Sto leggendo questo libro per la sfida letteraria.
E' l'edizione uscita in edicola per la serie I grandi della narrativa de La biblioteca di Repubblica.
E' una versione abbreviata de La prigioniera,facente parte della raccolta Alla ricerca del tempo perduto.
Premetto che è la prima volta che provo ad accostarmi ad un'opera di Proust,ma sono 128 pagine,ne ho lette 66 e finora posso dire che la storia mi ha davvero poco entusiasmata :?.Mi sto limitando a sottolineare le citazioni più interessanti in cui mi imbatto.
Trovo lo stile pesante e per nulla scorrevole :boh:. Magari proseguendo cambierò idea.
Chi apprende sulla vita di un altro un qualche particolare esatto ne trae subito conclusioni che non lo sono e vede nel fatto recentemente scoperto la spiegazione di cose che con esso hanno proprio nessun rapporto.
La verità cambia talmente in noi che gli altri fanno fatica a raccapezzarsi.
...costringendomi a vivere assente da me stesso a causa della sua presenza continua e privandomi,per sempre,delle gioie della solitudine.
E non solo di quelle.Anche non chiedendo alla giornata nient'altro che desideri,ce ne sono alcuni- quelli provocati non dalle cose ma dalle persone-la cui caratteristica è essere individuali.
E' l'edizione uscita in edicola per la serie I grandi della narrativa de La biblioteca di Repubblica.
E' una versione abbreviata de La prigioniera,facente parte della raccolta Alla ricerca del tempo perduto.
Premetto che è la prima volta che provo ad accostarmi ad un'opera di Proust,ma sono 128 pagine,ne ho lette 66 e finora posso dire che la storia mi ha davvero poco entusiasmata :?.Mi sto limitando a sottolineare le citazioni più interessanti in cui mi imbatto.
Trovo lo stile pesante e per nulla scorrevole :boh:. Magari proseguendo cambierò idea.
Chi apprende sulla vita di un altro un qualche particolare esatto ne trae subito conclusioni che non lo sono e vede nel fatto recentemente scoperto la spiegazione di cose che con esso hanno proprio nessun rapporto.
La verità cambia talmente in noi che gli altri fanno fatica a raccapezzarsi.
...costringendomi a vivere assente da me stesso a causa della sua presenza continua e privandomi,per sempre,delle gioie della solitudine.
E non solo di quelle.Anche non chiedendo alla giornata nient'altro che desideri,ce ne sono alcuni- quelli provocati non dalle cose ma dalle persone-la cui caratteristica è essere individuali.