L'ho appena visto, e, anche se come quasi sempre accade il film non riesce a ricalcare perfettamente quello che mi ha dato il libro, mi è piaciuto molto.
Il libro lo avevo letto circa un anno fa, quindi alcuni particolari li conservo ancora vividi, però devo dire che in generale il film lo rispecchia molto, nella trama, come atmosfere, insomma, non è perfetto ma secondo me è fatto bene.
Il tema, poi, oltre che inquietante è molto interessante, nonché piuttosto attuale, secondo me, pur con le debite distanze. L'arroganza dell'uomo, il suo anteporre il suo benessere a qualunque altro tipo di etica e di morale, sono qualcosa che purtroppo sarebbe impossibile negare restando in buona fede.
In effetti, Mine, sarebbe stato interessante anche un approfondimento sul rapporto tra gli "umani" e i "cloni": e per rispondere alla tua domanda, no, non penso gli esseri umani avrebbero mai voluto conoscere i propri cloni, perché, come spesso accade, l'uomo preferisce fingere di ignorare, o comunque pensare il meno possibile, a ciò che di marcio qualcun altro fa per garantire la sua sopravvivenza.
Ecco, se posso dire un'altra cosa a proposito del rapporto tra il film e il romanzo, a mio parere la dinamica dell'amicizia tra i tre protagonisti nel film è un pochino sottovalutata, trattata superficialmente (o meglio, in manieraun po' più superficiale che nel romanzo, dove questa assume un ruolo decisamente più centrale). In particolare il personaggio di Ruth qui mi è sembrato un po' sacrificato, abbozzato.
Ma, comuque, resta un film che a me è piaciuto molto.