Simenon, Georges - Il Presidente

an.bal

New member
Ecco la storia:

"Era stato un uomo molto potente. Per molti, moltissimi anni. La sua carriera politica lo aveva portato a un passo dal diventare Presidente della Repubblica. Adesso, vecchio e malato, era una sorta di monumento vivente, e in tutte le redazioni dei giornali (di questo lui era certo) i "coccodrilli" dovevano essere già pronti da tempo. Eppure, da quando si era ritirato sulla costa normanna, dopo la caduta del suo ultimo governo e la sincope che lo aveva colpito, il presidente sapeva di essere strettamente sorvegliato. Non solo da quelli che lui chiamava i suoi cani da guardia - gli ispettori che si davano il cambio davanti a casa sua dietro preciso incarico del ministero degli Interni -, ma anche dall'infermiera che lo curava, dalla segretaria, e dal fedele autista. Gli stessi (e pure di questo era quasi certo) che frugavano con accanimento fra i suoi libri e le sue carte - soprattutto dal giorno in cui aveva detto a un giornalista di aver cominciato a scrivere le sue memorie "non ufficiali". Qualcuno, evidentemente, lo considerava ancora pericoloso. Ma chi? Magari uno che era stato, a venticinque anni, il suo timido, devoto segretario particolare, e che adesso stava per diventare primo ministro; uno che lui, l'anziano presidente, era certo di tenere in pugno: perchè conservava, nascosta fra le pagine di un libro, una lettera, oltremodo compromettente. Era quella che tutti cercavano? O le sue minacciate memorie? Ma in fondo, poi, che importanza aveva ormai tutto questo?"

Proprio una bella storia che racconta gli ultimi giorni di un uomo potente, che forse solo all'ultimo di quel potere sceglie di spogliarsi. Delibitato e stanco continua imperterrito a tenere sulle spine i potenti di turni che lo hanno circondato delle loro "attenzioni". All'ultimo sembra maturare la consapevolezza della morte in arrivo e come davanti ad essa tutto perda significato. ................tutti nella casa stanno recitando una parte, il Presidente recita (ma non fino alla fine) la propria.
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
questo di Simenon mi manca, mi piace molto il suo modo di scrivere da Maigret ai romanzi. Messo in lista
 

isola74

Lonely member
Altro picccolo gioiellino di Simenon in cui si esalta la sua capacità di leggere l'animo umano, senza fronzoli, con tutte le sue meschinità e paure.
Il Presidente, che è stato un uomo di potere, e in parte lo è tuttora, passerà gli ultimi giorni della sua vita in bilico tra ciò che è stato (ed è ) e ciò che sarà, o vorrà diventare.
Consigliato!
 
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