Antonio sposa Giovanna, una ragazza napoletana che ha conosciuto in libera uscita e che gli propone il matrimonio per prendersi i dodici giorni di licenza prima di ripartire per il fronte. I due si innamorano e vivono una luna di miele di passione, per non ripartire lui si finge pazzo ma viene scoperto e viene mandato in Russia. Finita la guerra viene dato per disperso ma Giovanna è convinta che non sia morto e anche von l'aiuto di un ex commilitone parte per la Russia per cercarlo. Ma arrivata al paese dove ha scoperto che vive Antonio si renderà conto di come sono andate le cose.
Il film di De Sica ha due registri, uno da commedia ed è la parte iniziale e l'ltro tragico che è la seconda parte.Mentre la prima funziona ed è interessante per il tema poco trattato, quello dei reduci della Russia, la seconda è francamente discontinua, melodrammatica e noiosa. Costruito su una Loren un po' fuori età e su Mastroianni un po' fastidioso con l'accento romagnolo, dà l'impressione di essere un'opera stiracchiata pur nella bellezza delle immagini di Rotunno e nelle particolari musiche di Henri Mancini. Qualche minuto di grande cinema poi noia mortale.
Il film di De Sica ha due registri, uno da commedia ed è la parte iniziale e l'ltro tragico che è la seconda parte.Mentre la prima funziona ed è interessante per il tema poco trattato, quello dei reduci della Russia, la seconda è francamente discontinua, melodrammatica e noiosa. Costruito su una Loren un po' fuori età e su Mastroianni un po' fastidioso con l'accento romagnolo, dà l'impressione di essere un'opera stiracchiata pur nella bellezza delle immagini di Rotunno e nelle particolari musiche di Henri Mancini. Qualche minuto di grande cinema poi noia mortale.