Avati, Pupi - Le strelle nel fosso

Nel'anno 1700 quattro fratelli vivono con il loro padre in una vasta pianura paludosa, isolati dal mondo e senza mai aver conosciuto altra donna che la propria madre, morta diversi anni prima. Un giorno, nella loro vita stramba e sospesa allo stato infantile, popolata di curiose credenze e fantastiche apparizioni, arriva Olimpia, una ragazza che si stava recando in una villa poco distante dalla casa dei cinque. Il carro su cui Olimpia viaggiava aveva sbagliato strada e si era impantanato, così i ragazzi la ospitano in casa loro. Tutti si innamorano di lei, e lei di loro, e i sei vivono felici, ma come ogni favola che si rispetti, anche questa ha il suo finale, che non è proprio come uno se lo immaginerebbe... o sì?!

La storia mi ha subito ricordato Biancaneve, una Biancaneve surreale e allucinata.
Sebbene non mi sia piaciuto molto, devo dire che ha il merito di essere un film davvero insolito e mi ha colpito molto l'idea. Gli attori sono molto bravi, e l'ambientazione e la vita di queste persone è resa magnificamente.
Senza svelare nulla, il mio punto interrogativo sul finale sta a significare che non è chiaro. Quello che io avevo pensato, leggendo qualche recensione su internet, non si è rivelato esatto, ma io continuo a pensare che non sia del tutto sbagliato e che l'interpretazione può forse restare aperta. Un mio amico me ne ha anche data una ulteriore completamente diversa, per cui mi sento di consigliare vivamente di guardare questo film.