Laxness, Halldor - Gente indipendente

fernycip

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Nella selvaggia Islanda a cavallo fra i secoli XIX e XX, la vita del bracciante Bjartur di Sumarhús sembra giungere a una svolta: finalmente, dopo diciotto anni passati al servizio dell'ufficiale distrettuale, è in grado di acquistare un appezzamento di terreno nella brughiera orientale e dichiararsi indipendente. Dopo anni di pasti frugali e duro lavoro, animati unicamente da discussioni di poesia e letteratura, di politica e di religione, il variegato nucleo familiare di Bjartur potrà definitivamente insediarsi nella casupola di torba da lui stesso costruita. Non solo la storia di un contadino alla conquista della propria emancipazione, ma anche della società islandese dell'epoca, di cui l'autore mostra le piccolezze e le meschinità.

Ho mollato a pag. 100: non son riuscito ad appassionarmi alla storia.
Troppe descrizioni delle abitudini e degli ambienti islandesi
 

Valuzza Baguette

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A me invece è piaciuto moltissimo.ln principio effettivamente è un po ostico,molto descrittivo e un pochino annoia,ma poi inizia a prendere ritmo.
Bjartur cosi preoccupato ad essere indipendente da non rendersi conto che la sua indipendenza in realtà è la piu dura delle galere.
Talmente poco avvezzo ai sentimenti da trovare la moglie morta di parto e la neonata malridotta bisognosa di cure e scendere in paese perdendosi in mille chiacchiere sul fieno invece che aiutare la piccola.
Crudo,rende bene l'idea delle condizioni in cui vertevano i contadini islandesi,tassati a dismisura ma comunque orgogliosi e fieri della loro terra.
 
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