pigreco
Mathematician Member
Dal risvolto di copertina:
"Due storie narrate a capitoli alterni e che mai s’intersecano: quella dei due amanti che fuggono dalla società per chiudersi nel loro rapporto esclusivo e che nel tentativo d’interrompere una gravidanza finiscono con l’autodistruggersi; e quella del detenuto che durante la grande inondazione del Mississippi viene mandato in cerca di una partoriente aggrappata a un albero semisommerso, la trova, fa nascere il bambino, porta entrambi in salvo e poi, invece di darsi alla fuga, rientra nella monastica società del penitenziario. Estraneo a qualsiasi genere conosciuto, Le palme selvagge non ha mai cessato di suscitare interrogativi. Si tratta di due racconti autonomi, intercalati per una qualche audace trovata? Di due racconti sotterraneamente legati? O di un romanzo, ancorché anomalo? Interrogativi ai quali ha fornito una risposta definitiva Kundera: «La Sonata opera 111 [di Beethoven] mi fa pensare a Palme selvagge di Faulkner, in cui si alternano un racconto d’amore e la storia di un evaso, due soggetti che non hanno nulla in comune, non un personaggio, e neanche una qualunque percettibile affinità di motivi o di temi: una composizione che non può servire da modello a nessun altro romanziere, che può esistere una volta e basta, che è arbitraria, non raccomandabile, ingiustificabile – ed è ingiustificabile perché dietro di essa si avverte un es muß sein che rende superflua ogni giustificazione». Le palme selvagge è apparso per la prima volta nel 1939."
Breve commento personale:
Un romanzo potente come uno schiaffo su una guancia. "L'urlo e il furore" era strutturato in modo che ogni personaggio raccontasse sostanzialmente la stessa storia dal suo punto di vista mentre qui si tratta di due storie che procedono parallelamente senza un apparente punto comune. In realtà di punti comuni (o meglio opposti) ce ne sono diversi che non svelerò per non sciupare la sorpresa della trama a nessuno. Sembra che in realtà Faulkner avesse scritto uno dei due racconti del romanzo in contrapposizione al primo... Periodi talvolta lunghissimi intervallati solo da qualche virgola, ma una forza narrativa di rara potenza e bellezza. Pur non essendo un libro di immediato apprezzamento e di facilissima lettura mi sento di consigliarlo a tutti nella speranza che piaccia come è piaciuto a me.
"Due storie narrate a capitoli alterni e che mai s’intersecano: quella dei due amanti che fuggono dalla società per chiudersi nel loro rapporto esclusivo e che nel tentativo d’interrompere una gravidanza finiscono con l’autodistruggersi; e quella del detenuto che durante la grande inondazione del Mississippi viene mandato in cerca di una partoriente aggrappata a un albero semisommerso, la trova, fa nascere il bambino, porta entrambi in salvo e poi, invece di darsi alla fuga, rientra nella monastica società del penitenziario. Estraneo a qualsiasi genere conosciuto, Le palme selvagge non ha mai cessato di suscitare interrogativi. Si tratta di due racconti autonomi, intercalati per una qualche audace trovata? Di due racconti sotterraneamente legati? O di un romanzo, ancorché anomalo? Interrogativi ai quali ha fornito una risposta definitiva Kundera: «La Sonata opera 111 [di Beethoven] mi fa pensare a Palme selvagge di Faulkner, in cui si alternano un racconto d’amore e la storia di un evaso, due soggetti che non hanno nulla in comune, non un personaggio, e neanche una qualunque percettibile affinità di motivi o di temi: una composizione che non può servire da modello a nessun altro romanziere, che può esistere una volta e basta, che è arbitraria, non raccomandabile, ingiustificabile – ed è ingiustificabile perché dietro di essa si avverte un es muß sein che rende superflua ogni giustificazione». Le palme selvagge è apparso per la prima volta nel 1939."
Breve commento personale:
Un romanzo potente come uno schiaffo su una guancia. "L'urlo e il furore" era strutturato in modo che ogni personaggio raccontasse sostanzialmente la stessa storia dal suo punto di vista mentre qui si tratta di due storie che procedono parallelamente senza un apparente punto comune. In realtà di punti comuni (o meglio opposti) ce ne sono diversi che non svelerò per non sciupare la sorpresa della trama a nessuno. Sembra che in realtà Faulkner avesse scritto uno dei due racconti del romanzo in contrapposizione al primo... Periodi talvolta lunghissimi intervallati solo da qualche virgola, ma una forza narrativa di rara potenza e bellezza. Pur non essendo un libro di immediato apprezzamento e di facilissima lettura mi sento di consigliarlo a tutti nella speranza che piaccia come è piaciuto a me.