Sam Lowry è uno dei tanti impiegati della burocrazia che nel futuro controllano tutto e tutti affidandosi completamente alle macchine e alla precisione e certezza delle procedure, fino a quando per un insetto il meccanismo si inceppa e viene arrestato e ucciso un innocente. Sam è un sognatore che cerca di uscire dal grigiore e dallo squallore della vita quotidiana sognando di essere un cavaliere alato che salva una fanciulla, che nella realtà è una vicina di casa dell'uomo che è stato ingiustamente arrestato. E mentre Sam si dibatte per salvare il suo amore tutto sembra andare storto, con la madre che ringiovanisce sempre di più a furia di chirurgie plastiche, gli amici di cui si fida che sono invece degli ipocriti burocrati sanguinari, alla fine, forse, troverà la realizzazione dei suoi sogni. Forse.
Un film visionario che mette in guardia contro la burocrazia e la disumanizzazione dei poteri pubblici, incapaci di rendere umano il rapporto con i cittadini, dappertutto trionfa la burocrazia, l'apparenza e la superficialità. E' la traduzione al modo di Gilliam di 1984, nella sua paradossalità, ancor più reale di quello profetizzato. Brazil è il motivetto che accompagna tutto il film, quasi a sottolineare la differenza tra la gioiosità aspirata e il grigiore perenne con cui la realtà ci sovrasta. Da vedere assolutamente.
Un film visionario che mette in guardia contro la burocrazia e la disumanizzazione dei poteri pubblici, incapaci di rendere umano il rapporto con i cittadini, dappertutto trionfa la burocrazia, l'apparenza e la superficialità. E' la traduzione al modo di Gilliam di 1984, nella sua paradossalità, ancor più reale di quello profetizzato. Brazil è il motivetto che accompagna tutto il film, quasi a sottolineare la differenza tra la gioiosità aspirata e il grigiore perenne con cui la realtà ci sovrasta. Da vedere assolutamente.