Gier, Kerstin - In verità è meglio mentire

libraia978

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158 di quoziente intellettivo, plurilaureata, brava musicista, una maga con i numeri, carina, un po' freak e... vedova a nemmeno trent'anni: Carolin trova che la sua vita sia decisamente complicata e che la sua intelligenza rappresenti più che altro un impiccio nella ricerca della felicità. Ha abbandonato il fidanzato Leo per il padre di lui, Karl, uomo ben più affascinante e in grado di apprezzare le qualità di lei. Ma dopo cinque anni Karl muore lasciandola in un mare di guai, primo fra tutti una favolosa eredità di cui Carolin non sospettava l'esistenza, e un esercito di parenti infuriati che la rivendicano. Fra pessime psicoterapeute, farmacisti sospettosi e avvocati minacciosi, Carolin cerca di superare il suo dolore, cavarsi fuori dai guai e, perché no?, trovare l'uomo giusto per lei e a cui non importa se è "troppo" intelligente.

Questo libro mi è capitato tra le mani quasi per caso, ma siccome credo molto nel fatto che i libri n un determinato momento ti scelgono loro e non sei tu che li scegli, l'ho letto comunque anche se in quel momento non mi ispirava particolarmente. Invece mi sono dovuta ricredere. Decisamente non è un capolavoro, ma una lettura estiva da ombrellone per svagarsi un po', ma non eccessivamente banale, come spesso capita in questo genere di libri.
Sminuirsi per trovare un uomo? MAI!!!
 
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