Camilleri, Andrea- Una voce di notte

isola74

Lonely member
In un supermercato di Vigàta viene commesso un furto, nella notte è stato sottratto l’incasso - una grossa somma - ma non ci sono segni di effrazione. Il direttore Borsellino appare un po’ frastornato, si sente chiamato in causa dalle domande di Augello e Montalbano, in una parola ha paura. Il giorno seguente Borsellino è morto, impiccato nel suo ufficio. Suicidio? Il dottor Pasquano ha qualche dubbio; cosa si nasconde dietro quel furto? E cosa ha taciuto il direttore? Nel frattempo in un appartamento di Vigàta viene trovato il cadavere di una ragazza. È stata accoltellata, a denunziare l’omicidio il convivente, Giovanni Strangio, che però ha un alibi di ferro. I due fatti criminosi sfiorano i nomi di due potenti: l’onorevole Mongibello, amministratore della società proprietaria del supermercato, e Michele Strangio, presidente della Provincia, padre di Giovanni. Come sempre nei gialli di Camilleri due storie si rincorrono, si incrociano, si separano e poi tornano a intrecciarsi.....


I libri di Montalbano sono sempre una piacevole lettura e una garanzia. Come ho già detto in altri post, ultimamente Camilleri si allontana sempre un po' dalla quasi perfezione dei libri più vecchi, però riesce a coinvolgerti anche con riferimenti molto vicini ad episodi della nostra realtà sociale e politica.
 
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Mi piace Camilleri e adoro le avventure di Montalbano.
L'uso sapiente del dialetto ti fa assaporare il calore ed i profumi della Trinacria, le debolezze del commissario t'inteneriscono il cuore.
Tuttavia in quest'ultima opera, Camilleri trasforma spesso i personaggi in maschere, Catarella, Fazio, il Questore. Mancano Lattes et mieles e Mimì e poi ci sono tutti.
Si avverte la stanchezza degli ultimi romanzi, ma vorrei augurare lunga vita al Maestro affinché seppur diverso dagli esordi, ove il dialetto era più marginale, i personaggi meno caricaturali e più da scoprire, dove c'era ancora la trattoria di Calogero, anche se Enzo non è da meno, continui a deliziarci con i suoi scritti.
 

Meri

Viôt di viodi
Qui Montalbano tocca con mano la mafia, tanto che vorrebbero eliminarlo dalla scena screditandolo, lo stesso Pasquano ha paura a parlare di omicidio.
Quello che non capisco è come Augello sia il vice, nei vari episodi non ne azzecca mai una, mentre Fazio è l'intuitivo, il futuro Montalbano.
 
Ho scoperto Camilleri dieci anni fa.E' uno dei miei autori preferiti. Montalbano mi fa sorridere,riflettere,indignare. Gli ultimi tradimenti di mOntalbano mi fanno pensare che la storia con livia sia ormai al tramonto.Mi aspetto l'amore della vecchiaia per il commissario. La sicilia dipinta da camilleri non e' reale ma comunque ti proietta in una mentalita particolare.
 
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