Carofiglio, Gianrico - Il silenzio dell'onda

Non è ambientato a Bari. Guido Guerrieri non è il protagonista. Manca di quello humour che ha sempre contraddistinto le opere di Carofiglio. Ma è scritto bene, periodo breve, flash back che ti tengono incollato alla pagina. Romanzo carino, Roberto un figo ed Emma una bella ragazza.

Il migliore è Giacomo. Ero un po' come lui.
 

TheBlack

New member
Di Carofiglio ho avuto il sincero piacere di portare avanti due letture ("Il Passato è una Terra Straniera" e "Le Perfezioni Provvisorie"), ma entrambe sono abbastanza lontane nel tempo. I ricordi e le immagini sono chiaramente positive, ma la lettura di "Il Silenzio dell'Onda" mi ha portato alla riscoperta di Gianrico, un concentrato di classe e semplicità. La prosa tranquilla, chiara e trasparente rendono la lettura molto più che piacevole, ma la storia di Roberto, Emma, il Dottore (Personaggio che potrebbe parere di secondo piano, ma per quanto mi riguarda ha una funzione centrale nella narrazione!) e Giacomo cattura e costringe a divorare il libro in pochissimo tempo. Particolarmente soddisfatto da tutto e comincio a credere che Carofiglio sia una garanzia per occupare bene e senza rischi un pò del proprio tempo!
Gli spunti di riflessione ci sono a partire dall'utilità della cura psichiatrica (Potendo anche pensare al fatto se siamo davvero tutti pazzi o meno? Cosa è la pazzia oltre malattie scientificamente conosciute?), passando per il rapporto Padre-Figlio, fino a giungere al complicato, difficile, sporco, utile "Mondo" dei corpi di polizia. Forse, se dovessi andare a cercare il famoso pelo nell'uovo, direi che i tratti psicologici di Roberto (Personaggio principale!) e la sua storia personale tutta, rimangono un pò in sospeso.. O almeno, per quanto mi riguarda, mi avrebbe fatto particolarmente piacere scendere ancor più nei particolari, conoscere meglio Roberto! Mi viene comunque il dubbio che questo appunto nasca dal fatto che vengo dalla lettura di De Carlo dove i personaggi erano diventati come dei fratelli, ma chissà.. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Consigliato? Consigliatissimo a tutti: Qualche ora ottimamente spesa per leggere un ottimo scrittore che nella sua semplicità (Sarà questo che non l'ha ancora innalzato tra i grandissimi?) sembra non sbagliare un colpo!

Voto: 7.5
 

estersable88

dreamer member
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Questo libro è la dimostrazione di molte cose. In primis dimostra che quel che facciamo, i posti che visitiamo, le persone che incontriamo ci rendono quel che poi diventiamo, principio molto ovvio ma, a mio parere, anche molto vero. In secondo luogo questo libro dimostra che quando uno scrittore come Carofiglio non vuole strafare a tutti i costi poi tira fuori dei romanzi veramente validi. Perché Carofiglio è un autore dotato (sempre a parer mio, s'intende), ma vagamente incline alla supponenza… ad un certo punto della sua carriera deve aver creduto di essere salito di livello in qualche cerchia elitaria degli scrittori dotati dell'onniscienza infusa ed ha cominciato a sfornare romanzi e pseudo saggi letterariamente discutibili, ma qui era ancora nella fase in cui scriveva cose non necessariamente verosimili, ma almeno credibili. "Il silenzio dell'onda" è un libro intimista, riflessivo, introspettivo che parla di un uomo arrivato ad un bivio della sua vita: può decidere se mollare gli ormeggi e naufragare nell'abulia e nella devastazione del disprezzo di sé oppure se provare a risalire. Con l'aiuto di un bravo psicologo, Roberto si guarda indietro, si guarda dentro e cerca di riprendere le redini della sua mente prostrata e scomposta, ma si guarda anche intorno ed incrocia il destino di una donna, Emma, un po' più avanti di lui nella "guarigione", ma ancora prostrata anche lei. Sarà quest'incontro – e l'inatteso ritorno, per un momento, alle origini della sua vita – a rimetterlo in condizioni di guardare, di nuovo, avanti. In parallelo seguiamo la storia di Giacomo, un ragazzino intelligente ma alle prese con qualcosa che è più grande di lui… la fiducia istintiva che segue al loro incontro salverà le anime di entrambi gli uomini, diversi per età e conoscenze, ma entrambi, a loro modo, segnati nel profondo. Avevo cominciato a leggere questo romanzo già una volta, un po' di tempo fa, ma non mi aveva preso, quindi l'ho accantonato. Ora l'ho ripreso e finito in un giorno, quindi, per quanto mi riguarda, questo libro dimostra anche una cosa a cui credo fortemente: ogni libro ha il suo momento, c'è un tempo per ogni storia.
 
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