Il Premio Nobel per la Pace iraniana racconta la vicenda della famiglia di una sua amica prendendola ad esempio per parlare della storia recente del suo paese. Il sottotitolo è "Tre fratelli nell'incubo della rivoluzione iraniana" e parte dal lontano, dai tempi dello scià che aveva cercato di modernizzare il paese vietando il velo ad esempio ma si era sempre più consegnato al controllo estero, che invece il Primo Ministro Mossadeq aveva tentato di cambiare nazionalizzando le società di estrazione petrolifera, regalando una primavera persiana anticipata, soffocata poi di nuovo nella violenza da uno scià sempre più asservito a poteri forti stranieri fino ad arrivare allo stravolgimento totale della politica filo-occidentale e filoamericana con la rivoluzione islmica iraniana degli ayatollah e l'attuale regime di Ahmadinejad.
I tre fratelli del libro della Ebadi compiono tre scelte tra loro opposte, uno militare fedelissimo allo scià, l'altro militante del partito comunista iraniano e il terzo paladino della rivoluzione islamica, che li porteranno a vivere dentro l'ideologia, che è come una gabbia d'oro che impedisce loro di sentire non solo le altre idee ma anche i legami d'affetto che rinnegano.
L'Ebadi non è una scrittrice e si sente, ma il suo romanzo verità è vibrante di coraggio e di passione per una terra e un popolo martoriati e negati nei più elementari diritti, dove le donne, belle, colte e coraggiose, devono nascondere sotto un velo e andare ad occhi bassi perché una classe dirigente intollerante e misogina nega loro un'esistenza piena.
I tre fratelli del libro della Ebadi compiono tre scelte tra loro opposte, uno militare fedelissimo allo scià, l'altro militante del partito comunista iraniano e il terzo paladino della rivoluzione islamica, che li porteranno a vivere dentro l'ideologia, che è come una gabbia d'oro che impedisce loro di sentire non solo le altre idee ma anche i legami d'affetto che rinnegano.
L'Ebadi non è una scrittrice e si sente, ma il suo romanzo verità è vibrante di coraggio e di passione per una terra e un popolo martoriati e negati nei più elementari diritti, dove le donne, belle, colte e coraggiose, devono nascondere sotto un velo e andare ad occhi bassi perché una classe dirigente intollerante e misogina nega loro un'esistenza piena.