XXXVI Cineforum - Novecento di Bernardo Bertolucci

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alessandra

Lunatic Mod
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Eccoci qui per gustare insieme (almeno spero di esserci anch'io stavolta :mrgreen:) il film vincitore del XXXVI Cineforum!


NOVECENTO

Di Bernardo Bertolucci
:MUCCA:MUCCA:MUCCA

Chi apre le danze?

 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Mi piacerebbe tanto vederlo,soprattutto commentarlo insieme a voi.
L'ho proposto qualche Cineforum fa,ma non vinse.Solo che allora avevo più tempo,mentre attualmente sarebbe un problema vederlo :boh:.
E poi in questo periodo ho più bisogno di film divertenti...
 

elisa

Motherator
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una mappazza di 3.32 GB, appena li ho tutti mi prendo un po' di tempo per godermelo :)
 

alessandra

Lunatic Mod
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Credo di averlo da qualche parte, spero in DVD e non in VHS!
In tal caso appena posso comincio :YY
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ehi! Mi sa che c'è sul tubo! Troppo bello per essere vero? :?
Parte 1 e parte 2. durata: oltre due ore ciascuna
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
visto Novecento tutto intero, non si può che rimanere esterefatti da un'opera di questo spessore, 45 anni di storia italiana narrati attraverso le storie di due famiglie, i Berlinghieri padroni, i Dalcò contadini, seguendo il filo ideologico della lotta di classe che incarnano Alfredo ed Olmo nel loro continuo contrapporsi. Un atto d'amore del regista emiliano alla sua terra, ai suoi canti, ai suoi volti, ai suoi paesaggi. Un lungo lavoro di ricerca per rendere il più possibile vero quello che si vede sullo schermo. Queste sono le primecose che mi vengono in mente dopo questa maratona, che mi ha lasciato pienamente soddisfatta. Chi non l'ha visto lo deve assolutamente vedere, prossimamente le altre riflessioni su questo capolavoro.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
questo è un film di cui si potrebbe parlare per ore tanto ricco di spunti e di idee sia per un cinefilo che per uno spettatore disincantato ma anche per chi lo approccia la prima volta penso venga sorpreso dalla sua ricchezza.

Intanto gli attori, anche loro messi in forma dialettica, i due grandi vecchi, il padrone e il paesano, Alfredo Berlinghieri e Leo Dalcò, Burt Lancaster e Sterling Hayden. Certo vedendo Burt Lancaster nei panni del latifondista non si può non pensare a Il gattopardo, l'interpretazione è molto simile anche perchè il significato sociale e politico dei due personaggi si assomiglia, tutti e due sono consapevoli che la loro appartenenza continuerà ad essere quella di sempre, alle redini del comando e della società. Tra i due c'è odio e rispetto.
Anche i due nipoti nati lo stesso giorno a distanza di pochi minuti sono dialettici tra di loro, Alfredo Berlinghieri e Olmo Dalcò, Robert De Niro e Gerard Depardieu, il trasformista e il comunista. Tra i due amicizia, odio e competizione, ma soprattutto dolorosa consapevolezza dell'impossibilità di spezzare quello che tiene le due classi perennemente nemiche e contrapposte.
I fratelli Berlinghieri: Ottavio e Giovanni, Werner Bruhns e Romolo Valli, l'intellettuale consapevole della propria decadenza e il capitalista cieco di fronte alle esiglienze dei suoi dipendenti; le due mogli di Alfredo e Olmo: Ada e Anita, Dominique Sanda e Stefania Sandrelli, una inquieta con una sensibilità che la porta a non avere scampo mentre l'altra consapevole, politicamente impegnata e forte della sua appartenenza politica.
 
G

giovaneholden

Guest
Ho dedicato alcune ore del weekend alla rivisione completa dell'opera,che non ha perso nulla della sua epicità,malgrado la lunghezza risulta perfettamente godibile ancor oggi. Rimango sempre dell'idea che il vero capolavoro sia il primo atto,sensazione che ebbi anche alla prima visione cinematografica,dove l'attesa del secondo atto,nel mese che intercorse prima di poterla vedere fu spasmodica e come spesso succede in questi casi,leggermente deludente. Idea che mi sono portato indietro nelle innumerevoli visioni fatte negli anni. Troppa ideologia nel secondo atto,che ora con tutto quello che è successo da allora mostra un po' la corda. Si tratta di voler cercare a tutti i costi un difetto in un capolavoro che rimane comunque tra i più fulgidi del cinema italiano. Per altri versi,un difetto che è facile possa accadere per pellicole così lunghe e complesse,mi viene in mente per esempio La meglio gioventù di Giordana che soffre in quel caso di eccessivo romanticismo in alcune sue parti. Intendiamoci,è quasi impossibile,in durate così estreme mantenere un tono di asciuttezza per tutta la durata,si tratta ripeto di voler cercare il pelo nell'uovo. :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
sicuramente ideologico il film di Bertolucci, l'apoteosi l'abbiamo quando i paesani riesumano la bandiera rossa che è diventata un enorme copertura stesa sopra il cortile della masseria, la chiara e netta presa di posizione del regista si esprime continuamente durante tutto il film, principalmente la seconda parte rispetto alla prima più storica, ma il dualismo fascismo - comunismo richiedeva un'impostazione storico-politica che chi viveva quel periodo non poteva distanziarsene.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ce l'ho, e mi state incuriosendo parecchio, devo solo trovare il tempo e l'ispirazione per guardarlo! :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
è morto Giuseppe Bertolucci che di Novecento aveva elaborato soggetto e sceneggiatura insieme al fratello maggiore Bernardo e a Franco Arcalli. Oltre che sceneggiatore era anche regista.
 
P

ParallelMind

Guest
sentito poco fa al telegiornale,inutile dire che ci son rimasto molto male,non sapevo fosse amalato,spiace davvero.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho appreso da elisa la notizia della morte di Bertolucci.
Dispiace sempre quando un personaggio che ha prodotto bellezza (come direbbe Fabio) se ne va :(.
Come già avvenne per Tabucchi (mi riferisco al Gruppo di lettura su Requiem),vedere questo film sarà il nostro modo di onorare la sua memoria.
Vorrei provare a vederlo anche io,spero di riuscirci prima o poi.
 
Stato
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