Resuscito questo thread consigliando che chi vuole avvicinarsi a F.S. Fitzgerald, a mio parere dovrebbe incominciare con "Di qua dal Paradiso".
Nessuno prima di Fitzgerald descrisse i giovani come stavano cambiando e quel romanzo diventò il manifesto di quella che poi fu chiamata la generazione perduta. Fitzgerald spinse i giovani alla spensieratezza e alla voglia di genuinità. Portò all'entusiasmo e al disincanto i giovani che prima erano inquieti e delusi del mondo.
Con "Di qua dal Paradiso" si iniziò a parlare dell'età del jazz. Fitzgerald descrisse senza girarci intorno a tutti i genitori americani che le loro figliole così perbene avevano partecipato a decine di feste dove avevano amoreggiato ogni volta con un ragazzo diverso, scrisse le loro conversazioni e gli inconcepibili discorsi fuori della norma per eccezionalità che tenevano con i loro coetanei. Infatti quando finalmente Scribner accettò di pubblicare il libro, finalmente Fitzgerald ebbe tutti i giovani dalla sua parte (perché parlava il loro stesso linguaggio) e si inimicò tutti i genitori d'america i quali rimasero letteralmente esterrefatti e increduli di essersi accorti troppo tardi che i loro figlioli, appartenenti alla buona società, già da tempo ormai dopo aver ballato abbracciati stretti al compagno/a di turno facevano una pausa solo per trincare liquore clandestino dalle fiaschette tenute nelle tasche interne delle giacche o per uscire ed appartarsi intimamente o per fare un "giro in macchina".
Per chi volesse approfondire l'argomento, Fernanda Pivano, americanista esperta, racconta tutto questo nella prefazione dell'edizione Medusa del romanzo.
Ad ogni modo l'importanza, già dai primi lavori, che ha avuto Fitzgerald nella letteratura americana e mondiale sta proprio nel fatto che con lui la generazione perduta, la cosidetta "Lost Generation", sconvolse talmente tanto l'opinione pubblica che stampa, chiese di ogni credo, circoli e organizzazioni varie si scagliarono contro quella sconcezza accusandolo di essere un impostore e cercando di screditarlo in ogni modo.
I genitori tentavano, ormai invano, di istruire le loro figlie sostenendo che solo coloro che appartenevano a classi sociali basse si facevano baciare prima di fidanzarsi.
Dopo che i giovani (ribelli) uscirono alla ribalta, ormai l'America già faceva uscire giornali, periodici, opuscoli e riviste con storie e rubriche che raccontavano di avventure amorose, per l'epoca più o meno spinte... e Fitzgerald diventò l'eroe di quella generazione che produsse alcuni tra i più importanti scrittori che noi tutti amiamo: Dos Passos, Hemingway etc.
PS: Per chi non lo sapesse, fu Fitzgerald che suggerì a Max Perkins della Scribner un giovane che aveva appena scritto un nuovo romanzo infarcito di parole scurrili, pieno di oscenità dal titolo "E il sole sorge ancora". Perkins convinse Hemingway a limarne il linguaggio e a ripulirlo dalle parolacce e, sebbene il romanzo disgustò molti lettori, divenne un bestseller.