Alvart, Christian - Case 39

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
Emily Jenkins è un'assistente sociale che ama a tal punto il suo lavoro da non avere quasi una vita sociale. Un giorno le viene affidato un caso, quello di una problematica bambina di 10 anni, Lilith. Emily si rende conto che Lilith non è solo una bambina vittima di maltrattamenti, ma che i suoi genitori tentano addirittura di ucciderla. Decide allora di farsi dare in affidamento la piccola fino a quando non troveranno una famiglia adottiva pronta ad accoglierla. Ma i problemi non sono ancora finiti...

Inizio subito dicendo che questo thriller mi è piaciuto molto, nonostante la trama non brilli per originalità e per il finale che mi ha lasciata un pò perplessa.
Il film inizialmente sembra quasi ricalcare quell'atmosfera tipica dei film drammatici con il bambino maltrattato e lo fa in modo così convincente che lo spettatore(nel caso specifico, io:mrgreen:) ci casca e poi gli viene un colpo quando tutto cambia improvvisamente, cadendo in quelle situazioni tipiche del thriller/horror. La tensione non manca e ci sono pure un paio di scene veramente ben fatte: il dialogo tra la bambina e lo psicologo, veramente agghiacciante, e la scena delle vespe(sarà che anche io ho il terrore delle vespe...mi son venuti i brividi!).
Brave le protagoniste, anche se ogni volta che vedo la Zellweger mi torna in mente Bridget Jones, ma il fiore all'occhiello del film è la piccola protagonista, bellissima e glaciale, presente anche in Silent Hill.
Come ho detto il finale l'ho trovato un pò banale, non in linea con il resto della storia, ma rispetto a tanti altri thriller, questo merita veramente di essere visto.
 
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