Cappello, Pierluigi - Assetto di volo

elisa

Motherator
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Commentare una raccolta di poesie non è facile come per la prosa, intanto perché non c'è una trama e poi la suggestione spesso è tutta emotiva, personale, difficilmente dicibile.
Posso dire che queste sono poesie di un poeta, non è una banalità ma la constatazione che la forma poetica per Cappello è necessaria, sembra che non possa farne a meno, sia quando usa l'italiano che quando usa il friulano, la costruzione è altamente poetica e musicale, si gode di loro anche al di là del significato delle parole.
Io preferisco per la musicalità quelle in lingua friulano, sono così sonore da commuoverti solo ad una prima lettura.

Gerico

È raro sentire cantare in strada
molto più raro sentire fischiare
o fischiettare
se qualcuno lo fa
l'aria sembra fargli spazio
ti sembra che un refolo muova
la flora dei tuoi pensieri
ti metta dove prima non eri;
ma come passa chi fischia
la noia stende le vertebre al sole
e tu rientri dov'eri
dietro il douglas dei serramenti
dentro il livore
degli appartamenti
al tango delle dita sul tavolo ti chiedi
da quali trombe scosse
scrollate le mura
per quali brecce potremo vedere
- fresca -
come un sogno appena sbucciato
la terra che calpesteremo, allegri.

Cercli (cerchio)

Plan ch'e si poi la gnot cence sunsûr
scrivint di scûr la pagjine dai siums
cum man plui lizere dal sofli di diu;

ch'al alci il sium coronis di dolçôr
e che ti dedi la fuarce dal freit,
il polvar e il glaç dal voli de lune;

achì, dentri la gnot ch'e si consume,
cun mancul fuarce di prime doi vôi
l'olme davûr doman lla cjalaràn denant.

CERCHIO. Venga la notte e si posi piano e senza rumore / scrivendo di buio la pagina dei sogni / con mano più leggera del soffio di dio; /che il sogno alzi corone di dolcezza / e che ti porga la forza del freddo,/la polvere e il ghiaccio dell'occhio della luna;/qui, dentro la notte che si consuma,/con meno forza di prima due occhi/l'orma che avevano dietro domani la guarderanno davanti.
 
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