Freda, Riccardo - L'orribile segreto del dr. Hichcock

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
Siamo a Londra, nel 1885. Il dottor Hichcock è diventato un celebre medico per aver inventato un anestetico che rallenta il battito del cuore, rendendo meno pericolose, così, le operazioni chirurgiche.
Egli, però, lo utilizza anche sulla moglie Margareta, per poterla possedere in uno stato simile alla morte, ma una sera, per errore, la uccide con una overdose di anestetico. Dodici anni dopo, torna a casa con una nuova moglie, Cynthia, e scopre che Margareta non è morta. Il dottor Hichcock si lascia irretire di nuovo da lei al punto da cercare di ridarle l'antica giovinezza, usando il sangue di Cynthia.

Film del 1962, considerato da molti come un classico imperdibile del filone gotico italiano.
E' un film che gioca tutto sulle atmosfere nebbiose e spettrali dei vecchi film dell'orrore, con queste ville sontuose e barocche sullo sfondo, dove il mistero e l'odore di candele si respirano nei corridoi, dove dietro a un quadro o a uno specchio si possono nascondere passaggi segreti e sotto a un cuscino teschi impolverati. Scommetto che non esistono più case così!:mrgreen:
Ed è proprio in una di queste ville che si svolge la storia del dottore e del suo segreto, la necrofilia, perversione che non risulta mai chiara ed evidente, a causa della censura, e forse proprio per questo viene meno l'effetto macabro e disturbante che avrebbe dovuto avere il film; anche la trama risente di questi tagli, visto che risulta un pò confusa.
Eccelso il cast, gatto nero compreso, ma la Steele con i suoi occhi ipnotici è magnifica.
Non sarà un capolavoro, non reggerà il confronto con Bava e le sue pellicole ma l'atmosfera, le musiche potenti e i colori sgargianti di questa opera non li trovate nei film che fanno oggi, da vedere!
 

Yamanaka

Space's Skeleton
A me è piaciuto molto, se ti è piaciuto ti consiglio di vedere anche la sua palese fonte d'ispirazione, cioè la jena del grandissimo Robert Wise :)
Inoltre, se ti mancano, guarda i Vampiri e Caltiki di Freda che forse sono le sue due opere più rappresentative...
 
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