Orsini Natale, Maria - Il terrazzo della Villa Rosa

velvet

Well-known member
Dalla quarta di copertina:
Un terrazzo vesuviano rallegrato dal sole e dall'odore dei limoni, con il vulcano che si erge splendido e minaccioso alle sue spalle, è il palcoscenico su cui una colorita folla di personaggi vive le sue storie d'amore e di amicizia. [...]

Bellissimo scorcio di un pezzo di Italia che non esiste più. Siamo infatti nel 1938, prima della guerra, e l'autrice ci immerge in una realtà che sembra provenire da un altro mondo, da una fiaba, anche grazie alla sua prosa affabulatrice, poetica, favolistica, e alla sua profonda conoscenza del luogo e della sua antica cultura. Nella seconda parte siamo nel 1980 e vediamo come tutto quella che era è stato spazzato via dalla guerra ma soprattutto dal dopo guerra con la sua sfrenata ricostruzione e voglia di cambiamento; non restano che i ricordi di chi è sopravvissuto a testimoniare un mondo perduto per sempre.

Il libro è carino, si legge scorrevolmente (anche se c'è un po' di mescolanza tra dialetto e italiano) e con molto piacere, immersi in un alone di favola e di antiche tradizioni. Ha qualche mancanza secondo me, forse troppe piccole storie con altrettanti personaggi che però non vengono tutti fuori bene data la brevità del romanzo. A mio avviso non raggiunge il primo libro dell'autrice, Francesca e Nunziata, che mi era piaciuto molto di più, ma sono comunque contenta di averlo letto. Voto 3,7
 

Meri

Viôt di viodi
Un libro che trasmette tutte le emozioni: ti fa sentire il sole caldo sul viso, ti fa sentire il profumo delle sfogliatine e ti fa vedere il Vesuvio...
 
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