Woolf, Virginia - Gli anni

francesca

Well-known member
Il libro parla della storia della famiglia Pargiter attraverso una cinquantina di anni, dal 1880 agli anni '30. Un famiglia molto inglese, allargata, piena sorelle, di cugini, zii.
La storia della famiglia nella narrazione procede a balzi, in quanto va avanti appunto per anni, così si ritrovano bambini cresciuti, zii invecchiate sposate ecc...
Un po' faticoso, visto che i personaggi sono veramente tanti. Alcuni poi appaiono per un periodo brevissimo, e scompaiono per riapparire brevemente verso la fine. Non sono mai pienamente caratterizzati, molto letterali, abbastanza simili l'uno all'altro, i pensieri di uno si confondono con quelli di chiunque altro.
Non sono riuscita entrare veramente nella storia, nè ad affezionarmi ai personaggi. Ho trovato le conversazioni e le considerazioni veramente troppo inglesi, abbastanza demodè.
Insomma, mi è sembrato un libro "vecchio", che ha poco da dire. Spezzettato. Nè ho ben capito quale fosse l'idea di fondo della Woolf.
Nota a favore: le descrizioni, stupende, magistrali.
Ogni capitolo corrisponde ad un anno e si apre con una descrizione diversa legata alla stagione: quelle parti lì sono veramente delle perle.
Nel complesso un libro che non mi è piaciuto e mi ha annoiato.
Voto: 2/5

Francesca
 
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risus

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correggere cognome autrice, please...
:wink:
 

ayuthaya

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Devo ammettere che questo è il primo romanzo della Woolf, scrittrice che amo profondamente e con cui sono sempre riuscita a entrare in empatia, che mi ha messo un po’ in difficoltà. Si tratta di un’opera molto “cerebrale”, la cui gestazione è stata parecchio complessa (nato con l’idea di analizzare “la vita sessuale delle donne”, il nucleo originario ha dato origine a due diverse opere, di cui una è appunto Gli anni, l’altra Le ghinee, che non è un romanzo ma un saggio)
Ho amato i flussi di coscienza di Gita al faro o La signora Dalloway, sono stata sorpresa e conquistata dall’ironia e dalla freschezza di Orlando, mi ha colpito la lucidità di Una stanza tutta per sé e ho semplicemente adorato lo sperimentalismo de Le onde. Con Gli anni, lo ammetto, ho faticato. Perchè?
La difficoltà di questo romanzo risiede nello stile, abbastanza ostico. Come suggerisce il titolo (quello definitivo, frutto di una scelta seguita a molteplici ripensamenti) la vicenda è suddivisa in capitoli ognuno dei quali fa capo a un anno, del quale vengono raccontati però solo uno o due giorni, brevissimi estratti dall’esistenza di personaggi differenti. La narrazione è quindi una mera giustapposizione di piccoli eventi, solo alcuni realmente significativi. Lo stile è frammentato, a volte farraginoso: non sono concesse spiegazioni ai fatti, “le trame si intrecciano senza unirsi in un unico disegno coerente, ricche soprattutto di vuoti informativi”, l’intero romanzo è un continuo susseguirsi di istanti. Si susseguono i personaggi, le ambientazioni, le prospettive sempre diverse.
È indubbio che vi sia una notevole bellezza insita nei singoli passaggi, ma sembra mancare un disegno complessivo, una meta verso cui tutto converge. La verità è che lo scopo del romanzo è proprio raccontare una società in crisi, in evoluzione, in cerca di una nuova identità. A essere narrato infatti non è solo il lento declino dei Pargiter, famiglia alto borghese, ma il disfacimento dell’intera società patriarcale e patriottica che fino a quel momento aveva dominato incontrastata. In particolare, com’era nell’intento originario, è la figura della donna che viene analizzata in rapporto alle trasformazioni economiche, sociali, politiche. I personaggi più importanti sono tutti femminili (a eccezione del solo Nicholas, che entra in scena non prima di metà libro e non fa parte della famiglia) e sono tutti degli eccentrici: rappresentano cioè delle alternative alla società tradizionalmente intesa (nè Eleonor nè Sara sono sposate, ad esempio). E in effetti tutto il romanzo è attraversato da questa tensione “tra il momento presente e il progetto di un mondo futuro”, un “mondo nuovo” nel quale l’ottimista Eleonor non smette fino alle fine di sperare. Mi sono piaciuti molto, moltissimo, tutti i passaggi che hanno Eleanor per protagonista, in lei ho percepito quelle “vibrazioni” per cui ho sempre amato la Woolf.
D’altra parte bisogna pure ammettere che man mano che la lettura prosegue, il senso di straniamento si riduce: le descrizioni si fanno meno frammentarie, i personaggi interagiscono tra loro e, scambiandosi opinioni, condividendo fra loro paure e speranze, costruiscono quella “storia” che fino quel momento l’autrice ci ha negato.
Non posso dire che sia stata una lettura realmente piacevole, ma sicuramente lo “studio” di questo romanzo fatto a posteriori, attraverso la postfazione e alcune illuminate recensioni, mi hanno aiutato a comprenderlo ed apprezzarlo un po’ di più.
 

Minerva6

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Appena terminato.
È stato il libro giusto al momento giusto.
Avevo abbandonato due romanzi e mi ero bloccata nella lettura, con questo sono riuscita a proseguire.
Pur preferendo le opere classiche di Virginia non ho avuto problemi nel leggerlo, sono entrata subito in sintonia con il suo stile e neppure le tante descrizioni, che a volte trovo noiose, qui mi hanno dato fastidio, anzi, come ha detto Francesca, sono state delle vere perle che per me hanno arricchito l'opera.
E comunque Virginia ha saputo inserire anche delle parti sublimi che danno la possibilità di riflettere e in cui mi ci sono ritrovata molto.
Ripasserò perché ne ho segnate alcune e le voglio condividere con voi.
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
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Citazioni

Giacché era impossibile leggere e impossibile dormire, allora avrebbe cercato di essere pensiero. È più facile far le cose che pensarle.
(vero, anche se io continuo a pensare piuttosto che agire)

Gli anni trasformavano le cose; distruggevano le cose; le massacravano - preoccupazioni e affanni, erano qui di nuovo. Frammenti di discorsi continuavano a tornarle in mente.

L'acqua l'aveva sempre affascinata...
(tanto da sceglierla come luogo di morte)

Le idee che si hanno sulle persone lasciano molto a desiderare, sono solo immagini istantanee, superficiali...

È la vecchiaia che ti fa affastellare una cosa sull'altra... (non credo, a me succede già da parecchio. Però mi piace il suono di questo verbo che non conoscevo)

Ma c'è bisogno di qualcuno con cui ridere. Il piacere aumenta quando lo si condivide. Succede lo stesso con il dolore? È per questo che tutti parliamo così tanto di malattie - perché condividere le cose le rende più lievi? Dai una forma esteriore al dolore, al piacere, e diminuiscili aumentandone la superficie...

Quante sono le persone che ascoltano davvero, si domandò?
Questo condividere, allora, è un po' una farsa.

Ma perché noto tutto? Pensò. Cambiò posizione. Perché devo pensare? Non voleva pensare. Avrebbe voluto poter calare delle tendine, come quelle dei vagoni ferroviari, per coprire la luce e incappucciare la mente. Pensare era un tormento. Perché non smettere di pensare, e scivolare nel sogno?
Ma non voglio pensare, ripeté. Avrebbe costretto la sua mente a diventare una lavagna vuota, e a riposare, ad accettare con tranquillità, con tolleranza, qualunque cosa fosse accaduta.

Sentiva di voler racchiudere il tempo presente; fermarlo; colmarlo sempre più, con il passato, il presente e il futuro, finché fosse riuscito a risplendere integro, luminoso, pregno di significato.

Dette un'occhiata alla donna che per 55 anni le era stata talmente familiare che quasi non la vedeva più. Era ovvio che stava invecchiando.
(per me sono 44 anni)
 
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Minerva6

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Peccato che non si possa dare un like a se stessi 😬. Mi riferisco alle citazioni che ho postato. Il libro di un'altra autrice con lo stesso titolo di questo e recensito oggi mi ha fatto tornare in mente Virginia. Avevo davvero bisogno di rileggere queste sue considerazioni 😍.
 

ayuthaya

Moderator
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Peccato che non si possa dare un like a se stessi 😬. Mi riferisco alle citazioni che ho postato. Il libro di un'altra autrice con lo stesso titolo di questo e recensito oggi mi ha fatto tornare in mente Virginia. Avevo davvero bisogno di rileggere queste sue considerazioni 😍.
L'ho fatto io per te!
 
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