XXXIX Cineforum - Hong Kong Express di Wong Kar-Wai

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alessandra

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Questa discussione è dedicata al film vincitore del XXXIX Cineforum

Hong Kong Express
di Wong Kar-Wai
Mi raccomando, guardatelo (anzi guardiamolo :mrgreen:)

 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Sono molto curioso di leggere quello che scriveranno gli altri partecipanti :D Osserverò con occhio assai critico! :mrgreen: Vedrò di approntare una buona riduzione della mia recensione prossimamente.. :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Sono tre giorni che provo a scrivere qualcosa ma non ci riesco, è come se, nonostante le mille sfumature e i particolari magari importanti che mi saranno sfuggiti, distratta come sono - è un film da guardare e riguardare, con spirito lieve e grande attenzione - l'anima del film si fosse insinuata in me, ma non riuscisse a parlare o io non riuscissi a darle forma, pur sentendomi con lei perfettamente in sintonia :)
Per me, totalmente digiuna in fatto di cinema asiatico, è stata una sorpresa... atmosfere impalpabili e reali allo stesso tempo, scene di pura poesia, semplice e complesso,
un film che parla d'amore in modo inusuale ma così vero, un film di sensazioni più che di fatti.. davvero bello, tornerò qui ma per il momento voglio dire a tutti di guardarlo perché ne vale la pena e anche perché vorrei scambiare le mie opinioni con voi!!!

Tra l'altro è facilmente reperibile, si trova sul tubo :wink:
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Sono tre giorni che provo a scrivere qualcosa ma non ci riesco, è come se, nonostante le mille sfumature e i particolari magari importanti che mi saranno sfuggiti, distratta come sono - è un film da guardare e riguardare, con spirito lieve e grande attenzione - l'anima del film si fosse insinuata in me, ma non riuscisse a parlare o io non riuscissi a darle forma, pur sentendomi con lei perfettamente in sintonia :)
Per me, totalmente digiuna in fatto di cinema asiatico, è stata una sorpresa... atmosfere impalpabili e reali allo stesso tempo, scene di pura poesia, semplice e complesso,
un film che parla d'amore in modo inusuale ma così vero, un film di sensazioni più che di fatti.. davvero bello, tornerò qui ma per il momento voglio dire a tutti di guardarlo perché ne vale la pena e anche perché vorrei scambiare le mie opinioni con voi!!!

Tra l'altro è facilmente reperibile, si trova sul tubo :wink:

Va bene, parliamone.. :D
Bella frase "digiuna di cinema orientale" ;) i 3/4 dei film Hongkong/Taiwan del periodo sono di questo tipo, presentano questa "corposità", peccato il cinema orientali porti con se una "cattiva" nomea ;) (ma questo è un altro discorso)
.
Ti chiedo, tu pensi veramente che questo sia un film che parla principalmente di amore?

Quale delle due parti hai gradito maggiormente? (anche se la risposta, ti chiedo scusa Brigitte, è piuttosto scontata) :D
 

alessandra

Lunatic Mod
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Spoiler - scusate la logorrea, non mi sono resa conto

Va bene, parliamone.. :D
Bella frase "digiuna di cinema orientale" ;) i 3/4 dei film Hongkong/Taiwan del periodo sono di questo tipo, presentano questa "corposità", peccato il cinema orientali porti con se una "cattiva" nomea ;) (ma questo è un altro discorso)
.
Ti chiedo, tu pensi veramente che questo sia un film che parla principalmente di amore?

Quale delle due parti hai gradito maggiormente? (anche se la risposta, ti chiedo scusa Brigitte, è piuttosto scontata) :D

Provo a risponderti...
No, non posso dire che parli "principalmente" di amore...ma mi ha colpito il modo del regista di trattare l'amore, così diverso dal cinema americano o anche europeo. Non potrei dire "questo film parla di...", è troppo difficile, secondo me parla di mille cose, partendo dalla solitudine, dall'alienazione dei protagonisti (o dell'essere umano in genere?) - tanto è vero che i due agenti protagonisti non hanno nemmeno un nome, ma vengono identificati con un numero - in una grande città, una Hong Kong che, credo per via del suo percorso, sembra possedere allo stesso tempo tratti occidentali e orientali, una città alienante dove è ancora più evidente il disorientamento dei personaggi, sembrano tutti sperduti chi in un modo chi in un altro, chi si è dato alla malavita e chi è costretto a fare un lavoro frustrante in un fast-food e ascolta sempre (o quasi) la musica a volume altissimo, quasi per annullare la vita circostante, insopportabile. Finché, siccome tutti abbiamo bisogno di aggrapparci a qualcosa, quest'ultima si innamora di una persona che quasi non conosce, un cliente, non gli dice niente ma utilizza le sue chiavi (lasciate lì dalla ex fidanzata di lui) per "viverlo" attraverso gli oggetti della sua casa. E qui l'incomunicabilità si tramuta in comunicazione, una forma di comunicazione anomala, nel senso che loro due non si incontrano ma lei sembra appagata dal rapporto con gli oggetti, ci gioca, ne modifica la sistemazione, piange quando trova tracce di altre donne, ed è così che a suo modo comunica con lui, ed è qui soprattutto che mi riferivo ad una forma particolare di amore, in cui il sogno supera la realtà e non per questo il sentimento viene sminuito, una cosa che forse nel cinema occidentale avverrebbe solo nell'attesa di un lieto fine classico. Qui, come nella vita, il sentimento difficilmente coincide con quello dell'altro.
Gli oggetti vivono quasi di vita propria; quando il padrone è triste, gli strofinacci piangono e le saponette "dimagriscono", e viceversa. In realtà è stata la ragazza ad apportare le dovute modifiche, ma lui non se ne accorge, e questo mi ha colpito molto perché qui è evidente la sua alienazione dal mondo e la sua totale concentrazione sulla propria interiorità, chi non si accorge delle modifiche avvenute in casa propria, soprattutto se vive da solo?
E poi si parla del destino, del caso, delle storie e delle persone che si sfiorano ma non si incontrano, delle mille possibilità che la vita ci offre e ci toglie, anche nello stesso momento. Dell'apparente rassegnazione dei personaggi, che nei momenti più impensati però si aggrappano alla vita. Come succede all'(adorabile, in particolare quando si inc**** con il tizio che ha ritirato i barattoli in scadenza perché "anche lui è attratto dalle novità" :mrgreen:) protagonista della prima storia, che esorcizza il suo dolore collezionando barattoli di ananas che scadano il giorno del suo compleanno e stabilisce che all'ultimo barattolo smetterà di pensare alla donna che l'ha lasciato (e che ama l'ananas), forse per lui è l'unico modo per dare una scadenza ai sentimenti o ai ricordi. E anche lui si aggrappa alla vita, che ha le sembianze di una donna misteriosa, il cui sguardo non è mai evidente, una donna dal presente burrascoso. E poi c'è la corsa, con cui forse riuscirà a esorcizzare parte del dolore. Per chi? Per la prima ragazza? Per la bionda? Per se stesso? Anche qui l'incomunicabilità è palpabile nel momento in cui i due "dormono" insieme, o meglio lei dorme e lui no, ma allo stesso tempo lui a suo modo la ama o crede di amarla e sembra contento di ricevere gli auguri di compleanno da lei, anche qui sembra ci sia una forma di comunicazione quasi a senso unico, anomala, a suo modo poetica.
Mi chiedi quale delle due storie ho preferito, è vero che di getto avrei detto la seconda, come hai dato per "scontato" :BLABLA:BLABLA:mrgreen: l (dovrò chiedere scusa anche io a Brigitte? No, preferisco chiedere scusa a 223), ma mi costa fare una scelta e comunque credo che nessuna delle due parti avrebbe lo stesso significato presa da sola. Sono due storie che apparentemente non si incontrano se non in qualche fugace momento, che però dà un senso al tutto. Il regista ci racconta cosa succede, ma in ogni attimo ci lascia intuire o meglio immaginare "cosa sarebbe successo se". Momenti evanescenti e impalpabili come l'incontro di cinque secondi tra la cameriera del locale e 223, ci ricordano quante possibilità, in ogni momento, sfumano (e se devo essere più pratica mi hanno fatto pensare "ma che cavolo, io mi sarei innamorata di lui" :mrgreen:)
E' un film che sembra perennemente in bilico tra la malinconia, la solitudine più assoluta e d'altro canto l'inevitabile speranza che tiene in vita l'essere umano.
Sono partita con l'idea di rispondere a Des, ma in realtà poi sono andata OT :mrgreen: nel senso che il mouse scrive fesserie da solo :) sono andata di getto, un flusso di pensieri confusi.
Per me è un film originalissimo, profondo, poetico, sensibile. In sintesi, non ci avrò capito niente ma è un film che mi resterà dentro e lo promuovo con 10 e lode :D.
Chissà perché i protagonisti sono due agenti di polizia :?
Des, tu che invece sembri conoscere questo tipo di cinema cosa ne pensi? Sono curiosa... Chi altro l'ha visto? Scusate se sono incalzante, ma sono proprio curiosa curiosa curiosa...:MUCCA
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Grazie per la valevole spiegazione! :) E' stato molto interessante vedere come una persona che non pratichi questi sentieri abitualmente percepisca film del genere. M'è piaciuta la collocazione che hai attribuito all'amore; Wong Kar-wai, esponente di punta della "seconda New Wave", è infatti autore legato alla tradizione ed il cinema "di genere", in questo caso il melodramma (che mantiene le storie d'amore al centro), è quello che si collega di più alla cultura popolare.
Per non dilungarmi in maniera eccessiva (questo è uno dei miei 3 film del cuore :D ), mi limiterò a poche annotazioni: direi che rispetto a te evidenzierei l'uso narrativo della voce fuoricampo, fondamentale strumento con cui viene tenuto insieme l'intero tessuto filmico, normalmente frammentato, colmo di intrecci, parallelismi, situazioni aperte ed imprevedibili (riprese dal maestro Tam), parole e situazioni ripetute. Maniacale attenzione è data alla colonnna sonora, nonchè al montaggio (ricordo che Wong gira 10 e monta 1 :mrgreen: ), la fotografia è affidata (caso raro nel cinema d'oriente) all'occidentalissimo, capace, nonchè abituale collaboratore, C.Doyle, che conferisce di volta in volta toni cupi o brillanti.
Girato durante le pause di "Ashes of time" (lo so, è un wuxia, ma mi permetto di consigliarlo) con budget esiguo, è comunque dotato di evidenti vituosismi tecnico-stilistici: grandangoli, step-framing, piano-sequenza con camera a mano, inquadrature ristrette e sature di oggetti (durante le conversazioni, per mostrare lo stato di oppressione dei personaggi, ad esempio vedasi la scena del dailogo tra 663 e il proprietario del chiosco), tutto per dare una parvenza di "cinema verità"; in questo contesto, e qui ti rispondo Alessandra, non conta che siano o meno poliziotti o lattai i protagonisti, importano le loro azioni; come hai detto bene tu, l'importante è che siano le immagini a parlare, le inquadrature colme di colori, di persone, di superfci specchianti oppure vuote ma riprese da angolature inconsuete.
L'amore (qui mostrato nelle sue sfaccettature di sentimento effimero) è il motivo d'immediato impatto dell'opera, ma i temi principali di questo sono il tempo, l'ossessione per le scadenze (gli ananas, l'appuntamento sul volo aereo) e la città di Hong Kong. Questo si lega inevitabilmente alla sottesa paura ed immane incertezza rappresentata dall'handover che si sarebbe concretizzato di lì a pochi anni. In questo scenario si muovono, spaesati, i personaggi di queste due storie.
Ed io, per l'ennesima volta, mi ritrovo, prima in compagnia di Brigitte durante la fuga attraverso le "Chungking Mansion", poi davanti al chiosco dove Faye canta (veramente) "Dream" dei Cranberries :)
 

pigreco

Mathematician Member
Grazie per la valevole spiegazione! :) E' stato molto interessante vedere come una persona che non pratichi questi sentieri abitualmente percepisca film del genere. M'è piaciuta la collocazione che hai attribuito all'amore; Wong Kar-wai, esponente di punta della "seconda New Wave", è infatti autore legato alla tradizione ed il cinema "di genere", in questo caso il melodramma (che mantiene le storie d'amore al centro), è quello che si collega di più alla cultura popolare.
Per non dilungarmi in maniera eccessiva (questo è uno dei miei 3 film del cuore :D ), mi limiterò a poche annotazioni: direi che rispetto a te evidenzierei l'uso narrativo della voce fuoricampo, fondamentale strumento con cui viene tenuto insieme l'intero tessuto filmico, normalmente frammentato, colmo di intrecci, parallelismi, situazioni aperte ed imprevedibili (riprese dal maestro Tam), parole e situazioni ripetute. Maniacale attenzione è data alla colonnna sonora, nonchè al montaggio (ricordo che Wong gira 10 e monta 1 :mrgreen: ), la fotografia è affidata (caso raro nel cinema d'oriente) all'occidentalissimo, capace, nonchè abituale collaboratore, C.Doyle, che conferisce di volta in volta toni cupi o brillanti.
Girato durante le pause di "Ashes of time" (lo so, è un wuxia, ma mi permetto di consigliarlo) con budget esiguo, è comunque dotato di evidenti vituosismi tecnico-stilistici: grandangoli, step-framing, piano-sequenza con camera a mano, inquadrature ristrette e sature di oggetti (durante le conversazioni, per mostrare lo stato di oppressione dei personaggi, ad esempio vedasi la scena del dailogo tra 663 e il proprietario del chiosco), tutto per dare una parvenza di "cinema verità"; in questo contesto, e qui ti rispondo Alessandra, non conta che siano o meno poliziotti o lattai i protagonisti, importano le loro azioni; come hai detto bene tu, l'importante è che siano le immagini a parlare, le inquadrature colme di colori, di persone, di superfci specchianti oppure vuote ma riprese da angolature inconsuete.
L'amore (qui mostrato nelle sue sfaccettature di sentimento effimero) è il motivo d'immediato impatto dell'opera, ma i temi principali di questo sono il tempo, l'ossessione per le scadenze (gli ananas, l'appuntamento sul volo aereo) e la città di Hong Kong. Questo si lega inevitabilmente alla sottesa paura ed immane incertezza rappresentata dall'handover che si sarebbe concretizzato di lì a pochi anni. In questo scenario si muovono, spaesati, i personaggi di queste due storie.
Ed io, per l'ennesima volta, mi ritrovo, prima in compagnia di Brigitte durante la fuga attraverso le "Chungking Mansion", poi davanti al chiosco dove Faye canta (veramente) "Dream" dei Cranberries :)

a questo punto dicci quali sono gli altri due film del cuore... :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Grazie Des per la risposta e per le precisazioni, non sapevo niente del "retroscena" del film... è affascinante l'idea del tempo come protagonista, è una cosa che si "sente" ma non mi ci ero soffermata o quantomeno non avevo tradotto in pensiero questa sensazione, e hai ragione, il momento di sbandamento che Hong Kong attraversa è reso benissimo.
E la colonna sonora! Invasiva, quasi ossessiva ma quindi è davvero Faye che canta? Ho notato che Dreams ricorre spesso anche in altri film, ora non so dire quali, uno era sicuramente un thriller e la canzone faceva da colonna sonora nei momenti più ansiogeni.
Penso che approfondirò la conoscenza di questo regista, sono contenta che questo cineforum mi abbia offerto l'occasione per conoscerlo.
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
SI, Faye Wong è principalmente una cantante che è prestata al cinema :) (possiedo pure 2 suoi album originali :mrgreen: ). Non ricordo questa canzone in alri film suoi (anche perchè non ha girato nessun thriller), forse in Mission Impossible 2? Ho assistito di persona ad una conferenza stampa di Kar-wai e lui rivendicava la grande importanza della colonna sonora nei suoi film :D (Anche questo antico retaggio degli insegnamenti di Tam ;) ).
Buone visioni Alessandra ;)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
SI, Faye Wong è principalmente una cantante che è prestata al cinema :) (possiedo pure 2 suoi album originali :mrgreen: ). Non ricordo questa canzone in alri film suoi (anche perchè non ha girato nessun thriller), forse in Mission Impossible 2? Ho assistito di persona ad una conferenza stampa di Kar-wai e lui rivendicava la grande importanza della colonna sonora nei suoi film :D (Anche questo antico retaggio degli insegnamenti di Tam ;) ).
Buone visioni Alessandra ;)

No, non volevo dire in altri film suoi, in altri film in generale o almeno in uno, ma non ricordo assolutamente nient'altro.
 
M

maredentro78

Guest
Visto,anche perché avendolo votato,mi sentivo in colpa.Film quantomeno curioso,all'inizio mi è sembrato un certo tipo di film,continuando ho avuto una visione più ampia.
Il film tocca il tema dell'abbandono in amore e come viene vissuto,in realtà soprattutto dalla parte maschile.Tutto gira intorno a questo locale,credo un fast food, dove nascono i personaggi femminili,dove poi s'incontrano vari personaggi e prendono vita le storie.Ci sono 2 episodi distinti di 2 uomini abbandonati dalla propria compagna.Il primo mi colpisce solo per certe frasi come quella sulla scadenza,tutto ha una scadenza forse anche l'amore mentre il secondo mi ha sorpresa tanto.In entrambi gli episodi c'è un rifiuto a non accettare l'abbondono tradotto con "riti"neanche troppo simbolici,per il primo comprare un'infinità di scatolette di ananas con la stessa data di scadenza che indica anche la presa di coscienza della fine della storia,nel secondo il non aprire una lettera.Il secondo episodio mi ha dato speranza,una grande speranza.Alquanto curioso nel secondo episodio che lei entri forzatamente nel suo intimo,la casa e gliela cambi tutta e che lui non si renda conto se non con il tempo di tale cambiamento.
Non ho letto prima i commenti perché non m'influenzassero,ora me li leggo.:wink:
 
M

maredentro78

Guest
Anche a me!! Ma non tanto per la fine ma per quanto è tenace lei, allo stesso tempo senza chiedere niente :)
Lei è un personaggio curioso!!ma devo ammettere che anche lui quando alla fine compra il locale del cugino una certa tenerezza mi ha fatto!e anche per aver conservato la sua lettera con la prenotazione.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Lei è un personaggio curioso!!ma devo ammettere che anche lui quando alla fine compra il locale del cugino una certa tenerezza mi ha fatto!e anche per aver conservato la sua lettera con la prenotazione.

Sì, anche a me... :D
Cinefili, dove siete? Questo è un film curioso e interessante da vedere...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Sì, anche a me... :D
Cinefili, dove siete? Questo è un film curioso e interessante da vedere...

questo giro passo, ne ho fatti XXXVIII TUNZZZ ogni tanto una pausa aiuta i cinematografari come me :mrgreen: e poi sono alle prese con la sfida alla quale ti invito a partecipare :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Probabilmente sono intenti a vedere "Un sapore di ruggine e ossa", sai, al peggio non c'è mai fine.. :D

Se dici "al peggio non c'è mai fine" significa che anche tu l'hai visto, altrimenti non potresti giudicarlo, giusto? E ciò significa che si può trovare il tempo e la curiosità per vedere entrambi i film!
Chiusa questa piccola parentesi, in questo 3d continuiamo a parlare solo di Hong Kong Express, per favore :)
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
questo giro passo, ne ho fatti XXXVIII TUNZZZ ogni tanto una pausa aiuta i cinematografari come me :mrgreen: e poi sono alle prese con la sfida alla quale ti invito a partecipare :)

Mi piacerebbe molto, ho sempre parecchie difficoltà di reperimento dei film e...poco tempo e testa in questo periodo..ma ci penserò :D
 

mickes

New member
complimentoni per la scelta! :)
indubbiamente tra i migliori di Kar-wai, capolavoro melò in cui sono stupendamente rappresentati tutti gli ingredienti primari del suo cinema: alienazione urbana, solitudine, amore romantico, ricercatezza musicale e non ultimo, stilizzazione e sperimentalismo visivo. da vedere, subito dopo, Angeli perduti che è una sorta di sequel che prende vita dal prolugamento di un episodio che in teoria sarebbe dovuto essere in Hong kong express, una scelta (fortunatissima :D) tutto a causa del minutaggio: perchè a Hong kong le produzioni non devono superare le due ore complessive. Angeli perduti varia, rispetto alla pellicola precedente, nei toni cupi e disillusi, dolenti e sofferti dentro una notte mai così schiva e spettrale!
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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