Axel, Gabriel - Il pranzo di Babette

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
Babette è una raffinata cuoca francese, apprezzatissima dai buongustai, che nel 1871 per ragioni politiche deve lasciare Parigi e trova rifugio in un paesello della costa danese dimenticato da Dio. Dopo anni di modesto servizio presso due anziane sorelle, Babette organizza un pranzo fastoso grazie alla vincita ad una lotteria, affermando clamorosamente la sua arte sopraffina.

Film danese del 1987 che si portato a casa l'Oscar come miglior film straniero.
E' un inno al vino intenso e profumato, a fragranti antipasti, a ricercati primi piatti, ad abbondanti e saporiti secondi, a leggere insalatine per contorno, a golosi dessert e all'immancabile caffè corretto...un trattato gastronomico che ci fa capire come il cibo non solo incanti occhi e palato ma riesca anche a sedurre corpo e anima, se ben cucinato s'intende. Un (buon) pranzo in compagnia diventa il rimedio per scacciare la tristezza e il grigiore che, certe volte, ci perseguitano. Si magia per guarire e per perdonare il prossimo.
Dietro a questo, poi, si nasconde una storia leggera come la neve e un passato malinconico fatto di occasioni mancate.
Da vedere.
 

gamine2612

Together for ever
:wink:L'ho visto e rivisto alcune volte.Mi piace riscoprire ogni volta come il tripudio delle pietanze, ben cucinate ed egregiamente servite riscaldi un gruppo di grigi, freddi e rigidi personaggi di uno sperduto villaggio nordico.
 

Apart

New member
Davvero bello questo film, lo si guarda con leggerezza ma vi si scorgono dietro significati profondi.

La varie figure religiose invitate a pranzo si compiaciono l'una con l'altra di essere retti e devoti a Dio, di saper distinguere il giusto dallo sbagliato. Tutti considerano peccaminoso il gesto di Babette, di ordinare quelle insolite pietanze, una così grossa quantità, da cucinare per il pranzo, sono lì lì per demonizzarne la figura. Ma il pasto si rivela invece insolito, originale, sorprendente, così invitante, gustoso e bello, da caricarsi di altri significati. Non è più solo momento per cibarsi, per saziare il proprio stomaco, diventa momento per socializzare, per riappacificarsi l'uno con l'altro, momento di senso, di possibilità di comunione con Dio.
Babette qui è l'esempio della grandezza umana, un umile donna che coltiva tanto tempo la creatività dentro di sè per poi trovare l'occasione giusta per manifestarla, senza alcuna ostentazione, ma soltanto per rendere piacere agli altri, a chi l'ha ospitata, per tornare a creare, a divertirsi con se stessa, a godere della preparazione del cibo, visto qui come bellezza, arte, come dono divino.
 
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isola74

Lonely member
L'ho trovato molto lento e solo alla fine, con i preparativi del pranzo un po' più interessante.
Dal punto di vista religioso non mi pare dica nulla di che, dal punto di vista umano invece, Babette, che da fondo a tutte le sue ricchezze appena conquistate per dare sfogo alla sua creatività, pur lontana dai fasti di un tempo, è l'esempio di come dovremmo sempre saper sfruttare i nostri doni, le nostre capacità, a prescindere da chi li apprezzerà, soprattutto per se stessi.
 
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