Ugly Betty
Scimmia ballerina
Mi sarei potuto aspettare di tutto dai miei compiti di latino, tranne che di trovare divertente un libro scritto duemila anni fa (e no, non si tratta dei Vangeli).
Un filosofo squattrinato, Encolpio, che rivaleggia con Asciilto per le attenzioni del giovane (e scafato) Gitone; Trimalchione, liberto arricchito e cafone, che invita i tre a cena; Eumolpo, poeta vecchio e patetico, con cui Eumolpo e Gitone si imbarcano; Lica e Trifena, vecchi amanti dei due e ora loro nemici, incontrati durante la traversata finita in tragedia...
Pornissimo, esagerato e comico all'inverosimile; è difficile trovarsi davanti a passi memorabili (come quello del monologo di Encolpio con il suo pene impotente o quello del dildo di cuoio che una sacerdotessa di Priapo cerca di usare come parte di un incantesimo per curare il problema) senza rotolarsi per terra, minimo.
Ma il momento migliore arriva quando ti chiedono perché ridi, cosa starai mai leggendo; rispondere "oh, nulla, compiti di latino" non ha prezzo.
(Anobii)
un piccolo estratto:
(...) quando fece il suo ingresso Trimalchione che (...) disse: "Scusatemi, amici, ma ormai da molti giorni il mio intestino non mi dice il vero. E i medici non si raccapezzano. (...) Pertanto, se qualcuno di voi ha voglia di fare i suoi bisogni, non c'è da peritarsi. Nessuno di noi è nato senza buchi. Per me non c'è tortura maggiore che trattenersi. (...) Comunque io non proibisco a nessuno di fare, nel triclinio, ciò che gli aggrada, (...) che poi se viene da fare qualcosa di più consistente, fuori c'è tutto l'occorrente: acqua, pitali e tutti gli altri piccoli accessori. Datemi retta, se il meteorismo va al cervello, provoca flussioni in tutto il resto del corpo!"
cap 47
Un filosofo squattrinato, Encolpio, che rivaleggia con Asciilto per le attenzioni del giovane (e scafato) Gitone; Trimalchione, liberto arricchito e cafone, che invita i tre a cena; Eumolpo, poeta vecchio e patetico, con cui Eumolpo e Gitone si imbarcano; Lica e Trifena, vecchi amanti dei due e ora loro nemici, incontrati durante la traversata finita in tragedia...
Pornissimo, esagerato e comico all'inverosimile; è difficile trovarsi davanti a passi memorabili (come quello del monologo di Encolpio con il suo pene impotente o quello del dildo di cuoio che una sacerdotessa di Priapo cerca di usare come parte di un incantesimo per curare il problema) senza rotolarsi per terra, minimo.
Ma il momento migliore arriva quando ti chiedono perché ridi, cosa starai mai leggendo; rispondere "oh, nulla, compiti di latino" non ha prezzo.
(Anobii)
un piccolo estratto:
(...) quando fece il suo ingresso Trimalchione che (...) disse: "Scusatemi, amici, ma ormai da molti giorni il mio intestino non mi dice il vero. E i medici non si raccapezzano. (...) Pertanto, se qualcuno di voi ha voglia di fare i suoi bisogni, non c'è da peritarsi. Nessuno di noi è nato senza buchi. Per me non c'è tortura maggiore che trattenersi. (...) Comunque io non proibisco a nessuno di fare, nel triclinio, ciò che gli aggrada, (...) che poi se viene da fare qualcosa di più consistente, fuori c'è tutto l'occorrente: acqua, pitali e tutti gli altri piccoli accessori. Datemi retta, se il meteorismo va al cervello, provoca flussioni in tutto il resto del corpo!"
cap 47
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