Roeg, Nicolas - A Venezia...Un dicembre rosso shocking

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
John e Laura Baxter, una coppia inglese, decidono di trasferirsi a Venezia per superare la morte della loro figlia, annegata in uno stagno. A Venezia, la moglie conosce due anziane signore e una di esse afferma di essere in grado di metterla in contatto con la bambina. La moglie ci crede, il marito no e mentre i due cercano di risolvere i loro problemi coniugali, Venezia è attanagliata da un killer che miete vittime...

Questo film mi ha presa in giro, o meglio, io mi sono fatta prendere in giro!:mrgreen:
Mi spiego. Dall'inizio alla fine, ero convinta di vedere un film soprannaturale o di essere davanti a un film di fantasmi ma ero totalmente fuori strada. Qui l'assassino seriale, la medium, lo spirito della figlia sono solo un contorno, un modo per raccontare in maniera particolare e diversa dal solito come una coppia affronta un lutto improvviso, la perdita di una persona cara. Cambiano aria, s'immergono in nuovi progetti, poi prendono strade diverse, la moglie vuole credere alle parole di una sensitiva per superare il dolore, ma soprattutto per convincersi che la figlia sta bene, che è felice, il marito no, rifiuta totalmente la cosa. Paradossalente è convinto di vederla, è convinto che l'impermeabile rosso che gli compare all'improvviso sia la figlia perduta, perché ha un disperato bisogno di abbracciarla un'ultima volta, di dirle che le vuol bene, che senza di lei non è più l'uomo di prima, ma soprattutto vuole il perdono per non essere riuscito a salvarla.
Questo l'ho apprezzato tantissimo, e anche se a tratti mi è parso un pò confuso e il finale un pò troppo sbrigativo, devo dire che nel complesso merita di essere visto, poi, voglio dire, c'è una Venezia atipica, grigia e rossa, da scoprire e una coppia di attori da vedere, parlo di Donald Sutherland e Julie Christie!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
A me ha dato la sensazione di un film girato da un regista principiante, con una sceneggiatura piuttosto caotica tanto da non far comprendere appieno i vari passaggi topici della storia, come se gli aspetti legati alle premonizioni, l'elaborazione del lutto e gli eventi reali che accadono non legassero molto bene tra di loro. Ottima comunque la rappresentazione di Venezia, la vera protagonista del film, grandissima fotografia. Ho trovato francamente ridicolo il modo con cui il regista inglese guarda agli italiani, un vescovo improbabile ad esempio. Film un po' datato e sopravvalutato.
 
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