che appunto, applica la tecnica e stop, quando proprio le fondamenta sono da mettere in discussione, in primis l'idea di crescita indefinita.
Di fondo, tutto questo guaio è scoppiato per questo: per continuare a crescere oltre la misura del possibile, drogando la finanza che poi è esplosa portando a ripercussioni sull'economia reale.

2) Il governo fa il debole con i forti e il forte con i deboli, basti vedere la fissazione contro l'articolo 18, assolutamente deleteria, quando cercando di recuperare almeno parte dell'evasione fiscale si otterrebbe a livello economico molto di più e si metterebbero le basi anche per la costituzione, finalmente, di uno stato civile. Ma i grandi evasori fanno comodo alle banche e ai partiti (che devono ragrannellare voti) e quindi non si fa nulla.

3) Il lavoro dev'essere funzionale alla vita e non il contrario. Se uno non è interessato a mettere gran parte delle sue energie lì e quindi considerare una "sfida" il lavorare, è una violenza bella e buona costringerlo a fare l'imprenditore di sè stesso, un vero e proprio abuso. Ricordiamo che il diritto al lavoro dignitoso è sancito costituzionalmente e che il darwinismo sociale di matrice americana ha portato solo a disastri, ingiustizie e gravissime disuguaglianze su tutti i piani.

4) L'impianto teorico del neo-liberalismo ha fallito al contatto con la realtà, la crescita economica non solo non ha portato nè a maggior felicità nè a maggior coscienza civile, ma al contrario ha spesso imbarbarito i popoli (sparizione della produzione artistica e culturale di qualità, abbassamento del livello del dibattito pubblico, corruzione della politica e lottizzazione della stessa da parte delle lobby e via discorrendo) ma non è stato neppure in grado di mantenere la sua promessa di crescita indefinita; è necessario rivedere alla radice l'impianto teorico e politico su cui gli stati moderni poggiano, liberarsi del funzionalismo su cui le società moderne funzionano e finalmente cercare di costruire un'economia a misura d'uomo e non voler forzare l'uomo in una gabbia affinchè sia egli su misura delle esigenze dell'economia.

Il problema del governo Monti sta nel fatto che non è un governi tecnico ma un governo di transizione, messo su per diversi motivi:
dare il tempo ai tre grandi partiti di risolvere i loro problemi interni che minacciavano di destabilizzarli;
far fare il "lavoro sporco" a gente chre essendo tecnici e quindi apparentemente sopra e al di là di interessi, potevano millantare di fare in modo equanime il duro lavoro di salvataggio del paese (in altri termini provvedimenti come quelli adottai avrebbero "bruciato" i poliriic ma non i tecnici che certo operano in buon afede...)
traghettare il sistema verso il 2013, con il baratto verso Berlusconi di una buonuscita in cambio di un occhio di riguardo nei processi (rileggete quello di Dell'Utri, Mills, aspettate quello sulle olgettine... sapete chi ha proposto una legge che lo salverebbe dalla concussione? il PD)
gettare le basi del nuovo assetto pèolitico con Monti presidente e Passera (CL) primo ministro e il potere alla finnaza assicurato

Tutto giusto sulla revisione del modello economico sociale... il problema però ora è di gettare sì le basi per il cambiamento ma di sopravvivere fino a poterlo avviare

PS l'articolo 18 è stata un'aenorme cortina fumogena destinata a nascondere il fatto che nessun finaziamneto è stato avviato per la ripresa della produzione e della possibilità d'acquisto che dovrebbe trainare la produzione (la possibuiltà d'acquisto si ottiene dando più soldi alla gente, cioè diminuendo le tasse... come negli USA per la grande crisi)
 

Zaccone

New member
No, mi spiace ma considerazioni come quelle fatte sono elementari, Monti molto più semplicemente ha fatto quello che hanno fatto i governi precedenti: aumentare l'imposizione fiscale pur sapendo benissimo che non avrebbe ottenuto i risultati voluti (e infatti aumenta l'IVA nella disparata ricerca di soldi) ma sapendo invece che avrebbe dato l'impressione di "fare qualcosa". Se non avesse aumenttao le tasse avrebbe dovuto intaccare la casta da cui è stato chiamato e le banche, cosa da non fare (a proposito, lo sapete vero che le fondazioni bancarie non pagheranno l'IMU vero?)


E' questo che mi preoccupa da un po'. sentendo i discorsi della gente mi accorgo che sempre più spesso si invoca "l'uomo forte" che dovrebbe rimettere le cose a posto... un difetto che abbiamo ereditato dai romani: "provvedano i consoli" e se siamo nei guai chiamiamo Cincinnato

In fede mia credo che se non si limitano i privilegi economici della casta e non si diminuisce il numero di essa, l'Italia uscirà difficilmente dalla crisi.
 

Lauretta

Moderator
all'inizio mi stava simpatico.....
oggi su corriere.it leggo che taglierà 100mila dipendenti statali....

...io lo so che sugli statali ci sono tante leggende...ma vi assicuro che da 5 anni a questa parte il lavoro dello statale è esattamente come quello di un lavoratore in azienda. ecco..l'unica cosa è che il contratto è di 36 ore e non di 40...per il resto...tutti quelli che sono andati in pensione negli ultimi anni non sono stati sostituiti.....c'è stata una esternalizzazione di servizi e appalti alle cooperative che hanno portato ad avere ancora meno dipendenti...mentre la classe dirigente sta in poltrona a ridere!

....spero che questi tagli non ricadano sui poveri dipendenti, ma sulla classe dirigente che è veramente in esubero....
ma non sarà così...
per cui questa scelta del governo Monti mi lascia un po' perplessa....dove sono i piani per la crescita che fino a 2 mesi fa sbandieravano????
 

Nerst

enjoy member
...per cui questa scelta del governo Monti mi lascia un po' perplessa....dove sono i piani per la crescita che fino a 2 mesi fa sbandieravano????


Magari la ricrescita nel lavoro e nell' economia non la si può vedere nell' immediato, ma nelle casse dello stato sono rientrati milioni di euro e questo è già ricrescita.
 

Lauretta

Moderator
SI SI MA IO SONO LA PRIMA CHE HA DATO FIDUCIA A QUESTO GOVERNO E COMUNQUE CONTINUO A DARLA...SOLO CHE TAGLIARE ANCORA POSTI DI LAVORO CREA DISOCCUPAZIONE E L'ECONOMIA CONTINUA A NON GIRARE IL PIL CONTINUA AD ABBASSARSI E LA CRESCITA NON C'è...

...dall'altra parte credo che Monti debba andare fino in fondo fino alle elezioni primaverili...
e poi speriamo che gli italiani abbiano imparato la lezione...
 

maurizio mos

New member
Magari la ricrescita nel lavoro e nell' economia non la si può vedere nell' immediato, ma nelle casse dello stato sono rientrati milioni di euro e questo è già ricrescita.



Mi spiace ma il gettito fiscale è in diminuzione a causa delle minori spese e di conseguenza dei minori introiti. Solo che per il crollo della vendita delle auto lo stato incasserà 2,3 miliardi di euro in meno. In generale, stante appunto la contrazione della spesa, vi è stata una diminuzione delle tasse di oltre il 5% (dati ISTAT) con una pressiomne fiscale che tra oneri diretti e indiretti raggiunge i, 48% per le famiglie e il 65 % per le attività (dati CGE)
La politica di Monti è un rovinoso sbaglio che pare non aver tratto vantaggio dalle lezioni della storia. D'altra parte interesse primo dell'attuale governo è salvaguardare le banche.
Quando alla TV sentite dire che la Borsa ha bruciato tot milioni ealtre scempiaggini del genere ricordate che, tanto per dire, c'è chi sta comprando Telecom a 60 cent e Unicredit a 2,8 eu (a gennaio valeva 6 eu)
 
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