De Beauvoir, Simone - Una morte dolcissima

francesca

Well-known member
Un banale incidente comune per le persone di una certa età, la caduta e rottura del femore porta in luce una malattia ben più grave, un tumore.
Inizia così il libro in cui la De Beauvoir racconta la malattia e la morte della madre.
Lo stile è lucido, didascalico, quasi da saggio.
Non c'è nessuna indulgenza a pietismi o sentimentalismi anche nella descrizione stessa dei sentimenti dei personaggi.
Con razionalità, la De Beauvoir ripercorre le ultime settimane di vita della madre, intrecciandole con gli inevitabili ricordi e con l'analisi del loro rapporto.
Racconta il declinare fisico e psicologico della malata, dettagliatamente.
Di pari passi con l'avanzare della malattia, si riduce il mondo delle persone che ne sono coinvolte, della malata stessa che non riceve più visite, delle figlie che sempre più riducono la loro vita alla stanza di ospedale.
Il tutto è reso irreale e spietato dal fatto che la malata non è consapevole del proprio destino, nemmeno di avere una malattia così grave e fino all'ultimo cerca in sè segni di un miglioramento dopo quella che le hanno spacciato come un'operazione di appendicite.
Non c'è disperazione, così come non c'è speranza, non ci si commuove, ma forse proprio per questo tutto appare ancora più doloroso.
Un libro asettico come una stanza di ospedale, che taglia il cuore come un bisturi.
Di dolcissimo non c'è niente, tranne il titolo e una contenuta commozione, come se la De Beauvoir avesse paura a lasciarsi andare troppo, come se la fatica di non lasciar trapelare la verità alla madre, la costringesse anche nel racconto a mantenere toni misurati.
Non posso dire che mi sia piaciuto del tutto, ma è stata una lettura particolare, di sicuro scorrevole (il libro è anche molto breve), un libro che comunque non lascia indifferenti.

Francesca
 

isola74

Lonely member
Non sono in gradoi di giudicare a pieno il libro perchè mi ha fatto rivivere l'ultimo mese passato con mio padre in ospedale, tre anni fa.
E' incredibile come tutto sia uguale, persone, sentimenti, paure, speranze.... la malattia.... nonostante la distanza temporale e spaziale.
Francesca, hai ragione a essere rimasta spiazzata dal titolo, ma quando temi di vedere qualcuno che ami soffrire per settimane, forse mesi, e all'improvviso lo coglie la morte, anch'essa diventa dolcissima :(
 
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