E se vivessimo in una realta' virtuale come Matrix ?

apeschi

Well-known member
E se vivessimo in una realta' virtuale come Matrix ? A volte ci penso e per certi aspetti mi sembra quasi plausibile.
 

ila78

Well-known member
Uff....che delusione....pensavo fosse stata aperta una dissertazione filosofica su quant'è figo Keanu Reeves....:mrgreen:
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
E se vivessimo in una realta' virtuale come Matrix ? A volte ci penso e per certi aspetti mi sembra quasi plausibile.

Qualcosa di simile mi tormenta da secoli, anzi da ore ...

Ho in archivio un raccontino -allo stato grezzo perchè mai ho avuto il coraggio di riprenderlo per "aggiustarlo"-, che ben esprime a mio avviso questa sensazione MISTICA.

Il concetto è quello di esseri superiori che stanno giocando con un videogame, nel quale i vari livelli sono le epoche storiche umane, e noi i rispettivi personaggi, re-incarnati di volta in volta coprendoci con nuove adeguate texture tramite il rendering del motore video.

Ovvio che in tal modo noi si sia solo delle specie di avatar, le cui azioni e comportamenti altro non sono che le decisioni dei giocatori, trasmesse su di noi col joystick, e le nostre rispettive vite sono solo interazioni elettroniche non dipendenti da noi, inquadrate nell'impostazione "genetica" caratteriale che ci ha assegnato l'intelligenza artificiale elaborata dai processori collegati in rete.

:OO
 
Ultima modifica:

elisa

Motherator
Membro dello Staff
che sia virtuale o non virtuale per me non cambia niente, il Game over arriva comunque :mrgreen:
 

apeschi

Well-known member
Perche' ho aperto questa discussione?
Potrebbe chiamarsi in mille altri modi, ad esempio:
siamo liberi? siamo veramente liberi di agire?
esite la predestinazione?
esite il fato?
siamo burattini in un mondo pilotato da qualche altra entita' di qualsiasi genere?

Perche' ho aperto questa discussione? Perche' quando penso a certi casi, mi sembra che dietro alla nostra vita ci sia qualche 'burattinaio', programmatore, entita' superiore, chiamatela come volete che si diverte alle spalle nostre, anche in senso macabro.

Due episodi banalissimi.
Tre mesi fa una vicina di casa di un mio conoscente parcheggia la macchina, apre il cancello per parcheggiarla, l'auto si muove, la investe e l'ammazza sul colpo. Sfortuna? Caso? Tragica distrazione? Non so.
Peccato che la poveretta, avesse adottato una bambina, la bambina era orfana dei genitori, quindi per la seconda volta e' di nuovo orfana di madre, in piu' il marito pare sia molto ammalato, quindi a breve sara' nuovamente orfana di entrambi i genitori. Prima quelli naturali, poi quelli adottivi. Tragico caso? La ragione mi fa pensare che sia un caso tragico. Chiamiamola sfortuna. Ma cosa si intende per sfortuna? che cosa e' la sfortuna? Caso?

Altro episodio, questo molto piu' remoto ma me lo ha raccontato un collega e l'ho verificato su internet. Il pilota automobilistico Alberto Ascari, famoso negli anni cinquanta muore a 37 anni, il 26 maggio del 1955. Di piloti d'auto ne sono morti purtroppo moltissimi. Quel giorno il 26 del mese non aveva in programma di correrere, aveva fatto alcuni giri di pista a Monza, curvando a sinistra (in circostanze mai spiegate), perde il controllo e muore. (26 del mese , 37 anni, curva a sinistra).
Suo padre, Antonio Ascari, mori' il 26 luglio (non nello stesso mese, ma comunque il giorno 26), all'eta' di 37 anni a Parigi. (26 del mese, 37 anni, curva a sinistra).

Fatalita'? Destino? Un baco nel programma di Matrix? Predestinazione? Non saprei cosa rispondere. Di casi simili ce ne sono tantissimi.

Ila78, non so quanto Keanu Reeves sia 'figo' :mrgreen:, :D :?... e' un avatar anche lui.:mrgreen: :)
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Qualcosa di simile mi tormenta da secoli, anzi da ore ...

Ho in archivio un raccontino -allo stato grezzo perchè mai ho avuto il coraggio di riprenderlo per "aggiustarlo"-, che ben esprime a mio avviso questa sensazione MISTICA.

Il concetto è quello di esseri superiori che stanno giocando con un videogame, nel quale i vari livelli sono le epoche storiche umane, e noi i rispettivi personaggi, re-incarnati di volta in volta coprendoci con nuove adeguate texture tramite il rendering del motore video.

Ovvio che in tal modo noi si sia solo delle specie di avatar, le cui azioni e comportamenti altro non sono che le decisioni dei giocatori, trasmesse su di noi col joystick, e le nostre rispettive vite sono solo interazioni elettroniche non dipendenti da noi, inquadrate nell'impostazione "genetica" caratteriale che ci ha assegnato l'intelligenza artificiale elaborata dai processori collegati in rete.

:OO

No, a parole forse non mi sono chiarito.
Fate un piccolo sforzo, se avete voglia di leggere una modesta cosetta che ho composto ...

Basta andare su:

http://www.forumlibri.com/forum/concorsamici/13028-prosa-e-racconti-brevi-6.html#post297009

:SISI
 

Mofos 4ever

New member
Perche' ho aperto questa discussione?
Potrebbe chiamarsi in mille altri modi, ad esempio:
siamo liberi? siamo veramente liberi di agire?
esite la predestinazione?
esite il fato?
siamo burattini in un mondo pilotato da qualche altra entita' di qualsiasi genere?

Perche' ho aperto questa discussione? Perche' quando penso a certi casi, mi sembra che dietro alla nostra vita ci sia qualche 'burattinaio', programmatore, entita' superiore, chiamatela come volete che si diverte alle spalle nostre, anche in senso macabro.

Due episodi banalissimi.
Tre mesi fa una vicina di casa di un mio conoscente parcheggia la macchina, apre il cancello per parcheggiarla, l'auto si muove, la investe e l'ammazza sul colpo. Sfortuna? Caso? Tragica distrazione? Non so.
Peccato che la poveretta, avesse adottato una bambina, la bambina era orfana dei genitori, quindi per la seconda volta e' di nuovo orfana di madre, in piu' il marito pare sia molto ammalato, quindi a breve sara' nuovamente orfana di entrambi i genitori. Prima quelli naturali, poi quelli adottivi. Tragico caso? La ragione mi fa pensare che sia un caso tragico. Chiamiamola sfortuna. Ma cosa si intende per sfortuna? che cosa e' la sfortuna? Caso?

Altro episodio, questo molto piu' remoto ma me lo ha raccontato un collega e l'ho verificato su internet. Il pilota automobilistico Alberto Ascari, famoso negli anni cinquanta muore a 37 anni, il 26 maggio del 1955. Di piloti d'auto ne sono morti purtroppo moltissimi. Quel giorno il 26 del mese non aveva in programma di correrere, aveva fatto alcuni giri di pista a Monza, curvando a sinistra (in circostanze mai spiegate), perde il controllo e muore. (26 del mese , 37 anni, curva a sinistra).
Suo padre, Antonio Ascari, mori' il 26 luglio (non nello stesso mese, ma comunque il giorno 26), all'eta' di 37 anni a Parigi. (26 del mese, 37 anni, curva a sinistra).

Fatalita'? Destino? Un baco nel programma di Matrix? Predestinazione? Non saprei cosa rispondere. Di casi simili ce ne sono tantissimi.

Ila78, non so quanto Keanu Reeves sia 'figo' :mrgreen:, :D :?... e' un avatar anche lui.:mrgreen: :)

E' una "cosa" alla quale a volte penso, dato che non è facile da comprendere, dato che non si può rispondere a certe domande, se non dando delle risposte personali(che si basano sulle nostre idee). Sfortuna e Fortuna, a mio parere, non esistono si tratta soltando di Casi favorevoli o sfavorevoli, e ad ognuno dei quali è stato dato un nome.(I latini indicavano la Fortuna con "bona Sorte" e la sfortuna Con "mala Sorte". Quindi tutto o molto è controllato dalla Sorte alla quale è poi stata atribuita un aggettivo in base a che essa sia vantaggiosa o svantaggiosa).
Siamo dei "burattini"? Ma nelle mani di chi? Del Destino?(come hai detto anche tu)
Come ho detto prima,non si può rispondere con una spiegazione scientifica, però le coincidenze sono troppe.
Quindi o sono veramente Coincidenze o la prospettiva va oltre questo aspetto.
 

Nerst

enjoy member
Non credo che siamo burattini di un manipolatore di ruoli. Non dico questo per sminuire la discussione, ma perchè HO BISOGNO di pensare che non sia così. Io non credo nel destino scritto, perchè se così fosse mi urterebbe molto sapere che le mie decisioni di vita sono solo uno stampo di una cosa che esiste già. Penserei che è inutile sprecare energie se non puoi andare contro a ciò che è oramai scritto. Perciò credo e spero che tutto ciò che facciamo sia legato al libero arbitrio in toto.
Ma credo anche che la vita sia fatta di fatalità, il più delle volte, crudeli. Da queste ci si può difendere solo in parte. Possiamo prestare attenzione quanto vogliamo, ci sarà sempre una curva un pò più stretta che ci farà andare fuori pista, ma sta a noi e solo a noi il correggere la rotta.
 

apeschi

Well-known member
Non credo che siamo burattini di un manipolatore di ruoli. Non dico questo per sminuire la discussione, ma perchè HO BISOGNO di pensare che non sia così. Io non credo nel destino scritto, perchè se così fosse mi urterebbe molto sapere che le mie decisioni di vita sono solo uno stampo di una cosa che esiste già. Penserei che è inutile sprecare energie se non puoi andare contro a ciò che è oramai scritto. Perciò credo e spero che tutto ciò che facciamo sia legato al libero arbitrio in toto.
Ma credo anche che la vita sia fatta di fatalità, il più delle volte, crudeli. Da queste ci si può difendere solo in parte. Possiamo prestare attenzione quanto vogliamo, ci sarà sempre una curva un pò più stretta che ci farà andare fuori pista, ma sta a noi e solo a noi il correggere la rotta.

... non sempre si riesce a correggere la rotta... a volta per quanto la si corregga si torna al punto di partenza... anche a me piace pensare che sia io che possa correggere la rotta, davanti a certi casi mi vengono dei dubbi.
NB: Non sto dicendo che sia convinto che non si possa fare nulla. Osservo semplicemente, che in molti casi sembrerebbe che per quanto uno cerchi di orientare la propria vita, ci sia qualcosa di piu' forte di lui che decida al suo posto, come dei binari dai quali sia impossibile scendere, come una rotta prefissata che non possa essere mutata...
Di casi simili ce ne sono tantissimi. Da chi si e' salvato per caso da un incidente aereo e muore in un incidente aereo successivo... a tantissimi casi analoghi. Sono le coincidenze che mi fanno venire dubbi, sospetti. Non sto dicendo che sia cosi', ma che a volte mi vengano dubbi che possa essere cosi'. Poi spero non sia vero.
 

gamine2612

Together for ever
Io mi sento molto in linea con il pensiero di Nerst.
Non so sarà troppo razionale ,ma non ho mai avuto queste sensazioni che dice apeschi:?
 

SALLY

New member
Io invece ho gli stessi dubbi di Apeschi....anche a me certe coincidenze sembrano un pò troppo "coincidenti ".....
 

zanblue

Active member
Se vivessimo in una realtà virtuale come Matrix,..non mi piacerebbe.Per niente.Credo più che altro ,che tutti siamo nelle mani del destino,e che alcuni per certi fatti siano predestinati .E' meglio non saperlo, e non averne nemmeno la più piccola percezione.Finirebbe la sorpresa e il senso di meraviglia,con cui affrontiamo ogni giorno della nostra vita.
Per quanto riguarda le coincidenze,sono fermamente convinta, che nulla accada per casualità. Alcuni fatti successi nella mia vita, mi hanno "costretto" a crederci.
 

Nerst

enjoy member
...Osservo semplicemente, che in molti casi sembrerebbe che per quanto uno cerchi di orientare la propria vita, ci sia qualcosa di piu' forte di lui che decida al suo posto, come dei binari dai quali sia impossibile scendere, come una rotta prefissata che non possa essere mutata...


Ti capisco, perchè alcune volte mi è capitato che gli eventi, ma anche conoscenti o il colloquiare con altre persone, mi abbiano portato sempre al punto che avevo accantonato per un pò. E mi sono anche io ritrovata a pensare: " allora se questa cosa mi si pare spesso davanti, forse è destino che io la faccia". Ma non credo che sia il destino, quanto le coincidenze e non le correlo affatto.
Forse sono questi spunti che poi ci indirizzano verso la decisione finale, ma siamo sempre noi a decidere se dire Si o NO, e la risposta, mi piace pensare che sia dettata un lancio di moneta e non del destino
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Copio e incollo qui la mia risposta al racconto in tema di Hot:
La realtà virtuale potrebbe essere una valida alternativa ai nostri errori...attribuirli alle scelte di un "giocatore" che ci manovra dall'alto,ci farebbe almeno accettarli di più,non essendo stati proprio noi a commettere scelte sbagliate.Lo so,è solo una magra consolazione,ma a me che sono spesso indecisa su come agire,pensare che tutto dipenda dal mio manovratore indeciso anche lui (o lei :?? ) fa sorridere :wink: .
Invece di arrabbiarmi al pensiero di non essere io l'artefice del mio destino (come fa la maggior parte delle persone),io preferisco credere che tutto ciò che mi accade sia legato a scelte esterne,sono diventata piuttosto fatalista negli ultimi tempi :boh:.

Non so se sono stata chiara nel manifestare il mio pensiero...spesso infatti trovo difficile far capire agli altri cosa mi passa per la testa.
A volte non lo capisco bene neppure io :mrgreen:.
Ma non è colpa mia,mi hanno "creata" così :WHY.
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
Copio e incollo qui la mia risposta al racconto in tema di Hot:
La realtà virtuale potrebbe essere una valida alternativa ai nostri errori...attribuirli alle scelte di un "giocatore" che ci manovra dall'alto,ci farebbe almeno accettarli di più,non essendo stati proprio noi a commettere scelte sbagliate.

anch'io copio/incollo la risposta che ho inviato all'Angela:
...; quel concetto di presunta minor colpevolezza è molto dibattuto da sempre anche nella religione (libero arbitrio, etc). Pensa al mai risolto ruolo del Giuda: era tutto scritto, lui è stato messo al mondo per quello, quindi ha fatto il volere divino: però è stato lui a decidere ... ha una coerenza, tutto ciò ?



@ Angela: Bello il sogno dello sceneggiatore; ma se si parla di futuro, ormai devo credere alla reincarnazione ...
(certo che in base al mio racconto -che proprio così si intitola- dovrò giocarmela in uno dei prossimi livelli !)

:wink:
 
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