Siete credenti o atei?

Zaccone

New member
Salve a tutti. Voglio cominciare questa discussione d'argomento religioso perché sono sicuro che fra gli utenti di questo forum si celino tanti credenti quanto atei o quanto agnostici. Ma soprattutto, voglio sapere la motivazione del vostro orientamento religioso (se non è indiscreto). Io sono in un periodo un po' difficile, spiritualmente parlando: vorrei tanto credere, avere conforto in un essere più grande di me, sperare in una vita ultraterrena, ma quando leggo di draghi, angeli armati di spade, cavalieri dell'Apocalisse (il tutto nel libro sacro del Cristianesimo) resto un po' perplesso. Voi di che orientamento religioso siete?
 

Dallolio

New member
Salve a tutti. Voglio cominciare questa discussione d'argomento religioso perché sono sicuro che fra gli utenti di questo forum si celino tanti credenti quanto atei o quanto agnostici. Ma soprattutto, voglio sapere la motivazione del vostro orientamento religioso (se non è indiscreto). Io sono in un periodo un po' difficile, spiritualmente parlando: vorrei tanto credere, avere conforto in un essere più grande di me, sperare in una vita ultraterrena, ma quando leggo di draghi, angeli armati di spade, cavalieri dell'Apocalisse (il tutto nel libro sacro del Cristianesimo) resto un po' perplesso. Voi di che orientamento religioso siete?

Ottimo topic!
Fino a 11 anni fui un fervente credente, avevo frequentato scuola cattoliche e ciò che mi era stato spiegato mi sembrava verosimile; a 11 anni passai a una religiosità diversa, più basata su un rapporto intimistico con Dio, del tutto a prescindere dalla mitologia cristiana, una sorta di deismo del sentimento e della libera preghiera.
A 14 anni iniziai a riflettere sulla possibilità dell'esistenza di Dio e divenni totalmente incredulo, fino a smettere di frequentare qualunque chiesa; l'inizio della filosofia a scuola coincise con una nuova riflessione, arricchita dalle opere di Feuerbach e Nietszche; all'università di filosofia ho avuto modo di approfondire e arricchire questa prospettiva, fino a un recente rinnovato interesse recente per le opere di Dawkins, che affronta il discorso ateo da un punto di vista scientifico (l'illusione di Dio).
Non vedo attualmente nessuna ragione verosimile per credere che vi sia un senso nell'universo e che questo abbia avuto inizio tramite creazione; in poche parole ritengo una favola tutto il discorso religioso... la paura della morte ci ha costretti a credere in questa fiaba, facendoci per centinaia di anni trascurare la scienza e la medicina, che ci avrebbero permesso di allungare la vita, forse in modo indefinito.

Le riflessioni che hai iniziato sono certamente dolorose e probabilmente ti lasceranno confuso per lungo tempo, ma, credimi, sei sulla strada giusta, sei sulla strada della liberazione. Tale liberazione sarà triste e dolorosa e non necessariamente ti porterà sollievo, tuttavia avrai la consolazione di aver guardato la vita in faccia, senza nasconderti dietro ai sogni...
Non solo il contorno mitologico del discorso religioso è totalmente falso e inverosimile (l'apocalisse, i draghi, ecc...) ma il concetto stesso di divinità...
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Agnostico, ma la spiritualità mi ha sempre affascinato molto e ritengo d'aver un approccio molto "spirituale" alla vita. Questa spinta alla ricerca sicuramente è anche la scintilla della mia passione per la filosofia...
E' un discorso molto lungo che mi riservo di fare, al limite, nel corso della discussione ma in sostanza non credo vi sia nessuna contraddizione fra spiritualità e ragione, di fondo. Ovviamente bisogna saper usare la testa e non voler credere o aderire ciecamente a dogmi, idee, pensieri. E questo è affermato da tutte le grandi tradizioni religiose della storia.

Ad esempio, prendiamo l'arcinoto concetto di peccato. Comunemenete è visto come una colpa, una trasgressione a una norma o a un imperativo; invece il significato originale è quello di "mancare il bersaglio", cioè mancare la propria piena realizzazione come essere umano, che passa attraverso la ricerca del sè autentico e dal distacco dalle false idee e dagli attaccamenti. Un pensiero vitalistico, positivo, che mette al centro l'individuo e stimola la sua libertà, esattamente l'opposto di quanto affermato per secoli dalle gerarchie vaticane per motivi di comodo e potere.

Inoltre, trovo ESTREMAMENTE sterile chi supporta l'ateismo in nome della scienza...è un pensiero totalmente sterile, pieno di premesse metafisiche e suparato filosoficamente e intellettualmente da più di due secoli (con l'epistomologia di Kant). E' una posizione che va molto di moda in questi anni, ma questo non la rende legittima o profonda. :D
 

Nerst

enjoy member
Atea
Non credo proprio che siamo su questa terra per opera di un essere superiore, anche perchè, se così fosse, sarebbe completamente stupido, visto che l' evoluzione si basa su migliaia di tentativi, che dopo fallimenti, si sono casualmente ritenuti idonei.
a parte questo non mi trovo assolutamente d' accordo con i principi della chiesa, che non permettono ai divorziati di partecipare all' eucarestia e pone dei limiti alle coppie sterili, come se definire un numero di embrioni fosse fino ad certo limite corretto, chi lo dice? Il papa? e perchè?
Posso ammirare l' architettura delle chiese, che trovo affascinanti, ma quando entro in un luogo sacro gotico e poi con stile barocco, mi sembra che si stia parlando di dio e religioni completamente diversi.
Per non parlare poi del maschilismo e della misoginia nella bibbia :paura:
 

Zaccone

New member
Atea
Non credo proprio che siamo su questa terra per opera di un essere superiore, anche perchè, se così fosse, sarebbe completamente stupido, visto che l' evoluzione si basa su migliaia di tentativi, che dopo fallimenti, si sono casualmente ritenuti idonei.
a parte questo non mi trovo assolutamente d' accordo con i principi della chiesa, che non permettono ai divorziati di partecipare all' eucarestia e pone dei limiti alle coppie sterili, come se definire un numero di embrioni fosse fino ad certo limite corretto, chi lo dice? Il papa? e perchè?
Posso ammirare l' architettura delle chiese, che trovo affascinanti, ma quando entro in un luogo sacro gotico e poi con stile barocco, mi sembra che si stia parlando di dio e religioni completamente diversi.
Per non parlare poi del maschilismo e della misoginia nella bibbia :paura:

Non solo maschilismo, ma anche molta omofobia. L'omosessuale cattolico non può avere rapporti sessuali, non può diventare prete, che poi alla fine di preti omosessuali ce ne sono stati e come, il brutto era che questi preti omosessuali erano anche dei pedofili.
E poi la Chiesa cattolica è contrario all'aborto e all'eutanasia, ma non (in estremi casi) alla pena di morte. Non è un controsenso?
Ma tornando al discorso di Dio, ho letto una volta di Aristotele, che diceva che Dio esiste perché è lui a muovere tutto, il cosiddetto "motore immobile". Voi che ne pensate?
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
Sono profondamente credente. La fede è tutta la mia vita perchè comprende tutta la mia vita, e io stessa non sarei quella che sono se non fossi stata amata da Lui, se non sentissi qll'Amore che mi sorregge ogni giorno, se non avessi la certezza che potrebbe crollarmi il mondo addosso ma Lui mi amerà sempre...
Il resto conta poco.
 
Non solo maschilismo, ma anche molta omofobia. L'omosessuale cattolico non può avere rapporti sessuali, non può diventare prete, che poi alla fine di preti omosessuali ce ne sono stati e come, il brutto era che questi preti omosessuali erano anche dei pedofili.

Io questa la chiamo ipocrisia (per non dire un'altra cosa piu' volgare -___-")
Ci sono piu' gay al vaticano che al gay pride!!! :W
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Assolutamente laica, molto diffidente verso tutte le credenze o fedi che considero la base di fondamentalismo, ingiustizia e violenza, non sopporto in modo assoluto nessun indottrinamento nè catechizzazione. Allergica ad ogni chiesa e apparato religioso. Profondamente spirituale senza bisogno di avere un dio o una chiesa in cui credere.
 
Ultima modifica:

Yamanaka

Space's Skeleton
Io questa la chiamo ipocrisia (per non dire un'altra cosa piu' volgare -___-")
Ci sono piu' gay al vaticano che al gay pride!!! :W

Magie della repressione. :D A suon di voler a tutti i costi negare la sessualità e la dimensione "caotica" che le è propria, essa finisce per prendere il sopravvento nel modo più brutale, selvaggio e violento.
Il modo migliore per vivere bene le cose è conoscerle per quelle che sono, non fare finta che non esistano o demonizzarle.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Magie della repressione. :D A suon di voler a tutti i costi negare la sessualità e la dimensione "caotica" che le è propria, essa finisce per prendere il sopravvento nel modo più brutale, selvaggio e violento.
Il modo migliore per vivere bene le cose è conoscerle per quelle che sono, non fare finta che non esistano o demonizzarle.

La chiesa cattolica si è basata molto sulla repressione della sessualità, a tutti i livelli, come dici tu la mancanza di conoscenza e il voler normare tutto ha portato a delle storture intollerabili.
 

darida

Well-known member
profondamente atea, diffidente verso ogni chiesa e credo, il senso della vita per me non ha natura trascendente.
e ho già detto troppo :mrgreen: ritengo, per esperienza, che trattasi di argomento delicato e squisitamente personale :)
 

Apart

New member
Agnostico, e con un approccio spirituale alla vita (parafrasando Yamananka). Credo nella trascendenza, ma è un sentire (interiore) più che un atto mentale, più che una scelta ragionata. E' una tensione sempre aperta e mai conclusa. Questo mio sentire rispecchia anche il mio modo di vivere e di approcciarmi al mondo. Per me una cosa, una persona non è mai data una volta per tutte. C'è sempre qualcosa che sfugge, quel qualcosa che va oltre che mi affascina, mi meraviglia e non mi fa dare nulla per scontato.

Al di là della loro esistenza o meno, per me Gesù e Buddha sono stati due uomini straordinari, oltre che maestri di vita, che ho sempre sentito così vicini.
 

maurizio mos

New member
Assolutamente laica, molto diffidente verso tutte le credenze o fedi che considero la base di fondamentalismo, ingiustizia e violenza, non sopporto in modo assoluto nessun indottrinamento nè catechizzazione. Allergica ad ogni chiesa e apparato religioso. Profondamente spirituale senza bisogno di avere un dio o una chiesa in cui credere.

Sostituendo "assolutamente" con "sostanzialmente" mi ritrovo in pieno con Elisa.
Premesso che la fede nasce dentro, è amore, come ci dice la religione cattolica (e altre) e l'amore ha ragioni che la ragione non può capire, per me le "religioni" sono solo la disperata risposta dell'uomo alla sua paura della morte, dell'ignoto inspiegabile. Con il tempo poi le religioni sono diventate centri di potere e la fede manipolata e usata per mantenere tale potere.
Ma guardando la bellezza del mondo che mi circonda non posso non sentire...
 

SALLY

New member
Io ho una mia semplice teoria...se una cosa è buona si vede dai frutti...e per ora non ho visto nessuna religione dare buoni frutti,ma solo intolleranze,chiusure mentali,fanatismi gratuiti...ma coltivo la mia spiritualità.
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Questo non è vero, perchè comunque grazie all'influsso della religione (non l'istituzione religiosa: la religione e le sue idee) abbiamo avuto un distacco dall'imbarbarimento, una maggiore attenzione al sociale (si pensi agli ordini monastici, ad esempio, o i grandi sommovimenti sociali, marxismo incluso, che di fondo nascono tutti dall'idea di salvezza propria del cristianesimo), grandi scoperte culturali (Pascal, Kant ed Hegel erano cristiani, per dire) e una visione del mondo più elaborata rispetto a quella proposta dal paganesimo.

Col cristianesimo nasce il concetto di individuo moderno, mentre prima la dimensione individuale era molto meno preponderante; per i greci l'uomo come soggetto era sostanzialmente irrilevante e doveva semplicemente trovare il suo giusto spazio all'interno del cosmo ; per i romani era preponderante l'aspetto comunitario, con i valori del mos maiorum, ma l'individuo contava 0 e aveva senso solo se inserito in questa cornice tradizionale.
E questo per rimanere in occidente, senza andare ad affrontare il discorso delle religioni orientali, come induismo o buddhismo.

Anche il discorso sulla morte è simile, la religiosità "pura" insegna il distacco, che è una gran dote...ma è un discorso lungo e complesso e mi riservo, al limite, di affrontarlo in post successivi :)
 

SALLY

New member
Sicuramente la religione ci ha "civilizzato",ci ha reso consapevoli di essere individui unici ed importanti,ma l'istituzione religiosa sembra che si adoperi per il contrario...potere religioso lo definirei.Altra cosa è il buddismo,che trovo in sintonia con l'essere umano,è una guida,e non castra il "sentire" di ognuno...lo definirei più una filosofia che una religione,non basandosi su un essere trascendente,il Buddha non è una divinità,ma la sua dottrina è una via spirituale...sono d'accordo che il distacco sia un gran dote...e,a parte la morte,soprattutto in vita. :wink:
 

Nerst

enjoy member
...Altra cosa è il buddismo,che trovo in sintonia con l'essere umano,è una guida,e non castra il "sentire" di ognuno...lo definirei più una filosofia che una religione,...


Sono d' accordo.
Credo che altre religioni portino ad interrogarsi non sulla figura del divino, ma sulla natura dell' uomo ed il suo compito sulla terra. Il buddismo, per collegarmi al tuo esempio, è una filosofia che sprona l' uomo a vivere secondo la sua natura, in comunione con il prossimo e gli animali per giunta, quindi è un rinnovo di pensieri. La nostra religione, invece, si fonda su cose scritte che vorrebbe farci accettare come irremovibili. Se le metti in dubbio, pecchi, se le contraddici ti si spalancano gli inferi, se le rinneghi, ti scomunicano dalla società cattolica!

Per non parlare dei "sermoni" che il prete recita alla fine della lettura del vangelo, durante la funzione religiosa...alla fine ti domandi: si, ma, che cosa ha detto in conclusione :?
 

Zaccone

New member
Al di là della loro esistenza o meno, per me Gesù e Buddha sono stati due uomini straordinari, oltre che maestri di vita, che ho sempre sentito così vicini.

Anch'io, leggendo i Vangeli, ho trovato la figura di Gesù molto interessante (come uomo). Egli ha rivoluzionato il mondo: quanto la società umana sarebbe diversa se Gesù non fosse mai esistito? Il punto è: ha cambiato in meglio o in peggio la società? Io credo sia positivamente sia negativamente. Positivamente perché ha introdotto il concetto dell'amare il prossimo, del porgere l'altra guancia, negativamente perché è (molto parzialmente) anche colpa sua se la religione cattolica è quel che è. Ma in realtà non è proprio colpa sua, visto che il Cristianesimo delle origini era completamente diverso da quello che è oggi.
 

ayuthaya

Moderator
Membro dello Staff
qualcuno di voi ha letto I fratelli Karamazov? vi ricordate il capitolo del Grande Inquisitore?
copio da Wiki per fare prima:

Dopo quindici secoli dalla morte, Cristo fa ritorno sulla terra. Non viene mai menzionato per nome, ma sempre chiamato "Lui". Il popolo lo riconosce e lo acclama come salvatore, tuttavia egli viene subito incarcerato per ordine del Grande Inquisitore. Nelle segrete l'Inquisitore si reca poi a trovarlo, e, dopo avergli comunicato la sua condanna a morte, gli rimprovera di avere seminato confusione, di aver voluto portare la libertà ad un popolo che è incapace di usufruirne, poiché un popolo felice non può essere libero, ma sottoposto ad un potere autoritario che decida per lui.

« ... Ti ripeto che domani stesso tu vedrai questo docile gregge che al mio primo cenno si precipiterà ad attizzare i carboni ardenti del tuo rogo, sul quale ti farò bruciare perché sei venuto a disturbarci »


Cristo infatti con il suo messaggio dà all'umanità la libertà, la quale risulta insostenibile per la maggior parte degli uomini; essi hanno invece bisogno delle necessità materiali relative alle tentazioni di Satana che Cristo ha rifiutato. Il Grande Inquisitore spiega a Cristo come sia necessaria un'autorità forte, quella da lui rappresentata, che dia al popolo i suoi veri bisogni materiali e richieda loro obbedienza, in modo che essi siano davvero felici.

L'Inquisitore conclude l'interrogatorio comunicando al condannato che la sua esecuzione avverrà l'indomani e che il popolo ne gioirà, attendendo poi una replica a quanto ha detto. Cristo rimane sempre in silenzio, e come unica risposta si avvicina al vecchio Inquisitore e lo bacia sulle sue vecchie labbra esangui.
Il vecchio sussulta. Gli angoli delle sue labbra hanno come un tremito; va verso la porta, l'apre e gli dice: "Vattene e non venire più... mai più, mai più! E lo lascia andare per le oscure vie della città.

L'Inquisitore è turbato, eppure Ivan commenta: "...quel bacio gli brucia nel cuore, ma il vecchio non muta la sua idea".[1]
 
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