Alfredo_Colitto ha scritto:Io di Sarmamago ho letto solo Il memoriale del convento. Bello al di là di ogni aggettivo. Una grande storia d'amore, un grande romanzo storico, una grande lezione di stile. bellissima la storia della nave volante.
Se tanto mi dà tanto, anche il racconto dell'isola sconosciuta deve essere molto bello. metto in lista...
sono trenta pagine, comprese le immagini, una lettura di venti minuti, che ripaga ampiamente e profondamente. Io adesso ho Cecità in lista, quanto prima...
Io metto subito in lista questo. Poi vi dico.Racconto bellissimo! Una metafora splendida!
Avete presente quando la vostra non è proprio fame... ma più che altro voglia di qualcosa di buono?!?... ho qui quello che fa per voi... :wink::wink:
un cioccolatino da scartare e gustare, senza addentarlo e masticarlo voracemente ma lasciandolo sciogliere lentamente... dura poco ma vi risolleva l'animo... proprio come un cioccolatino...
confesso che prima di leggere questa stuzzicante recensione non avevo mai sentito nominare questo splendido racconto- nelle quarte di copertina degli altri libri di Saramago non è mai citato!
Una lettura piacevolissima, alternata con delle splendide carte geografiche del 1553 di Battista Agnese, in cui la ricerca dell'isola sconosciuta è la metafora della ricerca di sè e che "bisogna allonatarsi dall'isola per vedere l'isola".
Il tutto, con l'inconfondibile stile del grande Maestro.
Leggetelo!
Una bella fiaba, ricca di significati; molto belle anche le illustrazioni.
Consentitemi, tuttavia, di muovere, nel mio piccolo, un appunto al premio nobel Saramago: il modo particolare che ha di utilizzare la punteggiatura non mi fa impazzire.
La mancanza delle virgolette nei dialoghi e i periodi molto lunghi mi hanno appesantito la lettura di un racconto brevissimo... come sarà leggere un romanzo?
Ci si abitua nel corso della lettura e non ci si fa più caso? :?