McCarthy, Cormac - Figlio di Dio

Yellow

New member
Lester Ballard, il protagonista di questo romanzo, è uno dei tanti "poveri bianchi" che popolano le catapecchie e i cortili del Sud rurale, le campagne fuori del tempo dove la Storia è scandita dai linciaggi e dalle pubbliche impiccagioni, dove la promiscuità e l'incesto sono la regola, dove la miseria e l'abiezione rendono incongrua, quasi surreale, la sporadica comparsa di un'aula di tribunale o di una stanza di ospedale. Nello spazio di una breve gelida stagione, Ballard, il contadino solitario, amante della caccia e del whisky fatto in casa, si trasforma in un animale da preda: da feticista a stupratore, ad assassino, a necrofilo. Le scorribande sempre piú sanguinose di questo serial killer controcorrente hanno come cornice la natura violenta e il paesaggio incantato delle montagne del Tennessee, e a commentarle è un coro di personaggi che, come sempre, attinge a quel museo degli orrori che è l'immaginazione di uno scrittore peraltro capace di insospettate, improvvise delicatezze.

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Noir veramente pesante e crudo, solo per gli amanti del genere.
Domina uno stato di tristezza e pesantezza che porterà a non condannare Ballard nonostante le sue violenze. Veramente un bel noir!

Recensione Completa
 

qweedy

Well-known member
Romanzo davvero duro e disgustante, il protagonista è una figura demoniaca che erra per le montagne in cerca di giovani donne da uccidere e poi violare. Come nell'età della pietra, sopravvive nelle grotte e si nutre di sterpaglie, radici, piccoli roditori. Anche la natura è ostile, il freddo trapassa le pagine.
E' il racconto di una discesa agli inferi della mente e del corpo del giovane Ballard, sempre più isolato dalla comunità e dal vivere civile. Eppure anche lui è Figlio di Dio.

Molto duro.
 
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