Vero Elisa.
Me ne sono accorto fin troppo spesso, anche perché ho provato a pubblicare, ma il mondo è lo stesso anche qui, almeno per certi versi.
Del resto in Italia molti grandi del dopoguerra, oltre agli intoccabili Calvino, Gadda, Pavese, sono ad esempio Landolfi, Bontempelli, Malerba, e altri ancora che hanno scritture sapienti e incisive ma meno pubblico.
In un certo senso sarebbe meglio appartenere a questa seconda categoria, no?
Farò una bella ricerca su questo autore e proverò a leggerlo, grazie!