Kepler, Lars - La testimone del fuoco

libraia978

New member
TRAMA:

Flora ha visto tutto, ma nessuno le crede. La ragazza è morta, qualcuno l'ha uccisa. Aveva solo quattordici anni, si chiamava Miranda ed è stata ritrovata nella sua camera a Birgittagarden, la casa di recupero per ragazze in difficoltà a Sundsvall, a nord di Stoccolma. Le pareti sono schizzate di sangue, le lenzuola ne sono intrise. Nessuna delle altre ragazze sa che cosa sia successo, ma una di loro è fuggita nella notte. Flora non sa chi indagherà sull'omicidio, non sa che l'ispettore Joona Linna sta per ispezionare la peggiore e più indecifrabile scena del crimine della sua carriera, non sa che solo Joona può sperare di scovare qualche indizio. Flora sa soltanto di aver visto la ragazza. Sa di aver visto l'arma del crimine che nessuno riesce a trovare. Sa che cosa è successo. Ma la polizia non le crede, per una semplice ragione. Al momento dell'omicidio, Flora era a centinaia di chilometri di distanza. Eppure Flora è certa di aver ragione. Lei ha visto. Perché lei è una medium.

COMMENTO:

Quella che vi ho riportato è la quarta di copertina, secondo me alquanto fuorviante. Flora non è una medium e parerebbe anche strano che Joona Linna si affidi a forze soprannaturali, lui così perfettamente razionale e inquadrato.Inoltre a mio avviso le testimoni sono due, anche se di due differenti delitti, infatti, l'assassino cerce di farle fuori entrambe. Scusate la divagazione su questo piccolo particolare, per il resto un thriller decisamente buono, perchè è semplice e lineare, quindi facile da seguire e per questo rilassante, senza tanti giri e rigiri, però allo stesso tempo non scade quasi mai nel banale ed è abbastanza originale (a parte qualche volta). I colpi di scena finali dovrebbero essere due: uno è facilemnte intuibile, anche perchè non è possibile che l'assassina sia quella che ti presentano nelle prime 100 pagine altrimenti cosa le scrivono a fare le altre 486? Fin qui ci arriva anche un bambino. Più interessante l'altro colpo di scena che riguarda Flora, quello più originale. Sicuramente non è il capolavoro del secolo, ma rimane comunque una piacevole lettura.
Una piccola nota curiosa: lo pseudonimo Lars Kepler in realtà nasconde due scrittori, che sono nella vita anche marito e moglie.
 

robarr

New member
devo dire che l'esecutore mi è piaciuto di più. Tuttavia anche questo come il primo della serie " L'ipnotista" è un buon libro. Consigliato
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Una ragazza ed una donna sono state uccise in una casa d’accoglienza per ragazze difficili. Un’altra ragazza, Viki Bennet, è scappata nella foresta e sembra aver sequestrato un bambino di quattro anni. La polizia è in stallo, le indagini proseguono alla cieca, ma tutto sembra portare proprio a Viki. Joona Linna, l’enigmatico commissario finlandese in forza alla polizia criminale, non potrebbe indagare perché è in corso un’indagine disciplinare sul suo operato in un precedente caso. Eppure, testardo ed intuitivo come sempre, non riesce a tenersi lontano dal caso. Qualcosa non quadra, molte cose non tornano. E soprattutto dove sono Viki e Dante, il bambino che era sull’auto che la ragazza ha rubato per fuggire? Cosa nasconde, cosa significa la posizione del corpo della ragazza uccisa? Com’è possibile che le armi del delitto siano due? E poi cosa c’è di vero nelle testimonianze di Flora, la donna che continua a chiamare la polizia rivelando particolari sull’omicidio sconosciuti ai più? Una storia che verrebbe messa a tacere troppo presto se Joona fosse meno bravo e seguisse gli ordini che gli vengono impartiti, ma lui è così: fa ciò che si deve fare, agisce d’impulso, seguendo le sue intuizioni, anche se poi dovrà pagarne le conseguenze.
Un thriller al cardiopalma, dalla prima all’ultima pagina, come tutti quelli cui ci hanno abituato gli scrittori nascosti sotto lo pseudonimo di Lars Kepler. “La testimone del fuoco”, infatti, è il terzo romanzo della serie con protagonista il commissario Joona Linna, segue a “l’ipnotista” ed a “l’esecutore” dal quale prende le mosse catturando un’amo lasciato lì, non spiegato nel precedente libro, riguardante la storia personale di Joona. Qui, in “la testimone del fuoco”, il passato del commissario comincia a chiarirsi ai nostri occhi, anche se il finale, per quanto lo riguarda, resta aperto. Fin dal primo romanzo, infatti, siamo portati a chiederci perché Joona sia così restio a lasciarsi andare con Disa, la sua ragazza e l’interrogativo si fa ancora più grande nell’”esecutore”… qui, finalmente qualcosa ci viene chiarito, anche se gli avvenimenti sono ancora in divenire e di certo li ritroveremo nel prossimo romanzo.
Ma tornando al libro in sé, trovo che sia davvero ottimo: il ritmo è alto, la tensione è pressante, l’attenzione non cala mai, complice anche lo stile stringato di Kepler. Frasi veloci, descrizioni pertinenti ma mai invadenti, tutto funzionale al racconto. La serie con Joona Linna continua a non deludermi. Ovviamente vi consiglio questo libro, ma vi consiglierei anche di leggere i romanzi in ordine di uscita, proprio per seguire il filo narrativo riguardante la vita di Joona che si delinea pian piano, libro dopo libro. “La testimone del fuoco”, comunque, è un thriller in cui passato e presente si scontrano per chiudere un cerchio di morte cominciato con un gioco fra bambini e finito con le fiamme. Non vi dico altro: buona lettura.
 
Alto