Guarda, io ho appena letto le tragedie di Sofocle, di Euripide e di Eschilo, che poi sono i 3 tragediografi di cui ci sia rimasto qualcosa.
Oltreché Omero che tra i greci ha fama anche maggiore (Iliade, Odissea)
Non c'è molto altro, a meno di finire nella filosofia.
I tre di solito prendono episodi della storia greca e danno vita a veri e propri miti dell'età classica che sono durati fino a noi come Antigone, Edipo Re, Elettra e altro ancora.
I copioni sono simili, c'è un coro che commenta e consiglia i protagonisti, spesso indecisi o impossibilitati ad agire, e qui c'è la questione del destino ineluttabile, della reverenza verso gli dei dell'Olimpo, del loro rapporto invasivo con gli umani, del timore di questi ultimi per le loro decisioni. Si leggono facilmente.
Con Omero hai o la storia della guerra di Troia, piena di azione e virtù guerriere, o il rientro a Itaca di Ulisse, la sua astuzia, le sue virtù, è la storia che si conosce di più.