Gramellini, Massimo - L'ultima riga delle favole

malafi

Well-known member
Tomàs è una persona come tante. E, come tante, crede poco in se stesso, subisce la vita ed è convinto di non possedere gli strumenti per cambiarla. Ma una sera si ritrova proiettato in un luogo sconosciuto che riaccende in lui quella scintilla di curiosità che langue in ogni essere umano. Incomincia così un viaggio simbolico che, attraverso una serie di incontri e di prove avventurose, lo condurrà alla scoperta del proprio talento e alla realizzazione dell'amore: prima dentro di sé e poi con gli altri. Con questa favola moderna che offre un messaggio e un massaggio di speranza, Massimo Gramellini si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall'infanzia. Quale sia il senso del dolore. Se esista, e chi sia davvero, l'anima gemella. E in che modo la nostra vita di ogni giorno sia trasformabile dai sogni.

Per quanto apprezzi il Gramellini giornalista, per quanto apprezzi il suo modo di scrivere ... questo libro non l'ho proprio apprezzato.
Come definirlo?
Una favola?
Un trattato di filosofia spicciola?
Una specie di Divina Commedia (mi perdoni il Divin Poeta per il paragone assai irriverente) all'interno del quale il protagonista compie un percorso di catarsi e ricerca della consapevolezza, che sfocia spesso nel banale, nel già scritto ed ascoltato.
Certo, se ne isolassimo delle singole frasi o pensieri ne verrebbe fuori una bella raccolta di aforismi.
Ma se il libro, invece di avere 270 pagine, ne avesse avute 70, credo sarebbe stato molto più piacevole.
Voto: 2/5
 

libraia978

New member
Concordo con le tue affermazioni. A mio avviso un po' troppo vsinario. Mami piace così tanto Gramellini, chenon potevo fare meno di leggerlo.
 

ChocoBea12

New member
Grazie ad entrambi i pareri sovrastanti al mio messaggio, ora so cosa aspettarmi in caso leggerò questo libro! Era un po' che ci pensavo! :)
 

Eve

Member
Concordo con chi mi ha preceduta: il libro è una splendida raccolta di aforismi; più volte, leggendolo, ho pensato che, se fossi stata una di quelle persone che sottolinea ed evidenzia i libri, probabilmente adesso questo sarebbe un bellissimo arcobaleno :mrgreen: . Ma non di più: come romanzo l'ho trovato decisamente troppo sognante.
 
Alto