ayla
+Dreamer+ Member
TRAMA:
Ree Dolly ha diciassette anni e, giorno dopo giorno, bada alla madre malata, ai due fratellini e alla proprietà.
Un giorno viene a sapere che il padre ha ipotecato la casa per pagarsi la cauzione ed uscire di prigione. Se suo padre non si presenterà in tribunale resterà, oltre che senza soldi, anche senza casa. Inizia così la ricerca di una figlia disperata e pronta a tutto di un padre scomparso.
Non mi aspettavo un film così bello, crudo e duro allo stesso tempo.
Un film dotato di una grande forza e potenza, privo di retorica o banalità, che riesce a mostrare una delle tante facce dell'America, uno dei suoi lati oscuri, dove regna la violenza, il cinismo e l'indifferenza.
Un film cupo e amaro, una realtà che non può non far gelare il sangue, dove sia nell'ambiente, sia nei volti e negli animi dei personaggi regna il freddo, la desolazione, una storia che sfocia in un finale ancora più drammatico, ma che però una speranza, nonostante tutto, alla fine me l'ha lasciata: risiede nella forza, nella determinazione e nella caparbietà della protagonista che dimostra che, anche in un mondo durissimo, si riesce a sopravvivere, si può sopravvivere, se si lotta. Bisogna provarci almeno.
Ottima fotografia, ottimo il cast e la regia, secondo me è da vedere assolutamente.
Ree Dolly ha diciassette anni e, giorno dopo giorno, bada alla madre malata, ai due fratellini e alla proprietà.
Un giorno viene a sapere che il padre ha ipotecato la casa per pagarsi la cauzione ed uscire di prigione. Se suo padre non si presenterà in tribunale resterà, oltre che senza soldi, anche senza casa. Inizia così la ricerca di una figlia disperata e pronta a tutto di un padre scomparso.
Non mi aspettavo un film così bello, crudo e duro allo stesso tempo.
Un film dotato di una grande forza e potenza, privo di retorica o banalità, che riesce a mostrare una delle tante facce dell'America, uno dei suoi lati oscuri, dove regna la violenza, il cinismo e l'indifferenza.
Un film cupo e amaro, una realtà che non può non far gelare il sangue, dove sia nell'ambiente, sia nei volti e negli animi dei personaggi regna il freddo, la desolazione, una storia che sfocia in un finale ancora più drammatico, ma che però una speranza, nonostante tutto, alla fine me l'ha lasciata: risiede nella forza, nella determinazione e nella caparbietà della protagonista che dimostra che, anche in un mondo durissimo, si riesce a sopravvivere, si può sopravvivere, se si lotta. Bisogna provarci almeno.
Ottima fotografia, ottimo il cast e la regia, secondo me è da vedere assolutamente.