ayla
+Dreamer+ Member
TRAMA:
Ricoverata a cinque anni in un istituto per sordomuti, Sarah vi è rimasta per vent'anni come donna delle pulizie finché incontra un nuovo insegnante, James Leeds, dai metodi innovativi e anticonformisti. Il professore rimane subito colpito dalla ragazza, poi, poco alla volta, tra i due nascerà un legame talmente forte da superare ogni ostacolo.
Film del 1986, con William Hurt e Piper Laurie. E' vincitore, poi, di un Oscar come miglior attrice a Marlee Matlin (sordomuta anche nella vita).
Il film dura due ore buone e non si sente affatto, la storia colpisce per la sua particolarità e le vicende amorose tra i protagonisti non possono non intrappolare chi guarda e far sperare ardentemente in un lieto fine. Già da questo si capisce come l'occhio della telecamera sia più incline a raccontare e approfondire la storia d'amore piuttosto che concentrarsi sul handicap in sè. E' un film sull'amore e sul modo in cui si dovrebbe vivere una relazione, un qualunque tipo di rapporto, ovvero senza la pretesa di cambiare l'altro e renderlo simile a noi stessi, la diversità è un limite solo se lo si considera un difetto, un ostacolo da abbattere.
Eccezionali i due protagonisti, Hurt poi è magnifico, terribilmente intenso e calato nella parte.
Ricoverata a cinque anni in un istituto per sordomuti, Sarah vi è rimasta per vent'anni come donna delle pulizie finché incontra un nuovo insegnante, James Leeds, dai metodi innovativi e anticonformisti. Il professore rimane subito colpito dalla ragazza, poi, poco alla volta, tra i due nascerà un legame talmente forte da superare ogni ostacolo.
Film del 1986, con William Hurt e Piper Laurie. E' vincitore, poi, di un Oscar come miglior attrice a Marlee Matlin (sordomuta anche nella vita).
Il film dura due ore buone e non si sente affatto, la storia colpisce per la sua particolarità e le vicende amorose tra i protagonisti non possono non intrappolare chi guarda e far sperare ardentemente in un lieto fine. Già da questo si capisce come l'occhio della telecamera sia più incline a raccontare e approfondire la storia d'amore piuttosto che concentrarsi sul handicap in sè. E' un film sull'amore e sul modo in cui si dovrebbe vivere una relazione, un qualunque tipo di rapporto, ovvero senza la pretesa di cambiare l'altro e renderlo simile a noi stessi, la diversità è un limite solo se lo si considera un difetto, un ostacolo da abbattere.
Eccezionali i due protagonisti, Hurt poi è magnifico, terribilmente intenso e calato nella parte.