Yamanaka
Space's Skeleton
Segnalo questo piccolo gioiellino del recentemente scomparso premio Nobel Carlos Fuentes...
Aura è un libretto molto breve (un'ottantina di pagine scarse) e piacevole, ma non per questo vuoto o frivolo.
La trama racconta di un giovane storico, Felipe Montero, che accetta di lavorare per la vedova di un grande generale da poco deceduto al fine di riordinare e raccogliere con cura le carte del defunto marito.
Felipe così si trasferisce a casa della facoltosa vedova e lì fa la conoscenza di Aura, la bellissima nipote dagli occhi verdi della vedova, della quale rapidamente si innamora.
Tuttavia, la casa ha un'atmosfera sinistra e soprannaturale, tempo e spazio sembrano confondersi e la figura di Aura è tanto affascinante quanto enigmatica...
I motivi d'interesse principali del libro sono due: lo stile di scrittura e i contenuti. Lo stile di scrittura alterna e confonde volutamente tanto il narratore (Felipe) e lettore, quanto la dimensione temporale del romanzo, che sembra suggerire un forte senso di "destino" e necessità misteriosi ai fatti accaduti, il tutto portato avanti con una scrittura molto dolce che procede molto per immagini, molto vicina alla poesia.
Il tema principale del romanzo è l'enigmaticità e il magnetismo del femminile inestricabilmente legata alla strana dimensione senza tempo del desiderio, vero e proprio ponte verso "l'altro" tanto da sè quanto dalla dimensione logico-razionale (abbondano i riferimenti sottili a simboli arcaici, arcani ed occulti), il tutto condotto con un'eleganza, una sottigliezza e una piacevolezza davvero unici.
Ci voleva proprio un grande autore come Fuentes per dare tanto spessore e profondità a un romanzo così godibile, scorrevole e piacevole.
Da leggere se vi interessano anche solo remotamente le tematiche di cui parla il libro più in generale le atmosfere misteriose e vagamente dark
Aura è un libretto molto breve (un'ottantina di pagine scarse) e piacevole, ma non per questo vuoto o frivolo.
La trama racconta di un giovane storico, Felipe Montero, che accetta di lavorare per la vedova di un grande generale da poco deceduto al fine di riordinare e raccogliere con cura le carte del defunto marito.
Felipe così si trasferisce a casa della facoltosa vedova e lì fa la conoscenza di Aura, la bellissima nipote dagli occhi verdi della vedova, della quale rapidamente si innamora.
Tuttavia, la casa ha un'atmosfera sinistra e soprannaturale, tempo e spazio sembrano confondersi e la figura di Aura è tanto affascinante quanto enigmatica...
I motivi d'interesse principali del libro sono due: lo stile di scrittura e i contenuti. Lo stile di scrittura alterna e confonde volutamente tanto il narratore (Felipe) e lettore, quanto la dimensione temporale del romanzo, che sembra suggerire un forte senso di "destino" e necessità misteriosi ai fatti accaduti, il tutto portato avanti con una scrittura molto dolce che procede molto per immagini, molto vicina alla poesia.
Il tema principale del romanzo è l'enigmaticità e il magnetismo del femminile inestricabilmente legata alla strana dimensione senza tempo del desiderio, vero e proprio ponte verso "l'altro" tanto da sè quanto dalla dimensione logico-razionale (abbondano i riferimenti sottili a simboli arcaici, arcani ed occulti), il tutto condotto con un'eleganza, una sottigliezza e una piacevolezza davvero unici.
Ci voleva proprio un grande autore come Fuentes per dare tanto spessore e profondità a un romanzo così godibile, scorrevole e piacevole.
Da leggere se vi interessano anche solo remotamente le tematiche di cui parla il libro più in generale le atmosfere misteriose e vagamente dark