ayla
+Dreamer+ Member
TRAMA:
Giovanna è una trentenne sposata e con due figli, insoddisfatta della sua vita lavorativa e non.
Un giorno, si ritrova in casa un uomo molto anziano che ha completamente perso la memoria. Cercando di scoprire la sua identità e il segreto del suo passato, Giovanna con l'aiuto di Lorenzo, che abita nel palazzo di fronte, scopre piano piano che lei stessa ha smarrito il ricordo dei propri sentimenti e delle proprie passioni.
Il titolo non può non richiamare alla memoria un altro famosissimo film, firmato Hitchcock, ma non vi sono somiglianze, se non il ruolo chiave che gioca la finestra, che da semplice punto d'osservazione sul mondo che sta al di fuori, diventa anche un modo per conoscere meglio se stessi e riscoprirsi. Su questo si sofferma il film, sulla possibilità, anzi, sul dovere che ognuno di noi ha verso se stesso di guardarsi dentro e di non dimenticare i propri sogni, le proprie aspirazioni e speranze. Io non posso fare più niente oramai, lei invece può ancora scegliere, lei può ancora cambiare Giovanna. Non si accontenti di sopravvivere, lei deve pretendere di vivere in un modo migliore, non soltanto sognarlo. Io non ce l'ho fatta.
Si parla anche di amore, di memoria e di quanto siano strettamente connesse tra loro, perché le persone che abbiamo amato e che ci hanno amato a loro volta faranno sempre parte di noi, anche se ci lasciano. Ma poi, all'improvviso, sento i tuoi gesti nei miei, ti riconosco nelle mie parole. Tutti quelli che se ne vanno ti lasciano sempre addosso un pò di sé: è questo il segreto della memoria. Se è così allora, mi sento più sicura, perché so che non sarò mai sola.
Unico neo è stata la presenza di Bova, bello per carità ma inespressivo come la buca delle lettere e gli occhiali non lo hanno certo aiutato.
Ottima la prova di Girotti e Nigro come anche la colonna sonora, Gocce di memoria di Giorgia.
In definitiva l'ho trovato un bel film ma non mi ha conquistata.
n.b. scena memorabile: la tavola imbandita da torte su torte, ma quanto era invitante????
Giovanna è una trentenne sposata e con due figli, insoddisfatta della sua vita lavorativa e non.
Un giorno, si ritrova in casa un uomo molto anziano che ha completamente perso la memoria. Cercando di scoprire la sua identità e il segreto del suo passato, Giovanna con l'aiuto di Lorenzo, che abita nel palazzo di fronte, scopre piano piano che lei stessa ha smarrito il ricordo dei propri sentimenti e delle proprie passioni.
Il titolo non può non richiamare alla memoria un altro famosissimo film, firmato Hitchcock, ma non vi sono somiglianze, se non il ruolo chiave che gioca la finestra, che da semplice punto d'osservazione sul mondo che sta al di fuori, diventa anche un modo per conoscere meglio se stessi e riscoprirsi. Su questo si sofferma il film, sulla possibilità, anzi, sul dovere che ognuno di noi ha verso se stesso di guardarsi dentro e di non dimenticare i propri sogni, le proprie aspirazioni e speranze. Io non posso fare più niente oramai, lei invece può ancora scegliere, lei può ancora cambiare Giovanna. Non si accontenti di sopravvivere, lei deve pretendere di vivere in un modo migliore, non soltanto sognarlo. Io non ce l'ho fatta.
Si parla anche di amore, di memoria e di quanto siano strettamente connesse tra loro, perché le persone che abbiamo amato e che ci hanno amato a loro volta faranno sempre parte di noi, anche se ci lasciano. Ma poi, all'improvviso, sento i tuoi gesti nei miei, ti riconosco nelle mie parole. Tutti quelli che se ne vanno ti lasciano sempre addosso un pò di sé: è questo il segreto della memoria. Se è così allora, mi sento più sicura, perché so che non sarò mai sola.
Unico neo è stata la presenza di Bova, bello per carità ma inespressivo come la buca delle lettere e gli occhiali non lo hanno certo aiutato.
Ottima la prova di Girotti e Nigro come anche la colonna sonora, Gocce di memoria di Giorgia.
In definitiva l'ho trovato un bel film ma non mi ha conquistata.
n.b. scena memorabile: la tavola imbandita da torte su torte, ma quanto era invitante????