Van Dine, S.S. - L'enigma dell'alfiere

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
Chi ha ucciso il campione di tiro J.C. Robin con una freccia al cuore? Perché tutti gli indizi sembrano seguire i passi di una celebre filastrocca per bambini? Quali sono i reali rapporti di chi frequenta la casa sulla 75 strada di New York che appartiene al celebre fisico Bertrand Dillard?
Philo Vance è chiamato a risolvere l'enigma per rispondere alla sfida del misterioso e geniale Vescovo.

Colto, esteta, raffinato, elegante, affascinante, ecco descritto in poche parole il protagonista dei romanzi di Van Dine: Philo Vance, brillante investigatore che probabilmente darebbe del filo da torcere a un altro celebre detective, Mr. Holmes.
Mentre Sherlock, nel tempo libero, si diletta con la cocaina, Philo si concede a hobby più impegnativi, come tradurre Menandro, andare a tutte le mostre e concerti di musica classica previsti in agenda, senza dimenticare il teatro, con un occhio di riguardo per Schiller, il suo preferito.
Discutere con questo uomo, anche se per pochi minuti, penso sarebbe un'impresa ardua, perché ne sa veramente una più del diavolo, sembra impossibile trovarlo impreparato su qualcosa, puoi parlare di filosofia, letteratura, musica, matematica avanzata, fisica quantistica, astronomia, giardinaggio, latino, greco o qualunque altra cosa ma lui una risposta, anzi la risposta corretta, ve la darà sempre e comunque...troppo saccente e intellettuale per i miei gusti, gli manca la grazia misurata di Poirot, il carisma di Wolfe e la simpatia della cara Miss Marple.
Sarà il Vescovo, spietato assassino che riproduce alla lettera le filastrocche di Mamma Oca, trasformandole in macabri motivetti, a sfidarlo. Vorrei poter dire che indovinare il colpevole è impossibile e si rimane di sasso all'ultima pagina quando il caso viene risolto, ma così non è, il finale è abbastanza prevedibile.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Stupefacente, affascinante, superbo Van Dine! Uno stupendo giallo classico psicologico. Vance colpisce ancora! Non arriva al terzo volume "la fine dei Greene", ma poco ci manca!
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
A me l'ha fatta di nuovo, uffa! A un certo punto ero sicura di aver capito come Van Dine ragiona, ma poi puff, colpo di scena che mi ha ancora una volta lasciato a bocca spalancata.
Originalissima la composizione del caso, tirare in ballo le filastrocche per bambini per omicidi così efferati è stato un tocco di classe. In questo caso più che mai viene messa in mostra l'immensa cultura di Vance, che è stato perfettamente in grado di tener testa a menti eccezionalmente sviluppate.
 
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