Parks, Tim - Bontà

an.bal

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Ecco la trama:
George è figlio di un missionario ucciso in Burundi e di una madre religiosissima e "ostinatamente ottimista" che, ritornata in Inghilterra con i figli, dedica il resto della sua vita all'attività della chiesa metodista e ad accudire il vecchio padre dispotico. Nauseato dalla bigotteria materna e determinato a emanciparsi dalla famiglia, George decide di sposare Shirley, una facoltosa ragazza della quale è perdutamente innamorato. I due giovani sposi conducono una vita brillante, fino a quando nasce Hilary, una bambina affetta da una grave forma della sindrome di Down. Ben presto si rendono conto che la loro vita non sarà mai più la stessa e, benché amino la figlia, cominciano a interrogarsi sul senso di un'esistenza tanto infelice, sia per loro che per la bambina. Insofferente e pragmatico, George fa operare Hilary, ma senza ottenere alcun miglioramento. Nei toni corrosivi di una commedia grottesca, i lettori assistono all'evoluzione della coscienza morale di George.

Giudizio: 8/10

Il giudizio sicuramente può essere influenzato per l'alta considerazione verso Tim Parks di cui ho letto quasi tutto tradotto in italiano. Bella storia, dura e coinvolgente che disegna diverse forme di bontà correlandole sempre a diversi livelli di colpa. L'inizio, la prima frase da il tono a tutto il libro: il padre di George muore da missionario ed eroicamente ...........ma per George era solamente morto per colpa sua (del padre). Il tentativo di sfuggire alla bontà eroica del padre, alla bontà religiosa della madre, conducendo una vita "media" si interrompe drasticamente nel confronto con la figli handicappata. Nient buoni sentimenti, ma solo dura reltà che scivola verso una nuova bontà.......finale a sorpresa...........e che torna in mente per giorni........

Saluti a tutti.
 
Ultima modifica di un moderatore:
deve essere un libro davvero intenso e strappalacrime secondo me dato il tema che si affronta, mi sbaglio??
 

an.bal

New member
intenso si, ma non strappalacrime.
Certo il tema avrebbe sicuramente permesso di giocare sui sentimenti, facili sentimenti. Invece qui George e Shirley vivono in profondità (diverse) l'esperienze che la vita gli pone davanti.
Siamo negli anni ottanta, George viaggia alla grande sull'onda del successo nel lavoro...Shirley non è contenta della sua vita.......ma l'arrivo di un figlio handicappato stravolge tutto per chi l'accetta e per chi non l'accetta................
La bontà si impone nella vita dei protagonisti con sfaccettature e intensità diverse.
Tutto vero, niente sdolcinature...............
ma non voglio svelare troppo!
ciao.
 

an.bal

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intenso si, ma non strappalacrime.
Certo il tema avrebbe sicuramente permesso di giocare sui sentimenti, facili sentimenti. Invece qui George e Shirley vivono in profondità (diverse) l'esperienze che la vita gli pone davanti.
Siamo negli anni ottanta, George viaggia alla grande sull'onda del successo nel lavoro...Shirley non è contenta della sua vita.......ma l'arrivo di un figlio handicappato stravolge tutto per chi l'accetta e per chi non l'accetta................
La bontà si impone nella vita dei protagonisti con sfaccettature e intensità diverse.
Tutto vero, niente sdolcinature...............
ma non voglio svelare troppo!
ciao.
 
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