Divento vecchio.

apeschi

Well-known member
Penso di essere ormai di una generazione ultra sorpassata.

Sono stato a Maiorca. Mi ha colpito (negativamente) una cosa.
Ho scoperto che c'e' la moda di andare in giro in gruppo. Gruppi di otto-dieci ragazzi di sesso maschile oppure gruppi di otto-dieci ragazze di sesso femminile.

E fin qui tutto bene per essere ottimisti (o quasi).

Ho notato pero' quanto segue.

Otto dieci ragazzi tutti riuniiti in gruppo (senza ragazze) seduti sul marciapiede a fissare nel vuoto.
Accanto a loro gruppi equivalenti di ragazze in gruppo (senza ragazzi) sedute sul marciapiede a fisssare nel vuoto.
Dialogo zero. Sono i tempi, e' colpa dell'euro, e' la crisi...... :D :? :D :? :mrgreen:

A peggiorare la situazione, i vari gruppi avevano dei secchi di plastica (penso venduti ai supermercati) in cui versavano litri di Sangria (industriale, comprata in contenitori da cinque litri al supermercato a pochi euro) che bevevano con cannucce lunghe tutti assieme, attingendo dal secchio.

(Poco male... pero'...)

Gli sguardi tristi, fissavano il vuoto, si sforzavano di ingurgitare litri e litri di sangria (nella maggior parte dei casi, i ragazzi per i fatti loro, le ragazze per i fatti loro, con qualche eccezione, tipo due ragazze ogni dieci ragazzi o due ragazzi ogni dieci ragazze). (De gustibus....)

Il risultato era che gia' in prima serata la gioventu' ubriaca che barcollava, vomitava, crollava a terra stesa o se era piu' fortunata veniva sostenuta da amici piu' sobri, era gia' in numero notevole. (fatti loro si dira'... :? :? )

Al che mi ha intristito la situazione, visto che sto parlando di ragazzi e ragazze di eta' tra i 15 ed i 25 anni (piu' o meno), il fiore della gioventu', in maggioranza tedeschi (qualche italiano, qualche francese, qualche inglese e qualcuno dei paesi dell'est).

La gioventu' europea migliore.:? :? :? (In maggioranza tedeschi, coloro che ci fanno il mazzo per lo spread....)

Tutti tatuati (sono contrario ai tatuaggi ma rispetto i gusti di chi la pensa diversamente da me), con tatuaggi di pessimo gusto estesi su tutto il corpo ... (anche qui.... de gustibus... :? :? )... Tutti tristi.... tristissimi... muti... oppure gridavano e facevano casino...

Mi ricordo che ai miei tempi (e qui mi sento vecchio, pedante e brontolone, citando come ai miei tempi si stesse meglio... :mrgreen:) lo scopo non era quello di ubriacarsi, il fatto di ubriacarsi era un effetto collaterale che nasceva dall'aver ingurgitato del buon vino (Chianti?, Barbera?) o della birra in compagnia in quantita' eccessiva... :mrgreen: :D :mrgreen: :sbav: (la bevanda, non la compagnia).

Mi e' sembrato invece che lo scopo di questi ragazzi (e non due o tre, ma la maggior parte che ho visto a Maiorca) non fosse quello di bere del buon vino o della buona birra (o della Sangria che peraltro e' un'ottima bevanda se fatta bene o altro) ... ma di ubriacarsi a priori bevendo litri e litri di pessima sangria (con la esse minuscola) da due soldi, da superemercato con l'unico fine non di gustarsi qualcosa di buono che magari ti faceva anche ubriacare come effetto collaterale se esageravi, ma di ubriacarsi e basta anche a costo di ingozzarsi a forza (sguardo spento, triste e perso nel vuoto...) . Gia' in prima mattina giravano con enne bottigliette di birra (alle 10 del mattino???)...

Anche perche' ricordo che ai miei tempi (e qui mi sento ancora piu' vecchio) si beveva perche' si stava bene insieme e l'effetto collaterale era eventualmente la 'ciucca', ma non si beveva ad ogni costo per prendersi la 'ciucca' sforzandosi di ingurgitare qualcosa di scarsa qualita' in quantita' industriale, invece vedevo questi ragazzi tristi, con lo sguardo spento, divisi per sesso (salvo rari casi), che si sforzavano di bere senza godere del piacere della qualita' della bevanda....

Ci sono rimasto male... E non era una manifestazione particolare, almeno credo, ma diversi gruppi di giovani in vacanza ... (la maggior parte)...
 

Apart

New member
Non so, non mi convince molto questa visione unilaterale. Non credo che siano tutti cosi. Vedo ad esempio mia sorella e i suoi amici: non corrispondono affatto alla descrizione che hai fatto. I problemi ci sono, nessuno lo nega, ma oggi c'è anche più consapevolezza rispetto a quei i problemi di cui allora non si parlava, dunque può sembrare che il presente sia peggio del passato.
Giorni fa sono andato al fiume a fare il bagno. Un nutrito gruppo di giovani è saltato da un ponte molto alto. Un gesto pericoloso, fortuna che nessuno si è fatto male. Erano una decina in tutto. Tutti si son buttati, tranne uno, che ha dato uno sguardo giù e si è rifiutato di saltare. Ai miei occhi è stata una scelta coraggiosa. Dunque mi chiedo: è più facile buttarsi quando ti trovi in gruppo, o è più facile rifiutarsi, sapendo che poi puoi diventare bersaglio di critiche e prese in giro? A voi le riflessioni. Per me è stata una scelta coraggiosa, l'ho ammirato.
 

Lauretta

Moderator
credo che quello che riporta Apeschi sia in parte reale..

io con i miei 25 sono nell'età del "capisco quello che mi sta attorno anche se ci sono ancora dentro"
tutto sta nella capacità di una persona di capire che cosa vuole da se stessa.
personalmente se mi trovassi a Majorca coglierei l'occasione per prendere una macchina e visitare l'isola, con sveglia alle 8 di mattina e a letto massimo a mezzanotte. questo non significa non uscire, e non divertirsi ma divertirsi in altri modi...

vedo molti miei coetanei che invece si perdono il bello di vivere questa vita...
persone che a 25 anni non hanno altro di meglio da fare che andare a ballare tutta la notte e svegliarsi il pomeriggio alle 14...
questo non vuol dire che se vai a ballare e ti svegli alle 14 ancora mezzo intontito allora sei uno screanzato che non ha valori, ma forse ad alcune persone manca la giusta moderazione delle cose e la consapevolezza che non si è degli eterni Peter Pan, e che agli occhi dei coetanei a volte si rischia di risultare ridicoli...

sono ancora abbastanza giovane per pensare a come programmare i miei week end..e il mio mese ideale sarebbe:

sabato sera 1 - uscita con gli amici
sabato sera 2 - passeggiata al lago con gelato
sabato sera 3 - serata con le amiche senza morosi, (cinema, locale o anche discoteca)
sabato sera 4 - serata a casa a vedere un bel film

la giusta dose di tutto rende la vita più bella e più vissuta...il saper attendere e il non aver tutto quando si vuole.
ma io che vedo con gli occhi di una 25enne faccio anche un analisi sociologica e collego ogni ragazzo ai suoi genitori...
e per citare un proverbio...chi è causa del suo mal pianga se stesso....in questo caso molti mali arrivano dall'alto...
 

zanblue

Active member
Quello che ha visto Apeschi in vacanza, é uno dei modi più tristi che hanno alcuni giovani di divertirsi. Come ha detto bene Lauretta,probabilmente non hanno avuto dei genitori alla base,in grado di
dare loro, il giusto supporto e considerazione,quando ne avevano bisogno. L'alcol per molti,rappresenta una fuga: da sè stessi,dai loro pensieri,da tutto quel nulla, di cui a volte sono,siamo circondati.
Ma ci sono moltissimi giovani,quelli che notiamo di meno forse,che studiano moltissimo,che non si negano una "sana" cena in allegria con i più cari amici,che non si concedono nè all'alcol,nè a qualsiasi altra sostanza.
Non sei vecchio Apeschi..ma è difficile comprendere, perchè alcuni giovani,preferiscano buttare la loro giovinezza,dentro un secchio pieno di sangria,piuttosto che viverla.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
io credo sia il classico e mai fuori moda, conflitto generazionale, come ci vedevano i nostri padri, poco più che delinquenti, ad occupar scuole, a scendere in piazza e a contestare tutto e tutti, con una vita sessuale a dir poco promiscua, fumare spinelli o ancor peggio.
Io aspetterei a giudicare una generazione e la guarderei a 360 gradi, mica sono tutti così e non restano nemmeno tutti così!
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Sono molto pessimista riguardo la mia generazione (ho 25 anni), ma credo che i tabbozzoni superficiali ci siano sempre stati, di fondo.
Il problema di oggi semmai è che c'è molta più rassegnazione e meno senso critico, i conflitti si tendono a mettere sotto il tappeto piuttosto di affrontarli, con l'unico risultato di farli detonare nel modo peggiore possibile in futuro. Anche le (poche e in via d'estinzione) controculture non riescono a incidere come dovrebbero, sono troppo preoccupate dal dover piacere. E questo è la loro rovina.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
ma il fatto stesso che voi a 25 anni siate qui, a confrontarvi con noi "vecchi" sui libri che leggiamo, sui nostri modi di vedere le cose, non è indice che non tutti i giovani sono sballati, indifferenti o autodistruttivi?
fa un po' specie invece pensare che certi atteggiamenti si siano spostati come età, cose che noi facevamo a 15-16 anni e che forse duravano per molti lo spazio di un mattino, la cosiddetta crisi adolescenziale, si sia spostata così avanti negli anni fino a lambire i 25 anni che di solito erano un'età più che costruttiva, se non altro di ricerca. Ma tutto si è spostato con lo studio fino a tardi e l'ingresso nel mondo del lavoro così protratto. E le responsabilità e il comando sono in mano a persone sempre più anziane.
Forse dobbiamno ragionare in modo diverso visto che le generazioni si affiancano più che succedersi.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
io credo sia il classico e mai fuori moda, conflitto generazionale, come ci vedevano i nostri padri, poco più che delinquenti, ad occupar scuole, a scendere in piazza e a contestare tutto e tutti, con una vita sessuale a dir poco promiscua, fumare spinelli o ancor peggio.
Io aspetterei a giudicare una generazione e la guarderei a 360 gradi, mica sono tutti così e non restano nemmeno tutti così!

carissima Eli, sento che la distanza geografica da te mi ha privato all'epoca di meravigliose esperienze

:HIPP

scherzi a parte, quoto le tue affermazioni che, mi sento di dire, originano da quella saggezza che solo la vita vissuta insegna.

ps) non lo fanno per divertirsi
pps) noi ci credevamo di poter cambiare qualcosa, e di essere il futuro se non il presente: loro si sentono inesorabilmente diventare un anonimo passato
ppps) bisogna certo guardarli a 360°, ma soprattutto fare in modo che loro non si vedano a 90° (capisciammè)
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Secondo me non stai diventando vecchio, Apeschi, secondo me è la gente che si sta rinc...itrullendo (dai, rincitrullendo lo posso dire! non è volgare!) :boh:
 

apeschi

Well-known member
Non so, non mi convince molto questa visione unilaterale. Non credo che siano tutti cosi. Vedo ad esempio mia sorella e i suoi amici: non corrispondono affatto alla descrizione che hai fatto. I problemi ci sono, nessuno lo nega, ma oggi c'è anche più consapevolezza rispetto a quei i problemi di cui allora non si parlava, dunque può sembrare che il presente sia peggio del passato.
Giorni fa sono andato al fiume a fare il bagno. Un nutrito gruppo di giovani è saltato da un ponte molto alto. Un gesto pericoloso, fortuna che nessuno si è fatto male. Erano una decina in tutto. Tutti si son buttati, tranne uno, che ha dato uno sguardo giù e si è rifiutato di saltare. Ai miei occhi è stata una scelta coraggiosa. Dunque mi chiedo: è più facile buttarsi quando ti trovi in gruppo, o è più facile rifiutarsi, sapendo che poi puoi diventare bersaglio di critiche e prese in giro? A voi le riflessioni. Per me è stata una scelta coraggiosa, l'ho ammirato.

Non penso che siano tutti cosi' e spero che non siano tutti cosi'.

Ho solo raccontato quello che ho visto.

NB: L'ho visto solo a Maiorca, non l'ho visto in altri posti. Non sto dicendo che siano tutti cosi'.

Mi ha colpito molto questa situazione solo perche' e' stata la prima volta in vita mia che mi capitava di vederlo e, come ho scritto, non era una cosa saltuaria dovuta ad un evento o a una festa.
Tutta la settimana, tutte le sere, enne gruppi si comportavano cosi'.

Il mio stupore e' stato proprio perche' non mi era mai capitato in altri posti (non c'erano festival particolari, manifestazioni particolari, eventi particolari che potessero in qualche modo giustificare cio').
 

Yamanaka

Space's Skeleton
Sicuramente le generazioni moderne (compresa, anzi, sopratutto, la mia) hanno perso il senso della profondità. Ci si chiede sempre meno cosa sia giusto, bello, elevato e ci si limita a vivere alla giornata. Non perchè si decida di farlo, ma semplicemente perchè capita, perchè è il fatto compiuto. I motivi sono vari...la precarietà diffusa del mondo che impedisce di mettere radici. Un certo nichilismo, derivante dalla mancata riflessione e alla sottomissione del fatto compiuto. Una società pacifica esteriormente ma violenta psicologicamente, che soffoca e annega fin dalla culla. Tuttavia questo non giustifica la mancanza di slancio individuale, la fiamma, anzi dovrebbe acuirla.
Io trovo tutto questo orribile e piuttosto di vivere una vita del genere, vuota e insignificante, preferirei la morte.
D'altro canto vedo molta fame, anche nei più disperati...ma quelli che si salvano sono quelli che l'ascoltano e cercano d'affrontare il deserto, piuttosto che rassegnarsi a morire, inconsapevoli, d'inedia.
Purtroppo e per fortuna, la vita è piena di problemi e ostacoli, oggi forse più interiori (e pesanti) che esteriori.
 

apeschi

Well-known member
Secondo me non stai diventando vecchio, Apeschi, secondo me è la gente che si sta rinc...itrullendo (dai, rincitrullendo lo posso dire! non è volgare!) :boh:

Il fatto che mi sia sentito vecchio e' perche' e' un bel po' che non frequento locali, discoteche e quant'altro.

Ai miei tempi in discoteca si ballava, si beveva anche, si cercava anche di 'rimorchiare' se capitava... si ascoltava musica.

A Maiorca oltre a questi ragazzi ciucchi persi per strada, ho visto anche un locale in cui c'erano due ragazze (dove due significa 2 in numero, sempre le stesse) (probabilmente spesate dal locale stesso), in abiti succinti (ma non troppo, non era una situazione troppo spinta), che ballavano su due sgabelli alti su una superficie di mezzo metro quadrato con enne ragazzotti che ballavano bevendo e sbavando, attorno a queste due ragazze... (anche questo mi ha colpito, ma non per falso moralismo, non e' il mio caso, ma proprio per la situazione assurda che per certi aspetti era pure ridicola....).... se ci si fermava a guardare (l'ingresso era libero), ti guardavano male due camerieri-butta-fuori che si avvicinavano e ti chiedevano se volevi consumare....

E con il sorriso ho pensato... vorrei tanto sentire cosa racconteranno agli amici dopo al rientro dopo una settimana di ferie... :? :? :D :D

Poi per fortuna c'era anche tanta gente normale... (famiglie, copie, gruppi tranquilli di ogni eta'), ma purtroppo il numero dei casi 'anomali' mi e' sembrato notevole al punto che fuori norma erano le cosiddette persone cosiddette 'normali'.

Cioe' se su 100 giovani ne vedo 5 ciucchi persi e' un conto se su 100 ne vedo 20 normali e l'80 per cento ciucchi persi (ma ciucchi solo per il gusto di essere ciucchi, non perche' sono andati ad una festa con amici e si sono divertiti esagerando un po'...) un minimo resto colpito.
Cioe' non e' la ciucca che e' negativa, se si beve in compagnia e si esagera e' un conto, se ci si sforza di ingollare litri e litri di sangria fissando il vuoto, con il muso lungo, tutti in fila senza parlarsi e' un altro discorso.

Una sera sono passato, davanti al locale sopra descritto e c'era un ragazzo seduto su un pilone lungo la strada, completamente fatto (21.30 di sera, non le 3 del mattino...) ... dondolava fissando nel vuoto. Ho pensato che a breve sarebbe cascato.
Sono tornato dopo un'ora (22.30 circa) ed il tipo era completamente steso a terra incosciente che dormiva. (per carita'... fatti suoi.... non cambia nulla a me... non e' certo un mio problema... anche se e' brutto dirlo... perche' sa di menefreghismo... ma ciascuno e' libero di fare cio' che vuole...).

Ci sono solo rimasto... Mi sono chiesto (sempre sorridendo), la mattina dopo quando ho visto il camion della spazzatura che ripuliva la via se il tipo si fosse svegliato e rialzato nella notte o se fosse stato caricato e recuperato assieme alla spazzatura e se qualcuno se ne fosse preoccupato ... (sto ovviamente scherzando.... :mrgreen: :D :mrgreen: :D :? ed esagerando... )
 
Ultima modifica:

apeschi

Well-known member
Attenzione, non voglio in alcun modo fare nessun tipo di considerazione o pseudo-polemica generazionale.

Ci mancherebbe.

Fortunatamente ci sono tantissimi giovani sicuramente migliori (inteso nel senso piu' ampio del termine) della mia generazione.
Non bisogna mai fare generalizzazioni che non hanno alcun senso e lasciano il tempo che trovano (non era quella la mia intenzione e me ne scuso se venisse interpretata in tal senso).

La mia e' stata solo una considerazione dovuta ad una osservazione fatta per una settimana in un luogo ben preciso, non voglio essere frainteso e non voglio assolutamente dare alcun tipo di giudizio (a parte quello che ho dato legato alla situazione descritta), non penso che sia in alcun modo corretto e non e' mia intenzione in alcun modo dare giudizi assoluti.

Piu' che altro ho avuto una sensazione di amarezza e di tristezza che ho voluto condividere.
 

ila78

Well-known member
Io sono d'accordo con Elisa, è il punto di vista di una generazione che ne guarda un'altra da fuori. Leggendo il post di Apeschi mi sono detta: cavoli anch'io una decina di anni fa andavo in vacanza con gli amici, facevamo l'alba a ballare tutti ubriachi persi, non eravamo rincitrulliti solo terribilmente incoscienti (non vi racconto le cavolate pericolosissime fatte con un numero imprecisato di cocktail nel sangue perchè perdereste la stima di me :D) ma di questo me ne rendo conto adesso allora non ci pensavo proprio.
 

Nerst

enjoy member
Piu' che altro ho avuto una sensazione di amarezza e di tristezza che ho voluto condividere.


Condivido a pieno il tuo stupore, suscitato da un atteggiamento vuoto.
Quello che posso dire è che ragazzi che bevono agli angoli delle strade sembrano lievitare d' estate, forse perchè in vacanza si ha voglia di trasgredire alle regole a cui non si è potuto dire no per tutto l' anno. Quello che mi rattrista è vedere sguardi vuoti (come anche tu li hai definiti), che cercano di dimenticare con l' alcool i problemi. E' anche colpa del male sociale se i ragazzi a 20 anni sentono di non avere un futuro e se ci mettiamo anche il fatto che si fa molto poco per cambiare le cose, si prospetta un quadro assai tragico.

Non stiamo invecchiando, è il mondo che sta morendo.
 

Apart

New member
Non penso che siano tutti cosi' e spero che non siano tutti cosi'.

Ho solo raccontato quello che ho visto.

NB: L'ho visto solo a Maiorca, non l'ho visto in altri posti. Non sto dicendo che siano tutti cosi'.

Mi ha colpito molto questa situazione solo perche' e' stata la prima volta in vita mia che mi capitava di vederlo e, come ho scritto, non era una cosa saltuaria dovuta ad un evento o a una festa.
Tutta la settimana, tutte le sere, enne gruppi si comportavano cosi'.

Il mio stupore e' stato proprio perche' non mi era mai capitato in altri posti (non c'erano festival particolari, manifestazioni particolari, eventi particolari che potessero in qualche modo giustificare cio').

Anche a me ha colpito e intristito il tuo racconto. :)
 

apeschi

Well-known member
Io sono d'accordo con Elisa, è il punto di vista di una generazione che ne guarda un'altra da fuori. Leggendo il post di Apeschi mi sono detta: cavoli anch'io una decina di anni fa andavo in vacanza con gli amici, facevamo l'alba a ballare tutti ubriachi persi, non eravamo rincitrulliti solo terribilmente incoscienti (non vi racconto le cavolate pericolosissime fatte con un numero imprecisato di cocktail nel sangue perchè perdereste la stima di me :D) ma di questo me ne rendo conto adesso allora non ci pensavo proprio.

Si', capisco, ma cio' che mi ha colpito non e' che questi ballavano e bevevano.
Causa - effetto. (NB: non sto giudicando nessuno). E' che bevevano e basta.
E' questo che mi ha colpito.

Anch'io sono stato giovane, se si beveva lo si faceva come qualcosa in piu', era una delle tante cose che si facevano per il piacere di farle, come effetto collaterale era che magari si esagerava e ci si ubriacava.

Il problema e' che erano tristi, fissavano nel vuoto ed il loro scopo era solo quello di bere (e sembrava che non si divertissero nemmeno). E' questa la differenza.

Cioe' se fai l'alba a ballare, ti diverti e poi eri ciucca persa e' un conto, questi erano ciucchi persi alle 21.00 senza aver passato l'alba a ballare ma bevendo in silienzio, muti e tristi e fissando nel vuoto. Non e' il fatto che erano ciucchi (fatti loro, non miei), ma che lo diventavano in silenzio fissando nel vuoto in prima serata...

Per fare un esempio veramente molto, molto stupido... amo andare veloce in macchina, l'adrenalina di andare a 200 all'ora in macchina mi esalta (puo' essere giusto, puo' essere stupido, non sta a me giudicarlo), effetto collaterale e' che potrei anche schiantarmi, ma anche no. Altro discorso e' invece, ho deciso di schiantarmi e vado a schiantarmi per decisione presa, ma per schiantarmi non mi godo nemmeno l'adrenalina che avrei andando a 200 all'ora ma vado ad 80 all'ora direttamente a schiantarmi contro un muro... E' questo che mi ha colpito.
 

ila78

Well-known member
Si', capisco, ma cio' che mi ha colpito non e' che questi ballavano e bevevano.
Causa - effetto. (NB: non sto giudicando nessuno). E' che bevevano e basta.
E' questo che mi ha colpito.

Anch'io sono stato giovane, se si beveva lo si faceva come qualcosa in piu', era una delle tante cose che si facevano per il piacere di farle, come effetto collaterale era che magari si esagerava e ci si ubriacava.

Il problema e' che erano tristi, fissavano nel vuoto ed il loro scopo era solo quello di bere (e sembrava che non si divertissero nemmeno). E' questa la differenza.

Cioe' se fai l'alba a ballare, ti diverti e poi eri ciucca persa e' un conto, questi erano ciucchi persi alle 21.00 senza aver passato l'alba a ballare ma bevendo in silienzio, muti e tristi e fissando nel vuoto. Non e' il fatto che erano ciucchi (fatti loro, non miei), ma che lo diventavano in silenzio fissando nel vuoto in prima serata...

Per fare un esempio veramente molto, molto stupido... amo andare veloce in macchina, l'adrenalina di andare a 200 all'ora in macchina mi esalta (puo' essere giusto, puo' essere stupido, non sta a me giudicarlo), effetto collaterale e' che potrei anche schiantarmi, ma anche no. Altro discorso e' invece, ho deciso di schiantarmi e vado a schiantarmi per decisione presa, ma per schiantarmi non mi godo nemmeno l'adrenalina che avrei andando a 200 all'ora ma vado ad 80 all'ora direttamente a schiantarmi contro un muro... E' questo che mi ha colpito.

Ho capito quello che vuoi dire. Anche io guardando i ragazzini di adesso e facendo il paragone con "come ero io" alla loro età trovo delle differenze sconcertanti...io a 13 anni giocavo ancora con le Barbie (e non mi vergogno a dirlo) adesso le 13enni sembrano loro stesse delle Barbie; io se fossi la mamma di una di quelle ragazzine che vedo ogni tanto in TV mi preoccuperei seriamente, ma non perchè io sia bigotta (lungi da me) ma penso che per truccarsi con dei mascheroni assurdi (e un po' ridicoli) vestirsi in maniera succinta e dare la caccia ai ragazzi ci sia tempo, a 13 anni si dovrebbe fare le 13enni e conservare (e godersi) quel pizzico di ingenuità (anche di sana imbranataggine) che la vita non tarderà a toglierti.
 

madeline88

Member
Sono pienamente d'accordo con voi. E' come se tutte le tappe venissero bruciate troppo in fretta, e non si avesse più nulla da scoprire già a 17/18 anni....ed ecco che si cade nel vuoto di sentimenti ed emozioni, che vengono ricercate in quelle "strane esperienze".(Solo così riesco a spiegarmi gli sguardi tristi e persi nel vuoto:boh:)

Per me la causa principale è l'eccessiva libertà che i genitori concedono ai propri figli, e che non tutti riescono a gestire.
Questo porta a non conoscere il vero valore delle cose, il sapore di una conquista...
Proprio ieri ho parlato di ciò con un signore sulla cinquantina; mi ha raccontato di avere una figlia ventenne che non ha mai voglia di far nulla. Lui cerca di spronarla a fare viaggi, esperienze costruttive, mettendole a disposizione soldi e tutto ciò che servirebbe...ma niente! E lui che avrebbe fatto di tutto per avere una possibiltà del genere all'età di sua figlia!:W

Ovviamente non tutte le persone sono uguali, per fortuna!:ad:
La chiave di tutto sono i genitori, sta a loro insegnare ai propri figli ad apprezzare le cose che vengono loro concesse.
 

maurizio mos

New member
A novembre avrò 61 anni, ho una figlia che ne ha 22 e ho un’ottima memoria (a volte mi vien da dire purtroppo) e quindi ricordo molto bene la mia gioventù. Anzi la mia infanzia e la mia gioventù. Inoltre essendo ipercritico (nei miei confronti) e un eterno insoddisfatto i ricordi non sono tinti di rosa dalla nostalgia.
No, non tutti i giovani di oggi sono come quelli descritti da Apeschi.
Tuttavia è indubbio che molti siano così.
Certo ci sono ragazzi (come i compagni di università e gli amici di mia figlia, per parlare di ciò che conosco) che si trovano a cena (ragazzi e ragazze equilibratamente bilanciati, coppie o amicizie), si divertono (serata al pub, discoteca ma ragionevole rientro compreso il tempo di trasferimento), amano i fine settimana nelle città d’arte, vanno per musei o mostre. Vanno a tennis o in barca, seguono la F1. Perseguono il 30 agli esami non per secchioneria ma perché conferma, riconoscimento delle loro capacità nello studio che (forse) sarà la loro vita futura e quindi riconoscimento delle loro capacità nel lavoro.
Ma, e sono la maggioranza, ci sono quelli che si trascinano sul lungomare di Santa Margherita o di Sestri vagando da un bar all’altro vociando, più o meno ubriachi già alle nove di sera – dicono che sia la movida, termine che aborro e mi pare riassuma tutta l’idiozia e la cialtroneria di oggi – che non sanno nulla, che non vedono nulla, che rissano e distruggono per il gusto di farlo e sentirsi forti e potenti, che vogliono ubriacarsi (ricordo di aver sentito un ragazzo dire proprio così: stasera voglio ubriacarmi da star male e tutti gli altri intorno ad approvare entusiasti).
Pensare che, ai miei tempi (che brutto modo di dire!, ma non me ne viene in mente un altro) se uno si ubriacava passava per uno stupido incapace di tenersi d’occhio.
Anche noi, da giovani, eravamo criticati dai nostri genitori, dai “vecchi” come me.
Vero, ma per ben altri motivi. Eravamo criticati per la nostra volontà di essere indipendenti (anche fisicamente: appena uno poteva andava a vivere da solo e non perché non amasse i genitori), di voler cambiare un ordine che per molti “vecchi” (ma non per tutti – ricordo che mio padre mi spronò sempre a seguire le mie idee) doveva restare così non perché fosse veramente giusto ma perché “era sempre stato così”. Allora volevamo fare qualcosa, vedevamo intorno a noi, certo come vede un giovane, con entusiasmo, un po’ in bianco e nero (o rosso e nero, data l’epoca), cercavamo la giustizia e non esitavamo a scendere in piazza per quello in cui, con più o meno entusiasmo, credevamo. Ecco, ci credevamo, credevamo in qualcosa, fosse politica (destra o sinistra non importa) o idee più vaste. Volevamo costruire qualcosa. Credo di averlo già scritto, è una battuta di “Sapore di sale”, Virna Lisi che al figlio che le chiede com’era ai suoi tempi risponde “… ci batteva forte il cuore. Sì, mi pare di ricordare che ci batteva forte il cuore…”
Lo so, non ci siamo riusciti e molti di noi, come dice la canzone, si sono salvati dal fumo delle barricate (…) ma non dal posto in banca e siamo rimasti in pochi, quattro amici al bar, a voler cambiare il mondo (sì, è Paoli). Tutto vero. Ma almeno ora ho qualcosa da ricordare e, forse, qualcosina da insegnare (poco, certo, ma il coraggio di essere noi stessi e di credere penso sia sempre valido) Quei ragazzi con bottiglia di birra annessa, che si trascinano ubriachi… mah, forse avranno anche loro qualcosa da ricordare, chi sono io per giudicare?, ma perché sono pessimista?,
 
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