James, Henry - Daisy Miller

Dallolio

New member
Mi sono innamorato di Daisy, questa donna ingenua e spontanea, vera "diversa per gli altri" che non può non essere interpretata secondo i canoni benpensanti dell'epoca.
Romanzo delicatissimo, quasi impalpabile, per lo più con uno stile ironico e leggiadro, ma che al termine farà sentire in modo fortissimo la mancanza di questa donna.
Voto 9/10
 
V

Valentina992

Guest
Piccolo spoiler

Credevo che Henry James fosse un autore "pesante" ma, almeno nel caso di Daisy Miller, sono contenta di smentire il mio pregiudizio. Non pensavo neppure che un romanzo breve potesse accattivarmi così, con una scrittura sapiente, scorrevole, moderna, che va "subito al dunque". Daisy Miller è una giovane donna americana che viaggia con la madre ed il fratellino in Europa, in particolare soggiornerà a Roma. Come una qualsivoglia giovane, vuole godersi la gioventù ed il divertimento ma lo fa superando le convenzioni dell'epoca ma con innocenza. Non voglio anticipare molto sul finale, ma ecco una delle riflessioni che mi ha suscitato la storia: il finale vuole essere un po' "moralista" ma, guardandolo anche da un'altra ottica, è meglio vivere poco ma come si desidera davvero o è vita la sottomissione che una donna doveva ad un uomo e alla famiglia?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Daisy è troppo disinvolta, spontanea ed incosciente per l'epoca, ma è anche innocente. E' la classica ragazza che sembra "perduta" invece non lo è affatto. Lei se ne frega delle conseguenze e dei benpensanti (che poi si dovrebbero chiamare malpensanti, visto che sanno solo criticare :wink:) e vuole vivere la sua giovane età senza preoccuparsi del futuro.
Il fratello piccolo è insopportabile, ma schietto e sincero come la sua età impone.
Di questo autore sto leggendo le opere minori, del suo romanzo più noto ho visto solo il film.
La storia è piuttosto piacevole, scorrevole e forse ancora attuale perché purtroppo anche oggi bisogna fare i conti con le apparenze e con la morale bigotta di troppe persone che non sanno farsi gli affari loro.
 

bouvard

Well-known member
Non ho un particolare amore per Henry James. Ritratto di signora pur non essendo brutto mi costò molta fatica leggerlo per la sua “lentezza”. Di Washington Square avevo sentito tessere grandi lodi, e non dico che mi dispiacque, ma neppure mi colpì più di tanto. Daisy Miller più che un romanzo è un racconto lungo con le sue ottanta pagine, perciò non costa un grande sforzo leggerlo.
E’ un libro interessante, e si fa leggere volentieri, però... Henry James proprio non riesce a far vibrare le corde del mio cuore! Daisy è una bella ragazza americana, spontanea, estroversa e per niente imbrigliata in quelle che sono le ipocrite regole d’etichetta della società, e in particolare della società europea, anche più ipocrita di quella americana. L’idea del romanzo mi piace molto, forse avrei preferito solo una penna più incisiva e mordace di quella di James. Comunque sicuramente un libro da leggere.
 
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