Dory
Reef Member
Ferito a morte è un libro indubbiamente fuori dal comune e impossibile da collocare in un genere.
Lo stile dell'autore è molto particolare, anzi forse si dovrebbe più precisamente parlare di una mescolanza di vari stili, con prosa e poesia che si fondono insieme.
Anche la trama è particolare e difficile da delineare, la storia rappresenta un ritratto di generazioni che si sono succedute in un certo ambiente napoletano tra gli anni del dopoguerra e gli anni settanta, e si può forse assimilare al flusso di coscienza, dove un personaggio rievoca momenti della sua vita senza seguire l'ordine cronologico; anche se nel finale, quando si riesce finalmente a guardare tutto l'insieme, ci si rende conto che un ordine cronologico pure esiste.
A questo personaggio principale si affiancano altri che, almeno all'inizio, sembrano alternarsi come punto di vista.
Per me questo libro, più che un romanzo, è un dipinto, un dipinto che non si guarda per intero in una volta, ma che si costruisce pian piano, come un puzzle, e se ne vede il risultato finale, tutto assieme, solo alla fine.
E del dipinto ha tutti i paesaggi, i colori, le diverse pennellate, se dovessi dargli un genere, ecco, forse questo sarebbe un libro impressionista.
Lo consiglio vivamente, se non per i suoi tanti pregi, anche solo per leggere qualcosa di completamente diverso da quello che uno ha mai letto nella sua vita.
Lo stile dell'autore è molto particolare, anzi forse si dovrebbe più precisamente parlare di una mescolanza di vari stili, con prosa e poesia che si fondono insieme.
Anche la trama è particolare e difficile da delineare, la storia rappresenta un ritratto di generazioni che si sono succedute in un certo ambiente napoletano tra gli anni del dopoguerra e gli anni settanta, e si può forse assimilare al flusso di coscienza, dove un personaggio rievoca momenti della sua vita senza seguire l'ordine cronologico; anche se nel finale, quando si riesce finalmente a guardare tutto l'insieme, ci si rende conto che un ordine cronologico pure esiste.
A questo personaggio principale si affiancano altri che, almeno all'inizio, sembrano alternarsi come punto di vista.
Per me questo libro, più che un romanzo, è un dipinto, un dipinto che non si guarda per intero in una volta, ma che si costruisce pian piano, come un puzzle, e se ne vede il risultato finale, tutto assieme, solo alla fine.
E del dipinto ha tutti i paesaggi, i colori, le diverse pennellate, se dovessi dargli un genere, ecco, forse questo sarebbe un libro impressionista.
Lo consiglio vivamente, se non per i suoi tanti pregi, anche solo per leggere qualcosa di completamente diverso da quello che uno ha mai letto nella sua vita.