Personaggi indecisi in letteratura?

SeekingKay

New member
Salve a tutti! Sto cercando dei personaggi in letteratura che soffrano di Decidofobia. Forse citando alcune frasi del libro Novecento di A. Baricco, sarà più chiara la mia richiesta.
"Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche soltanto le strade, ce n'erano a migliaia! Ma dimmelo, come fate voialtri laggiù a sceglierne una.
A scegliere una donna. Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di morire."

Insomma, c'è qualche personaggio di un libro da voi letto che si sia bloccato di fronte una scelta?
Grazie!
 

risus

New member
Ti rispondo su due piedi, senza riflettere granchè... i protagonisti di:

- L'esclusa (Luigi Pirandello)
- Il deserto dei tartari (Dino Buzzati)

pensandoci me ne verranno sicuramente altri in mente...
 

SeekingKay

New member
Ti rispondo su due piedi, senza riflettere granchè... i protagonisti di:

- L'esclusa (Luigi Pirandello)
- Il deserto dei tartari (Dino Buzzati)

pensandoci me ne verranno sicuramente altri in mente...




Questi due mi mancano! Ti ringrazio tanto. Di stranieri per caso qualche idea?
Ti sarei veramente grata se te ne venissero altri in mente.
Gentilissimo!
 

risus

New member
La signorina Else - Arthur Schnitzler
(questo mi sembra il più azzeccato dei tre che ti ho finora proposto)
continuo a pensare...
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Ah ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le sensibilità!
L'indecisione, lo stallo e la noia esistenziale sono temi particolarmente attuali che però hanno avuto ampia attenzione nella letteratura del secolo scorso...quindi io ti consiglierei, variando per tonalità, profondità e sensibilità:

-Il laureato di Charles Webb. Da questo romanzo è tratto il famosissimo film con Dustin Hoffman, racconta la storia di uno studente universitario che si trova senza alcuna prospettiva e avvolto da un forte dubbio su di sè e il proprio futuro.

-Aden Arabia di Paul Nizan. Questo scrittore, amico di Sartre, tratta in maniera molto dura l'argomento della noia e dell'insoddisfazione esistenziale, con toni molto duri e feroci (celebre l'incipit: "Avevo vent'anni. Non permetterò a nessuno di dire che questo è il periodo migliore della vita" . Riflette bene lo smarrimento esistenziale, ma anche politico-sociale, della gioventù del dopoguerra.

-Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline. Credo sia IL romanzo sulla noia e sull'indecisione esistenziale, oltre che uno dei massimi capolavori della letteratura novecentesca. Uno dei pochi libri-mondo, che riesce a toccare con un grande cinismo e molta amara ironia buona parte del caleidoscopio di colori della vita.

-Adolphe di Benjamin Costant. Romanzo francese del primo ottocento, racconta in termini autobiografici il fallimento e l'incapacità di prendere una posizione forte nella vita e l'incomunicabilità tanto col mondo quanto con sè stessi. Ha ispirato poi molta altra letteratura, anche non europea.
 

alexyr

New member
e la signora Bovary non ce la vogliamo mettere ne gruppo?La Sovrana Assoluta della Lamentela Ingiustificata.
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Quasi tutte le eroine dei romanzi della Austen.. :) "Voglio, non voglio, ma potrei volere, non so, ma, forse..." :D
 

velmez

Active member
I personaggi di Guerra e Pace!! Pierre in prima linea!
e quelli che non sono indecisi cambiano continuamente idea!
 

SeekingKay

New member
Ah ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le sensibilità!
L'indecisione, lo stallo e la noia esistenziale sono temi particolarmente attuali che però hanno avuto ampia attenzione nella letteratura del secolo scorso...quindi io ti consiglierei, variando per tonalità, profondità e sensibilità:

-Il laureato di Charles Webb. Da questo romanzo è tratto il famosissimo film con Dustin Hoffman, racconta la storia di uno studente universitario che si trova senza alcuna prospettiva e avvolto da un forte dubbio su di sè e il proprio futuro.

-Aden Arabia di Paul Nizan. Questo scrittore, amico di Sartre, tratta in maniera molto dura l'argomento della noia e dell'insoddisfazione esistenziale, con toni molto duri e feroci (celebre l'incipit: "Avevo vent'anni. Non permetterò a nessuno di dire che questo è il periodo migliore della vita" . Riflette bene lo smarrimento esistenziale, ma anche politico-sociale, della gioventù del dopoguerra.

-Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline. Credo sia IL romanzo sulla noia e sull'indecisione esistenziale, oltre che uno dei massimi capolavori della letteratura novecentesca. Uno dei pochi libri-mondo, che riesce a toccare con un grande cinismo e molta amara ironia buona parte del caleidoscopio di colori della vita.

-Adolphe di Benjamin Costant. Romanzo francese del primo ottocento, racconta in termini autobiografici il fallimento e l'incapacità di prendere una posizione forte nella vita e l'incomunicabilità tanto col mondo quanto con sè stessi. Ha ispirato poi molta altra letteratura, anche non europea.

Innanzitutto ti ringrazio moltissimo, ed un complimento per la tua evidente cultura letteraria.
Sono andata a cercare i libri che mi hai consigliato ma non ho riscontrato quel dubbio amletico del scegliere, diciamo, che stavo cercando. La paura di fronte una scelta, come nel caso del Povero Novecento.
Certo, la noia esistenziale, gli interrogativi sul senso della vita sono presenti però non mi sembra di trovare ciò che stavo cercando.
Ovviamente tu avrai una più ampia visione sui libri in questione, avendoli letti.
C'è un personaggio tra questi che mostra paura di fronte ad una scelta? Ma una scelta vera e propria, non i vari dubbi esistenziali che l'uomo ha.

Ti ringrazio nuovamente!
 

SeekingKay

New member
Madame Bovary più che indecisa è proprio capricciosa! Diciamo che vuole tutto, e nemmeno lei sa cosa sia questo tutto. Però non e' una vera paura di fronte ad una scelta.
Forse si, le protagoniste di Jane Austen. Ora però mi viene in mente Orgoglio e Pregiudizio dove la signorina Bennet sì, cambia idea, però e' un "No, non lo amo. Si invece, da morire!"
Anche loro, sono più indecise che impaurite di fronte alle scelte.

Forse mi sono espressa male io nel titolo, mi scuso. Effettivamente più che indecisione, cercavo la paura di scegliere; La decidofobia in termini più medici.

Invece il consiglio di Risus, Il deserto dei tartari (Dino Buzzati), mi sembra azzeccato!
"Anche Drogo, che pure si proponeva di rimanere alla Fortezza per pochi mesi, ne rimarrà affascinato, dalle rassicuranti e pigre abitudini che vi scandiscono il tempo, dalla speranza di una futura gloria che lo porterà ad investire i suoi vent'anni, e poi la sua intera vita, in una speranzosa, e infine rassegnata, attesa."

Ps: Ringrazio tutti per le loro risposte!
 

Yamanaka

Space's Skeleton
C'è un personaggio tra questi che mostra paura di fronte ad una scelta? Ma una scelta vera e propria, non i vari dubbi esistenziali che l'uomo ha.

Ti ringrazio nuovamente!

Grazie a te per le belle parole :)
Il libro più indicato della lista è allora il laureato, che tratta più direttamente queste tematiche.
Aggiungo anche lo squalificato di Dazai, se sei interessata alla letteratura giapponese, in cui il protagonista non sa e non è capace di decidere il proprio ruolo nella società nè con gli altri esseri umani o di relazionarsi ad essa e quindi finisce smarrito in un turbine autodistruttivo. Il tema che cerchi però è trattato in maniera più sfumata rispetto al laureato...

Il tema è anche trattato direttamente (in particolare rispetto alla scelta di campo sentimentale) nel bellissimo memorie dell'aldilà di Machado de Assis, una sorta di ironica autobiografia postuma dai toni esistenziali e colmi di dubbi e di incapacità di decidere :)

Spero d'esserti stato utile e aver risposto bene alla tua richiesta...
 

Dallolio

New member
Grazie a te per le belle parole :)
Il libro più indicato della lista è allora il laureato, che tratta più direttamente queste tematiche.
Aggiungo anche lo squalificato di Dazai, se sei interessata alla letteratura giapponese, in cui il protagonista non sa e non è capace di decidere il proprio ruolo nella società nè con gli altri esseri umani o di relazionarsi ad essa e quindi finisce smarrito in un turbine autodistruttivo. Il tema che cerchi però è trattato in maniera più sfumata rispetto al laureato...

Il tema è anche trattato direttamente (in particolare rispetto alla scelta di campo sentimentale) nel bellissimo memorie dell'aldilà di Machado de Assis, una sorta di ironica autobiografia postuma dai toni esistenziali e colmi di dubbi e di incapacità di decidere :)

Spero d'esserti stato utile e aver risposto bene alla tua richiesta...

Franz Tundra di "Fuga senza fine" di Roth. Il titolo stesso ha già in sè la spiegazione del romanzo stesso: la fuga dalla prigionia in Russia è l'occasione per il personaggio di fuggire eternamente da sè, rivestendo tutti gli abiti, tutti i credi e tutte le uniformi. Nel finale il Nostro si ritroverà a definirsi "l'uomo più superfluo al mondo".
 
Alto