Yehoshua, Abraham B. - L'amante

pokypoky

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Libro meraviglioso. Storia delicatissima: in Israele scompare un uomo, un amante. Ne raccontano la storia e la ricerca le voci di una stessa famiglia. Attraverso il racconto dei componenti della famiglia si ricostruisce il senso della vicenda. La storia dell' odio che può diventare affetto inatteso e comprensione
Lo consiglio vivamente.
 
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marangio

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L'amante

Strano però questo marito che si interessa senza nessuna gelosia all'amante di sua moglie e a sua moglie che ha un amante e la capisce...
 

elena

aunt member
terminato ora.......molto molto bello!!!! Ho apprezzato in particolare la delicatezza delle descrizioni.....anche nel definire i rapporti tra arabi e ebrei.....l'autore snoda il romanzo intorno alla singolare ricerca dell'amante sullo sfondo della tragica e irrisolvibile questione della convinvenza nel suo paese di due popoli tanto diversi ....ma riesce a farci partecipi di questa realtà senza toni drammatici e senza sostanziali atteggiamenti di parte......anzi lasciando alla fine aperta la porta della speranza!
 
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elisa

Motherator
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Sono quasi alla fine di questo meraviglioso romanzo corale, scritto con grande tecnica ed equilibrio da un grande scrittore.
Yehoshua fa parlare tutti i protagonisti dal loro punto di vista portandoci ad entrare nel profondo delle loro emozioni, tenendoci quasi col fiato sospeso come in un thriller, ma è anche un romanzo sui sentimenti e l'amore, ma è pure un romanzo politico e storico sulla convivenza dei palestinesi e degli ebrei in Israele, ma è anche romanzo di formazione di due giovanissimi israeliani, uno arabo e l'altra ebrea, ma è anche un affresco di una società piena di contraddizioni dove convive la memoria del passato, il presente sempre conflittuale ed un futuro ignoto dove sono rappresentate tutte le generazioni di ambedue le popolazioni, in un intreccio di relazioni e scambi sempre dinamico.
Un capolavoro, complesso nella sua strutturazione ma semplice e scorrevole nella lettura.
Da leggere assolutamente
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Finito questo bellissimo romanzo, raccontato a più voci dai suoi protagonisti, due storie d'amore che coinvolgono la moglie e la figlia di Adam, un meccanico israeliano, che cerca l'amante della moglie e che accoglie un giovane arabo che diventerà il pimo amore della figlia. C'è anche un personaggio mitico, la nonna, ultracentenaria, memoria di Israele e delle contraddizioni che lo contraddistinguono. Il finale apre alla speranza che solo la tolleranza del protagonista verso l'amante della moglie e l'amante della figlia rendono possibile.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
torno a questo romanzo che spesso mi commuove ancora per ricordare la bellezza del pensiero di Yehoshua, la tolleranza nasce contro il nostro stesso interesse, per amore, bellissimo insegnamento che faccio sempre più mio e che mi è da guida anche nella vita.
 

pigreco

Mathematician Member
Aiuto! Ho comprato questo libro con molta curiosità (tra l'altro era tra i 101 capolavori del '900 segnalati a suo tempo da Repubblia).

Però già due lettori del forum mi hanno fatto ironicamente l'in bocca al lupo... Non so davvero cosa aspettarmi. Raramente i libri considerati "classici" mi deludono, però comincio ad impaurirmi :-(

Sono curioso di conoscere i lettori a cui è piaciuto, e soprattutto che tipi di libri apprezzano tali lettori...
 

pigreco

Mathematician Member
Ammetto che all'inizio l'ho trovato non propriamente piacevole nè scorrevole. Giunto alla fine mi sento di dire che questo romanzo mi ha trasmesso delle emozioni. La storia centrale, secondo il mio personalissimo parere, è solo un pretesto per raccontare la vera storia, quella dei due giovani, Dafi e Na'im, la ragazza ebrea e il ragazzo arabo, del loro amore che va oltre le razze e la guerra in corso, di come il ragazzo impara a rispettare un mondo tanto diverso dal suo. Un intreccio bellissimo, raccontato in maniera un po' "Faulkneristica" direttamente dagli occhi dei vari personaggi. Consiglio vivamente quest'opera che va oltre i confini della geografia, della politica e della religione.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ammetto che all'inizio l'ho trovato non propriamente piacevole nè scorrevole. Giunto alla fine mi sento di dire che questo romanzo mi ha trasmesso delle emozioni. La storia centrale, secondo il mio personalissimo parere, è solo un pretesto per raccontare la vera storia, quella dei due giovani, Dafi e Na'im, la ragazza ebrea e il ragazzo arabo, del loro amore che va oltre le razze e la guerra in corso, di come il ragazzo impara a rispettare un mondo tanto diverso dal suo. Un intreccio bellissimo, raccontato in maniera un po' "Faulkneristica" direttamente dagli occhi dei vari personaggi. Consiglio vivamente quest'opera che va oltre i confini della geografia, della politica e della religione.

sono contenta che l'hai letto e non ti sei lasciato scoraggiare dalle stroncature, un romanzo secondo me di quelli commestibili, che ti nutrono :)
 

bouvard

Well-known member
L’amante è il primo libro di Yehoshua che ho letto e mi è piaciuto molto. Bella innanzitutto la scelta della narrazione corale, per cui tutti i fatti vengono raccontati da tre diversi punti di vista: quello di Adam, di sua figlia Dafi e di Na’im. E questo permette di cogliere i fraintendimenti e gli equivoci.
Fuori dal coro sono invece le narrazioni di Asya – moglie di Adam – e della vecchia Vaduccia Hermoso. Asya infatti racconta per lo più i suoi sogni, mentre i racconti di Vaduccia all’inizio sono solo dei farfugliamenti, un lento tornare alla lucidità e al recupero della memoria e della propria identità. Alla fine arriva anche il lungo racconto di Gabriel, l’amante del titolo.
Ad essere sinceri la storia in sé e per sé l’ho trovata diciamo stiracchiata in alcuni punti, se non proprio assurda. Come è possibile infatti che un uomo innamorato della propria moglie se ne vada in cerca dell’amante di lei? E che faccia di tutto per riportarglielo vivo a casa? Eppure questo libro è talmente “tanto altro”, ha talmente tanti piani di lettura che queste piccole incongruenze passano in secondo piano.
E’ un libro sui rapporti e sulla difficile convivenza tra israeliani e arabi, sulle tante sfumature dell’essere ebrei, sull’incomunicabilità fra le persone, sul dolore umano e sui diversi modi di viverlo, sull’odio “tramandato” che prima o poi rivela tutta la sua inconsistenza, sui pregiudizi, sulla solitudine, sull’amore e soprattutto sulla speranza…
E come se ognuno dei personaggi rappresentasse un aspetto di Israele: la memoria, la guerra, le divisioni, il cambiamento, la speranza…
Consigliatissimo
 
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gamine2612

Together for ever
:wink: Comprato per caso, perché ne ricordavo i vostri commenti molto positivi.
Letto tutto d'un fiato ed il tipo di stesura mi ha facilitato. Piccoli capitoletti in cui i protagonisti a turno, raccontano la stessa vicenda vista dalle due parti.
Oltre ai commenti qui, di cui quello di Bouvard ha centrato i mei pensieri faccio una piccola postilla su alcune frasi e situazioni comiche che mi hanno suscitato attimi di ilarità:
"era talmente stanca che era tutta rattrappita"
situazioni buffe:
"Il momento in cui Gabriel dipinge l'auto di nero, sulla spiaggia, in mutande"
:)Sicuramente è il più originale di uno scrittore ebreo contemporaneo che io abbia letto
 
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