James, Henry - Le bostoniane

TRAMA:
Ambientato a Boston nell'anno 1876, il romanzo narra di uno strano triangolo tra Basil Ransom, avvocato e politico newyorkese di stampo conservatore e due donne: Olive Chancellor, sua cugina (presso la quale lui si reca in visita) e Verena Tarrant, giovane femminista che lei protegge: i loro pensieri sulla donna e sull'amore, le loro scelte di vita, fra lotta per l'emancipazione delle donne e desiderio di Basil e Olive di essere entrambi un punto di riferimento affettivo per Verena. Di contorno a questa vicenda ci sono diversi ritratti ed eventi che raccontano la vita del tempo in città, con il mondo dei giornali e dei ricchi statunitensi della costa est che mandano i figli all'Università di Harvard. Affascinata da questo mondo, oltre che dall'uomo, Verena si lascia portare via dalla lotta, verso la quale Olive e ferventi suffragette avrebbero voluto impegnarla, salvo che probabilmente, come avverte l'autore a fine libro, se ne pentirà presto.

A più di un secolo di distanza Le bostoniane rimane un testo importante, un messaggio ostile e una speranza, un veleno che contiene, paradossalmente, il suo farmaco. Lo consiglio! ;)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Innanzitutto voglio dire che, pur non amando particolarmente gli autori americani, James mi piace molto perché ha sempre qualcosa di "british" nel suo stile di scrivere e raccontare... d'altronde ci è vissuto ed anche morto in Inghilterra.
Gran bel romanzo, appassionante e coinvolgente!
Sarebbe piaciuto anche a me avere un'amica come Olive (o addirittura essere come lei) con cui dedicarmi al sociale e di certo io non l'avrei mai abbandonata!
Anche se oggi forse non c'è più niente altro da fare per migliorare la condizione femminile... ma ne siamo davvero convinte :???

Citazioni:

Uomini e donne per me fanno tutt'uno. Non ci trovo differenza.
In linea di massima la penso anche io così, non sono mai stata particolarmente femminista, tranne se mi trovo davanti un maschilista :mrgreen:

Voleva penetrare nella sua esistenza

I grandi sforzi non erano per lei nulla di nuovo. Vivere era già di per sé un grande sforzo.
Pienamente d'accordo con la seconda frase, purtroppo!

Varena era incapace di rancore, troppo staccata dai criteri convenzionali, troppo lontana da considerazioni di carattere personale
Per questo sono tutti innamorati di lei

Ho paura d'affrontare quello che non mi piace

Esistono persone che prendono le cose sul serio e quelle che le prendono alla leggera
Io faccio parte della prima categoria, purtroppo (di nuovo)!

Olive aveva paura di tutto, ma la sua massima paura era quella di riconoscersi impaurita. Era insito nella natura di quella povera ragazza essere sempre inquieta, passare da uno scrupolo all'altro e presagire le conseguenze degli eventi
Anche in questa parte mi ci ritrovo parecchio, le paure e l'inquietudine ormai fanno parte di me

Le mie opinioni non vi piacciono, ma nutrite un sentimento diverso per il mio carattere. Io deploro le opinioni della sig.na Tarrant ma il suo carattere mi va a genio
Su questa affermazione ci sarebbe tanto da discutere, magari possiamo farlo in altra sede
 

francesca

Well-known member
Prima di cimentarmi con Le bostoniane, di James avevo letto Un giro di vite e lo ricordavo come una lettura molto faticosa a causa dello stile dell'autore.
Ne Le bostoniane invece mi è sembrato che James si sia un po’ contenuto. Quindi nonostante uno stile non proprio scorrevole, la lettura è proceduta bene e mi sono potuta concentrare sulla storia e sulle protagoniste.
Storia interessante, uno spaccato di vita dell’America di fine Ottocento con un focus particolare: la condizione femminile nella società dell’epoca, la lotta per l’emancipazione delle donne, il contrasto fra le varie anime degli States usciti da un decennio dalla guerra civile, che è ancora una ferita aperta per chi l’ha vissuta dalla “parte sbagliata”.
Il romanzo poggia sulla relazione a tre fra Olive Chancellor, Verena Tarrant e Basil Ramson.
Olive e Verena completamente dedite alla lotta delle suffragette, ognuna giocandosi in questo tutti i talenti e capacità, vivono un’ambigua relazione al limite del lecito, fatta di bramosia, gelosia, desiderio di fuga, dedizione, senso di appagamento mai completo. Basil rappresenta l’elemento conservatore che rompe questo equilibrio squisitamente femminile su tutti i fronti: prima di tutto è un sudista vecchio stampo, conservatore, con idee molto precise sulle donne e il loro ruolo nella società e nei rapporti; inoltre è il “maschio”, il portatore dell’elemento erotico maschile: rappresenta tutto quello che Olive aborre e da cui mette in guardia Verena.
James è un autore molto presente nella narrazione, dà spiegazio, ma non dà mai un giudizio preciso sulle vicende. Non si sa se parteggia per la lotta femminile, se ammicca sornione ai metodi di corteggiamento alla Rhett Butler di Basil.
L’intreccio psicologico fra i tre protagonisti è reso ancor più vivo e reale dall’intreccio con gli altri personaggi del libro. James rende perfetto e completo l’affresco della Boston e di New York dell’epoca, mettendo dentro tutti gli elementi del periodo.
Se il libro è credibilissimo nella descrizione psicologica di tutti i personaggi, non solo i protagonisti, alla lunga diventa un po’ stancante perché l’evoluzione dei personaggi è lenta e non completamente verosimile, con momenti stagnanti e dialoghi che sembrano non portare da nessuna parte nella narrazione.
Il finale però è davvero potente e anche inaspettato: il lettore è già stato guidato a capire quale sarà la scelta di Verena, ma quello che spiazza è come la rottura definitiva dell’equilibrio fra lei e Olive porti l’una a uscire dalla sua rigidezza e a buttarsi ancor più, ancor più da protagonista nella lotta in cui crede, mentre l’altra si destina alla vita da donna a cui da secoli le donne sono sottomesse.
Olive pur spezzata dal dolore per l’abbandono dell’amica affronta il pubblico con la forza delle sue idee, esce dal bozzolo, spiega le ali e diventa farfalla abbandonandosi al volo che aveva preparato per l’amica. Verena si ripiega nel bozzolo di donna dedita al compimento della felicità del proprio uomo, tagliando per sempre le sue ali.

Francesca
 
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