Almodovar riesce sempre a stupirmi per il suo essere politically uncorrect senza durezza e con candido realismo, con leggerezza ma senza mai sminuire la forza dei fatti o dei sentimenti...Agostina offre cortesemente le canne alle sue amiche sedute intorno al tavolo, come fossero cioccolatini, e dice che se non fosse per "loro" forse neppure mangerebbe, fuma tranquillamente anche se ha il cancro in fase avanzata (del resto, cosa ha da perdere?), Penelope/Raimunda seduta nel water ricorda affettuosamente le puzzette della mamma scatenando risate generali (compresa quella soffocata della madre fantasma), e poi si permette di inviperirsi contro l'amica nonostante quest'ultima le abbia appena detto di essere gravemente malata (quale altro regista si potrebbe permettere questa scena senza che Penelope Cruz apparisse una stronza perfida, magari pronta a redimersi in un presunto lieto fine commovente?) Escludendo la madre che "vuelve", fantasma o meno, tutte queste non sono scene che potrebbero verificarsi nella vita reale?
Bellissimo film sulla forza e sulla solidarietà delle donne e sul tema del ritorno. Vi si potrebbe intravedere il messaggio del "vivere senza lasciare niente in sospeso", dato che non sempre "volver" è possibile, ma credo che il regista voglia soltanto raccontarci una storia, senza messaggi e senza giudizi. Una storia di grandi personalità femminili, diversissime tra loro - dolcissima Sole, sanguigna e impulsiva Raimunda, gran carattere forte quello della madre, e la nipotina direi che promette bene
- che sopportano grandi dolori rialzandosi immediatamente (non c'è tempo per i piagnistei!). Un film tragicomico, grottesco a tratti (le scene del trasporto del cadavere sono indimenticabili), dove anche le donne "brutte" secondo i canoni classici - vedi la prostituta complice del trasporto verso il fiume - diventano belle perché sono vere, vive, di spirito. Uomini presenti quasi solo nei discorsi, e sempre in modo totalmente negativo e distruttivo, credo che nessuno di loro "volverà", farebbero una brutta fine
Ho visto il film in un momento difficile (anche se non ho congelato nessun cadavere, il mio freezer è piccolo e non ho amici ristoratori :wink
e mi ha sollevato perché il coraggio delle protagoniste è, almeno per il breve tempo della visione, contagioso.
Lo consiglierei a tutti, anche per avvicinarsi al regista con un approccio soft, poiché tra i film suoi che ho visto (pochi a dire il vero) è il meno crudo, quello che sconvolge meno.