Karo, Aaron - Mi chiamo Chuck...

cla86

New member
Charles, detto Chuck, ha diverse ossessioni, fisse, riti, manie, che lui chiama “routine” o “le sue cose”. Questi riti e manie consistono ad esempio nel controllare più e più volte le piastre elettriche della cucina, girare sempre 14 volte il lucchetto del suo armadietto a scuola, andare in bagno diverse volte prima di andare a dormire, abbinare il colore di Converse all' umore del giorno, oltre all' ossessione della simmetria, dell' ordine, della pulizia e tante altre cose assurde. In particolare la mania di lavarsi le mani di continuo lo spinge a cercare informazioni su Wikipedia. In questo modo si rende conto di soffrire di un disturbo ossessivo-compulsivo.
Così i suoi genitori decidono di mandarlo da una psichiatra. Grazie a questo, ma soprattutto grazie all' arrivo di Amy, una nuova ragazza che attira subito la sua attenzione, le cose iniziano a cambiare.
Chuck cercherà di guarire per lei, ma scoprirà che la cosa fondamentale è riuscire a guarire per se stesso.
Il modo di narrare è molto “moderno”, anche per l' uso di termini “giovani”. In genere queste cose mi innervosiscono abbastanza, ma in questo caso non mi è sembrata una cosa forzata, fatta apposta, anzi, mi è parsa molto naturale e anche logica all' interno del contesto.
Invece mi ha stupito il fatto che ci siano anche alcuni riferimenti che tanto moderni non sono. Cioè, penso sia un po' strano che un diciassettenne di adesso sappia dell' esistenza di cose come “Bayside school” o “Tron”. A me comunque, che sono più grandicella, questi riferimenti in particolare hanno fatto piacere. Quando ho letto “Tron” non ci potevo credere, ho dovuto rileggere la frase più e più volte! (Anche se io sono più fissata con “Tron Legacy”, che quello sì, è molto recente, piuttosto che con “Tron”).
Io di sicuro non sono ai livelli di Chuck, ma qualche ossessioncina assurda del genere che ha lui ce l' ho pure io, e forse ce l' hanno un po' tutti, quindi mi ci sono molto ritrovata in questo libro. È stato un tantino preoccupante, ma anche divertente. Allo stesso tempo è un romanzo molto dolce, in fondo positivo ed emozionante, cosa che non mi aspettavo. È carinissimo e piacevolissimo, fa provare svariate emozioni a seconda del particolare momento che Chuck sta vivendo.
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Avete voglia di leggere qualcosa di leggero e divertente senza cadere nel banale?
Ecco, questo libro è perfetto.

(Ok, così sembra la pubblicità della mondial casa. Non vi sto vendendo pentole, nè materassi, state tranquilli!)

La trama è banale, dopo poche pagine si capisce come andrà a finire. L'autore però è riuscito a costruire molto bene i tratti di questo adolescente ossessivo-compulsivo, e il lettore segue passo per passo (e con piacere!)la sua non facile guarigione. (guarirà? Bah, chi lo sa! Leggete il libro :wink:)

4/5
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Ogni tanto fa bene leggere qualcosa che sia entertainment puro. Ebbene questo libro mi ha fatto sorridere di gusto, non mi accorgevo dello scorrere delle pagine e tornavo volentieri a riprendere in mano l'ereader alla prima occasione, non perché la storia sia avvincente ma perché sin dall'inizio si fa subito il tifo per questo diciassettenne della porta accanto, con le sue ossessioni, manie e fissazioni. Mi ha fatto "morire" quella di contare le volte in cui si masturba e ho trovato geniale quella di abbinare il colore delle scarpe all'umore, così come esilarante è il tono interrogativo della psichiatra anche quando esprime delle semplici affermazioni.
Ho trovato lo stile semplice, diretto, senza fronzoli, particolarmente funzionale alla scorrevolezza della narrazione e alla velocità di lettura.
La parte finale può sembrare a tarallucci e vino, ma io l'ho trovata tutt'altro che banale, invece, mi ha fatto quasi commuovere la scena in camera di Chuck.
Lo consiglio a chi vuole passare due giorni a leggere col sorriso sulle labbra.

P.S: carinissimo l'autore che mi ha scritto su Twitter! :D
 
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