Simenon, Georges - Colpo di luna

Meri

Viôt di viodi
Joseph Timar ha lasciato La Rochelle pieno di entusiasmo e spavalderia e quando ha fatto il suo ingresso al Central, l'unico albergo di Libreville, mentre il boy gli serviva un whisky nel caffè dalle pareti adorne di maschere africane, si è sentito un vero colono. Poi c'è stata la prima notte, piena di fruscii, di rumori indefinibili, tutto un brulicare di animali sconosciuti. Al risveglio l'ha vista sulla porta, che esaminava il suo corpo di adolescente con uno sguardo carico di una sensualità intenerita, quasi materna. Da quella mattina è diventato l'amante di Adèle, la proprietaria del Central. (Ibs)

L'ho letto secoli fa e non ho un ricordo preciso.
Magari qualcuno di voi l'ha letto più di recente e può inserire un vero commento.
 

MonicaSo

Well-known member
Simenon ambienta questo noir in Africa, è un'Africa coloniale, del 1932, in cui gli africani non contano nulla, hanno occhi impauriti, vivono affranti, senza speranza di ricevere giustizia. I bianchi invece sono padroni, viziosi, folli, assassini, razzisti, ambigui...
E in questo ambiente arriva il giovane Timar che non si adegua alle abitudini del posto e riesce, a un certo punto, a uscire da questo "vortice" di follia e tornare in Francia.
Una denuncia di Simenon alle idee colonialiste dell'epoca... ma il romanzo non è dei suoi migliori.
 
Alto