Connor, Kevin - La bottega che vendeva la morte

ayla

+Dreamer+ Member
Film suddiviso in quattro episodi che hanno come filo conduttore una polverosa bottega d'antiquariato gestita da un vecchietto molto particolare e soprattutto da non prendere sottogamba.
Nel primo, un ricco signore acquista uno specchio abitato da un demone che lo porterà all'omicidio.
Nel secondo, un marito in crisi con la moglie s'innamora della figlia di un venditore di lacci e fiammiferi. Solo troppo tardi capisce a chi ha donato il proprio cuore.
Nel terzo, un uomo viene avvisato, durante un viaggio in treno, da una sensitivo che, sulla sua spalla, soggiorna uno spirito maligno.
Nell'ultimo, un giovane ragazzo acquista una porta, che scopre, poi, essere il varco per una stanza abitata da uno spirito assetato di sangue, Carlo II Stuart.

In tutta sincerità, adoro questi vecchi film dell'orrore, così dannatamente british ed eleganti, polverosi e affascinanti come non se ne fanno più purtroppo.
E' un film del '73 indubbiamente ben fatto, curato dalla testa ai piedi, dettagli compresi, sia nelle scenografie e nelle ambientazioni, specie nel quarto episodio, buoni anche gli effetti speciali, ma ciò che spicca oltre l'atmosfera gotica, è la bravura degli attori, uno più convincente e in parte dell'altro, come non citare l'inquietante bottegaio, interpretato da Cushing, che punisce senza esitare tutti i disonesti che entrano nel suo negozio, o la simpaticissima, e pure un pò pazzerella, medium con gli occhialoni da mosca?
Tutti e quattro gli episodi sono convincenti e gradevoli da vedere, ma, per me, i migliori sono il secondo e il terzo, che sanno amalgamare per bene la commedia col macabro, regalandoci poi un finale inaspettato, specialmente il secondo!
Film d'altri tempi, raffinato e ironico, che si avvicina terribilmente ai miei gusti ma anche i non amanti del genere, secondo me, apprezzeranno.
Da vedere!
 

LowleafClod

e invece no
A parte la scena dello specchio, in cui a quanto pare la gente che abita quella casa sente il bisogno serale di farsi una sedutina spiritica tutti insieme, e il vicino non distingue la vernice rossa dal sangue che gli cola in testa, gli altri episodi mi son piaciuti di più. Io ho preferito quello della medium, una scena di esorcismo davvero da pazzoidi :), nel secondo bravissima interpretazione della figlia del fiammiferaio, Angela, davvero inquietante, è stata la figura più convincente.
 
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